Storia della letteratura italiana/Scapigliatura: differenze tra le versioni

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== La Scapigliatura democratica ==
Gli anni settanta vederovidero l'esaurimento delle sperimentazioni della prima generazione della Scapigliatura lombarda. Il medesimo spirito di ribellione animò però un nuovo gruppo di intellettuali raccolti attorno alla rivista il ''Gazzettino rosa'', fondata a Milano nel 1868 da [[w:Achille Bizzoni|Achille Bizzoni]] (Pavia, 5 maggio 1841 – Milano, 21 settembre 1903) e [[w:Felice Cavallotti|Felice Cavallotti]] (Milano, 6 ottobre 1842 – Roma, 6 marzo 1898). Attenti alle problematiche sociali e alle trasformazioni introdotte in Italia dalla rivoluzione industriale, questi autori si impegnarono a denunciare lo strapotere dei ricchi e i soprusi subiti dai ceti subalterni. Vi fecero parte [[w:Felice Cameroni|Felice Cameroni]] (Milano, 1844 – Milano, 1913), che sulle pagine del ''Gazzettino'' pubblicò interventi critici, [[w:Cesare Tronconi|Cesare Tronconi]] (1842-1890), autore di una narrativa antimanzoniana, e l'anarchico (e poi socialista) [[w:Paolo Valera|Paolo Valera]] (Como, 18 gennaio 1850 – Milano, 1º maggio 1926). A questo gruppo aderisce anche Cletto Arrighi.
 
Anche il veronese [[w:Pompeo Bettini|Pompeo Bettini]] (Verona, 1º maggio 1862 – Milano, 15 dicembre 1896) si impegnò, alla fine dell'Ottocento a Milano, nella causa socialista, svolgendo un'intensa attività letteraria e giornalistica, ma rimanendo lontano dall'aggressività degli scapigliati.<ref name="Ferroni774">{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 2001 | Einaudi | Torino | p=774 }}</ref>