Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-13: differenze tra le versioni

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Gli Sparrow fino ad allora prodotti in serie avevano sistemi di ricerca a scansione conica, facili da disturbare per le ECM nemiche; per ovviare a questo, si pensò già da molto tenpo a sistemi 'monopulse', che si abbinano anche a radar con capacità look-down (ricerca a bassa quota, eliminando il 'clutter' del terreno); la cosa cominciò ad essere pensata dalla BAe e dalla Selenia già nel '69, ma gli USA per il momento, sorprendentemente, non se ne curarono; tuttavia, saltando le versioni -mai assegnate- J-L (ma l'AIM-7E costruito in Giappone è talvolta noto come 'J', mentre l'Europa ha forse usato la versione H per designare i 'suoi AIM-7E, come il migliaio prodotti dalla Selenia e base del successivo Aspide), andarono anche loro, con diversi anni di ritardo, in questa direzione.
 
Il risultato fu l'AIM-7M, M per 'monopulse', più resistente alle ECM e al clutter, con computer digitale programmabile, autopilota per ottimizzare la rotta già prima dell'illuminazione del bersaglio (il che consente attacchi 'quasi multipli' con diversi missili in volo a breve intervallo), nuova spoletta, e testata WDU-27/B; lela produzione partì nel 1982, dopo circa 3.000 (vi sono anche cifre più alte) AIM-7F, che vennero anche esportati in Israele, Spagna, Australia e Canada.
 
Lo Sparrow M divenne presto, entro la fine degli anni '80, il tipo più diffuso sui vari caccia di ultima generazione, ma l'AIM-7F era anch'esso in servizio sia su quelli più moderni, sia sugli F-4G e forse, E.