I caduti di Cornate d'Adda/Panzeri Adamo: differenze tra le versioni

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c' era ombra di cibo, se non un pezzo di pane duro ed ammuffito. I colpi dei fucili mi risuonavano nella testa, mentre ero seduto in un angolo a "riposarmi". Una settimna dopo non riuscivo nemmeno a chudere occhio, non sentivo la stacchezza ma sentivo solo la morte che mi respirava accanto. Gli stessi sentimenti e le stesse sensazioni erano anche nel cuore dei miei compagni che quotidianamente venivano a mancare. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato anche il mio turno, ma non volevo pensarci.
Qualche giorno dopo sentii all'addome fitte, forti contrazioni, pensai che fosse soltanto un semplice mal di stomaco: mangiavamo poco e male dopotutto .....
Iniziai a sudare e tutto peggiorò. Nei giorni seguenti divenni stitico, dolori lancinanti mi piegavano , ituiiintuii che la malattia stava degenerando e il 7 Aprile 1916 in condizioni ormai pietose venni portato con urgenza nell'ospedale da campo n° 231. Qui l'aria era sovrastata da un odore intenso di creolina e di sudore.
Facevo fatica a vedere,avevo la vista annebbiata ma riconoscevo bene i soldati, compagni con cui avevo condiviso momenti e emozioni ed ora sentivo i loro lamenti.
Molte erano i militi mutilati da granate, proiettili e trappole....