Geografia OpenBook/Geografia fisica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 619:
 
Esempio - Il cratere di Barringer, è un cratere meteoritico situato in Arizona, negli Stati Uniti; il cratere è largo circa 1.200 metri, profondo 170 ed è stato generato 49.000 anni fa dall'impatto di un meteorite del diametro di circa 25-30 metri. [https://toolserver.org/~kolossos/earth.php?long=-111.0225&lat=35.027222&name=Meteor_Crater Vedi il cratere su G.Earth]
 
Esempio - Il Monte Sant'Elena (in inglese Mount St. Helens) è uno stratovulcano attivo che si trova nello Stato di Washington, negli Stati Uniti, sulla costa pacifica. A partire da circa 20.000 anni fa, il Monte St. Helens è stato caratterizzato da pochi fenomeni eruttivi intervallati da periodi di riposo variabili da 5.000 anni fino a un minimo di 200. Ed è proprio a distanza di circa 180 anni dall'ultima eruzione che il vulcano ricomincia a dare segni di risveglio. Esso è noto in particolare per la sua catastrofica eruzione del 18 maggio 1980, avvenuta alle 8:32 ora locale, l'evento vulcanico più mortale ed economicamente più distruttivo nella storia degli Stati Uniti. [https://toolserver.org/~kolossos/earth.php?long=-122.1944&lat=46.1912&name=Mount_St._Helens Vedi il cratere su G.Earth]
 
[[File:Hurricane Katrina LA landfall radar.gif|thumb|300px|Uragano Katrina 2005]]
Esempio - L'uragano Katrina è stato un uragano atlantico tropicale abbattutosi sulle costa degli Usa nel golfo del messico nell'agosto del 2005. È stato fra i cinque uragani più gravi della storia americana. Le maggiori devastazioni in termini di vite umani e danni alle infrastrutture sono avvenute a New Orleans (Louisiana) quando il sistema di argini cedendo ha inondato violentemente la città.
 
Esempio - Il Monte Sant'Elena (in inglese Mount St. Helens) è uno stratovulcano attivo che si trova nello Stato di Washington, negli Stati Uniti, sulla costa pacifica. A partire da circa 20.000 anni fa, il Monte St. Helens è stato caratterizzato da pochi fenomeni eruttivi intervallati da periodi di riposo variabili da 5.000 anni fino a un minimo di 200. Ed è proprio a distanza di circa 180 anni dall'ultima eruzione che il vulcano ricomincia a dare segni di risveglio. Esso è noto in particolare per la sua catastrofica eruzione del 18 maggio 1980, avvenuta alle 8:32 ora locale, l'evento vulcanico più mortale ed economicamente più distruttivo nella storia degli Stati Uniti. [https://toolserver.org/~kolossos/earth.php?long=-122.1944&lat=46.1912&name=Mount_St._Helens Vedi il cratere su G.Earth]
 
 
E' evidente che a parità di forza dell'evento naturale il verificarsi in un territorio abitato, piuttosto che in un territorio disabitato, possa fare una grande differenza in termini di danni materiali ed umani.
 
Se il massimo della casualità è dato da un evento astronomico come la caduta di un meteorite, in ogni altra catastrofe naturale che produce dei danni c'è in qualche misura, come concausa, l'azione dell'uomo. CostruireAd esempio, costruire degli insediamenti ai piedi di versanti montani soggetti a frane o ai piedi di un vulcano attivo espone la popolazione ad un elevatissimo rischio sia di origine naturale sia di origine antropica.
 
Quando il danno alla popolazione, agli insediamenti, alle infrastrutture o all'ambiente naturale di un territorio è '''causato direttamente dall'azione umana''' si parla invece di '''catastrofe antropica o tecnologica''' (a volte di disastro abientale).