Filosofia dell'informazione/Computazione: differenze tra le versioni

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==Calcolo Umano==
Il termine "macchina calcolatrice" era usato per riferirsi a macchine calcolatrici che meccanizzavano elementi del lavoro del computer umano. Questi erano in effetti omuncoli, calcolavano più rapidamente di un computer umano non assistito, ma non facevano nulla che in teoria non potesse essere fatto da un impiegato umano che lavorasse in modo efficace.
 
Le prime macchine di calcolo erano in qualche modo simili alle calcolatrici manuali non programmabili di oggi: non erano automatiche e ogni fase - ogni aggiunta, divisione e così via - veniva avviata manualmente dall'operatore umano. Per un calcolo complesso, potrebbero essere necessarie diverse dozzine di computer umani, ciascuno dotato di una macchina informatica da tavolo. Negli anni '40, tuttavia, la scala di alcuni calcoli richiesti dai fisici e dagli ingegneri era diventata così grande che il lavoro non poteva essere fatto facilmente in un tempo ragionevole nemmeno da una stanza piena di computer umani con macchine desktop.
 
La necessità di sviluppare macchine per il calcolo automatico ad alta velocità e su larga scala era pressante. Tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50, con l'avvento delle macchine di calcolo elettronico, la frase "''computer computing"'' cedette gradualmente a "''computer".'' Durante il breve periodo in cui coesistevano i vecchi e nuovi significati del "computer", il pre fi x "elettronico" o "digitale" di solito erano usati per distinguere la macchina da quella umana. Come affermato da Turing, le nuove macchine elettroniche erano "destinate a eseguire qualsiasi regola del pollice che avrebbe potuto essere eseguita da un operatore umano che lavorava in modo disciplinato ma non intelligente" (Turing 1950: 1).
 
Fotogrammi principali, laptop, calcolatrici tascabili, palmari - tutti eseguono un lavoro che un operatore umano può fare, se lui o lei lavora abbastanza a lungo e ha una scorta abbondante di carta e matite. La macchina di Turing è un'idealizzazione del computer umano (Turing 1936: 231).
 
In conclusione Wittgenstein disse: '''Le "macchine" di Turing sono umani che calcolano. (Wittgenstein 1980: §1096)'''