Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Olanda-2: differenze tra le versioni

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La revisione appena fatta e ampliata, così, finì per non bastare più. Nel '93 il Segretario della Difesa Relus teer Beek presentò un programma di tagli massiccio. Si è arrivati così a prevedere un taglio del 44% del personale, cessare il servizio di leva entro il 1998, riduzioni generali etc. E questo in effetti non è stato devoluto ad ammodernare lo strumento militare, ovvero chiudendo un reparto e con i soldi risparmiati aggiornando gli altri e-o pagando personale professionista. I tagli c'erano e come. Le esigenze erano comunque cambiate molto, e ora la necessità si chiamava 'mobilità', specialmente in ambito NATO con interventi multinazionali, mettendo a disposizione: una brigata aeromobile, un gruppo navale con 8 fregate e due sottomarini, un rifornitore navale e 10 elicotteri imbarcati, nonché 6-7 pattugliatori P-3C, uno-due battaglioni di marines, e per le forze aeree, due gruppi di F-16. Al tempo stesso v'era l'intenzione di mantenere le infrastrutture per combattere un eventuale guerra nei confini della NATO, anche se la situazione di prima del 1990 non era pensabile come prospettiva in futuro.
 
I tagli sono stati comunque tanto gravi, che si era arrivati a ipotizzare solo 4 brigate per l'esercito. Una quinta è stata aggiunta solo dopo le insistenze della NATO. La riduzione prevista era anche così pesantissima, e si parlava di un taglio di 6 miliardi di dollari nel periodo 1993-2003, periodo che avrebbe visto un esborso di 75 miliardi complessivi, di cui 21 per nuovi materiali. Così il ministro della difesa riteneva che il 'dividendo di pace' era stato interamente incassato, e sotto non si sarebbe dovuti scendere (cosa che però è accaduta almeno nel caso della Marina, ma questo non era ancora in programma). I militari di leva erano ancora graditi ai comandi olandesi e suggeriti da una commissione parlamentare come ancora necessari. Ma era anche vero che i battaglioni erano permamentemente sotto organico date le licenze dei militari di leva,e alla lunga le spese di gestione avrebbero compromesso i programmi, sempre più costosi, di aggiornamento. Insomma, era da scegliere la 'Qualità rispetto alla quantità', e questo se non altro si trovava confermato dall'aggiunta, spesso con urgenza, di nuovi equipaggiamenti che il Libro Bianco del 1991, nemmeno dopo le 'correzioni' dell'anno successivo, contemplava. Le priorità erano una nuova nave anfibia (per la prima volta per la Marina, prima non c'erano mezzi del genere nonostante la presenza dei marines), aerei da trasporto ed elicotteri da trsportotrasporto e attacco, nonché RPV, sistemi C3 e altre attrezzature avanzate e mobili.
 
Anche l'organizzazione era da rivedere: il 1° Corpo d'Armata Olandese sarebbe stato integrato con uno tedesco per formare un comando binazionale con sede a Munster. Questo Corpo d'Armata avrebbe avuto due divisioni tedesche e una olandese, comandato a rotazione da un generale a 3 stella olandese o tedesco. Anche la Marina olandese avrebbe collaborato molto strettamente con i tedeschi, d'altro canto gli Olandesi erano già molto integrati con i tedeschi, avendo per esempio le fregate 'Kortenaer' parenti stretti delle 'Bremen' tedesche (ma con motori inglesi, come quelli della Royal Navy: quindi anche qui gli olandesi tendevano a fare da anello di congiunzione tra le due Potenze..). Come misura intermedia verso la professionalizzazione la durata della coscrizione sarebbe stata portata dal 1 gennaio 1994 da 12 a 9 mesi. Del resto la cosa, anche se molto inefficiente (come ammesso, per esempio, dai francesi) era necessaria come norma 'transitoria': l'Italia avrebbe ridotto la durata della leva da 12 a 10 mesi nel '97, la Francia aveva già fatto lo stesso etc.