Claude Monet ad Argenteuil/La prima mostra: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto: "tuttavia"
ortografia
Riga 62:
Anche l'Esposizione Universale del 1867 aveva offerto un'ottima opportunità di contatto con la cultura orientale. Gli artisti iniziarono a collezionare xilografie, oggetti ornamentali, kimono, ventagli, ceramiche e paraventi decorati. Il rapporto di Monet con il Giappone culminò con la creazione di un giardino alla giapponese a Giverny e con una collezione di stampe giapponesi. Monet racconta la scoperta e l'acquisto delle prime stampe giapponesi nel 1852 a sedici anni, ma l'unico riferimento storico attendibile è nell'acquisto di un gruppo di stampe a Zaandam, nel 1871, dove un commerciante di porcellane le utilizzava per avvolgere la merce.
 
Ricostruendo la storia generale dell'impressionismo, l'avvenimento più importante del 1875 è la vendita pubblica del 24 marzo, destinata a sostituire la mostra del gruppo, non potendo organizzarla. [[w:Berthe_Morisot|Berthe Morisot]], Sisley e Monet risposero favorevolmente a Renoir, che fu l'organizzatore della vendita pubblica. Gli artisti esposero centosessantatrecentosessantatré opere all'Hôtel Drouot grazie all'interessamento di M. Charles Pillet, con Durand-Ruel che funse da esperto. La mostra infinitamente più omogenea, che del 1874, provocò, nel pubblico, reazioni ostili di tale violenza che bisognò ricorrere alla polizia per mettere ordine. Spersi nella folla si trovavano anche molti sostenitori: Blémont, Rouart, Charpentier, Hoschedé, Dollfus, Hecht, Arosa.
 
I prezzi sono deludenti: il più alto, 480 franchi, è pagato dal generoso Hoschedé per un'opera di Berthe Morisot.