Filosofia dell'informazione/Computazione: differenze tra le versioni

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=== La nascita dei computer moderni ===
I primi calcolatori non avevano programmi già salvati in memoria: per eseguire operazioni diverse era necessario modificare manualmente i collegamenti. Il primo a pensare a un calcolatore con istruzioni codificate salvate all'interno della memoria fu [https://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Turing Alan Turing]; nel 1935, in un articolo intitolato ''On Computable Numbers, with an Application to the Entscheidungsproblem''<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Alan M. Turing|titolo=On Computable Numbers, with an Application to the Entscheidungsproblem|rivista=Proceedings of the London Mathematical Society, ser. 2|volume=42|pp=230-265|lingua=en|url=http://draperg.cis.byuh.edu/archive/winter2014/cs320/Turing_Paper_1936.pdf|wkautore=Alan Turing|formato=pdf}}</ref>. Proprio da questo articolo nasceva l'idea della [https://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_di_Turing macchina di Turing universale], una macchina dalla memoria infinita capace di contenere sia dati che istruzioni, dotata di uno scanner in grado di muoversi nella memoria, simbolo dopo simbolo, leggendone o scrivendone altri; in questa macchina il semplice inserimento di programmi diversi poteva condurre a risultati diversi.
 
==== Il contenuto dell'articolo di Turing ====
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=== Computazione umana ===
Quando Turing scrisse l'articolo con cui nacque la sua macchina<ref name=":0" />, il ''calcolatore'' non era una macchina ma un essere umano, un assistente matematico che calcolava a mente. Molti ''calcolatori umani'' vennero usati nel mondo governativo, commerciale o della ricerca: essi facevano i calcoli che al giorno d'oggi vengono fatti dai computer. Con il termine ''computing machine'' (letteralmente: macchina calcolante) si andò via via indicando ciò che meccanizzava il lavoro dei calcolatori umani: erano, in effetti, degli ometti che facevano i calcoli più velocemente, paragonabili alle moderne calcolatrici. A partire dagli anni Quaranta del Novecento, i fisici e gli ingegneri cominciarono ad avere la necessità di calcolatori più veloci, grandi e automatici; nei primi anni Cinquanta, invece, la parola inglese ''computer'' cominciò una fase in cui il suo significato traslò dall'indicare il semplice "calcolatore umano" a ciò che intendiamo oggi per computer<ref>{{Cita web|url=https://it.wiktionary.org/wiki/computer|titolo=Computer}}</ref>; nella fase transizionale si era soliti far precedere la parola dagli aggettivi "elettronico" o "digitale".
 
== La nascita del Computer moderno==