Grammatica contestuale/La comunicazione: differenze tra le versioni
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Si deve perciò usare un CODICE (il complesso di "segnali" le"parole"
di un linguaggio o d'una lingua) comune.
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La COMUNICAZIONE, una volta per così dire attivata dalla emissine di un messaggio da parte del mittente, può essere ostacolata da vari fattori (rumori; scarsa attenzione del DESTINATARIO o RICEVENTE; una precisa volontà di non entrare in comunicazione da parte del destinatario).
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Naturalmente la filosofia del linguaggio, più che la grammatica, studia ed esamina queste modalità che chiamerei glottosofiche, poiché riguardano la conoscenza, la sapienza della e sulla lingua.
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▲ il chiasso nell'ambiente.)
MITTENTE(la persona che parla - scrive)
CODICE (la lingua parlata, come si- stema di simboli, nei quali ad ogni SIGNIFICANTE -suono/segno- corrisponde un SIGNIFICATO – concetto / idea _________________) *** *** DESTINATARIO ( la persona che riceve il MESSAGGIO e trasforma i SIGNIFICANTI in SIGNIFICATI - concetti / idea ___ ) ▼
SEGNALE(emissione di suoni vibrazioni acustiche)
CANALE RICETTORE (apparato uditivo di chi ascolta)
MESSAGGIO(articolazione di significati)
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DESTINATARIO(la persona che riceve il MESSAGGIO e trasforma i SIGNIFICANTI in SIGNIFICATI - concetti/idea ).
Lo Schema 1 è riportato in G. BARBIERI, Le strutture della nostra lingua, La Nuova Italia, FI 1972, pag. 9.
A. MARCHESE in Didattica dell'Italiano e strutturalismo linguistico, Principato, Mi 1973, pagg. 23 segg., riporta il seguente schema, proposto da R. JACOBSON (Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, 1966, p. 185):
CONTESTO
MESSAGGIO
CONTATTO
CODICE
A questi FATTORI della comunicazione, corrispondono le seguenti
FUNZIONI del linguaggio, ossia diverse finalità d'uso del linguaggio:
▲ INFORMATIVA
▲ POETICA
▲ EMOTIVA O ESPRESSIVA
▲ CONATIVA
▲ FàTICA
▲ METALINGUISTICA
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