Guida maimonidea/Interpretazione ed ermeneutica: differenze tra le versioni

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{{q|Se così, perché la Torah afferma: "Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le Mie parole ed egli dirà loro quanto Io gli comanderò" (Deut. 18:18)? Non viene a fondare una religione, ma a comandare in merito alle parole della Torah e ammonire il popolo contro la sua trasgressione.|''Leggi sui Fondamenti della Torah''}}
 
Ritorniamo alla struttura della ''halakhah'' secondo Maimonide. La ''halakhah'' ha un nucleo centrale, connesso a Mosè,sul quale non c'è controversia. Solo questo nucleo ha lo status di ''de-Orayta'', perché fu enunciato a Mosè esplicitamente. I profeti postmosaici non avevano autorità o potere di aggiungere o derogare da questo nucleo, perché la loro autorità era interamente derivata dalla forza di un'istruzione insita nella Torah di Mosè. Ciò è vero non solo dei profeti, ma anche dei saggi. I tredici principi per interpretare la Torah sono regole per dedurre nuove leggi che sono oggetto di conroversiacontroversia. Queste leggi si dicono rabbiniche anche se non sono derivate con ''asmakhta''.<ref name="Bertal1"/>
 
L'esistenza di questo nucleo è l'innovazione maggiore della strutturazione della ''halakhah'' da parte di Maimonide, e la forma che le dà porta all'idea che i tredici principi sono principi di deduzione, non principi di definizione. Con questa idea dei tredici principi, Maimonide distingue, nella seconda regola nell'introduzione al ''Libro dei Comandamenti'', tra il testo e la sua interpretazione. Maimonide tenta di bloccare le pretese di impegno esegetico asserendo che l'interpretazione è semplicemente un'aggiunta al testo e non ottiene lo status del testo stesso. Tuttavia, non ci si deve meravigliare che di tutte le componenti dell'opinione maimonidea della ''halakhah'', proprio questa incontrò pesanti difficoltà nelle discussioni talmudiche. In definitiva, l'interpretazione è, ''inter alia'', un tentativo di condividere l'autorità del testo. L'esegeta cerca di infondere alle proprie parole l'autorità del testo tramite l'interpretazione.<ref name="Bertal1"/><ref name="Zvi"/><ref name="Aharon"/>