I caduti di Cornate d'Adda/Villa Alfonso Giuseppe: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Adert (discussione | contributi)
Riga 54:
La mia salute è buona, spero lo stesso di voi.
Per ora la situazione è stabile, ma poco fa è esplosa una bomba e un mio compagno è stato lacerato e molti soldati sono stati feriti a causa dell’esplosione; il comandante ha ordinato di attaccare e, per difenderci, abbiamo usato come scudo i cadaveri dei nostri compagni. Questa cosa mi fa riflettere poiché ognuno di loro aveva la speranza di tornare in patria, dalla propria famiglia e di realizzare i propri sogni.
Le condizioni di vita sono davvero pessime: sto soffrendo molto il freddo, le coperte sono poche e nessuno le condivide. Il cibo è scarso, parecchi uomini muoiono di fame e si dorme male; alcune mattine mi sveglio con il suono delle fucilate nemiche. Non è possibile nemmeno fumare una sigaretta durante la notte perché l’avversario potrebbe avvistare la cenere incandescente e il cecchino approfittare per sparare. Spero che voi stiate bene e che non ci siano preoccupazioni; datemi informazioni sulle coltivazioni... in questi mesi avete avuto un buon raccolto? Colgo l’occasione per augurare un felice compleanno a Luigia e a Rodolfo, mi mancate molto e vorrei tanto essere lì con voi per veder crescere i miei figli.
Carissimi saluti,
''vostro Alfonso.''
 
[[Categoria:Caduti di Cornate d'Adda|Villa Alfonso]]