Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Sudan: differenze tra le versioni

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Era il Gennaio del 1889 quando un accordo Anglo-Egiziano stabilì l'esistenza di un territorio congiuntamente controllato da entrambe le nazioni, stabilito essere sotto il 22 parallelo e noto come Sudan Anglo-Egiziano, anche se i Britannici divennero ben presto dominanti nella gestione del governo del territorio (vedi oltre). Il Sudan divenne indipendente nel '56 con un governo parlamentare a Karthoum, ma la stabilità politica era ben lungi dall'essere stabilita. Alla fine, nel '58, appena 2 anni dopo, il controllo venne assunto da un governo militare. Nel '64 ritornarono al potere i civili, ma durò poco, perché nel maggio 1969, più o meno in contemporanea con la Libia e Etiopia, un gruppo di ufficiali comandanti dal col Jaafar an Nimeiri riprese il controllo del Sudan. Fu dichiarato come necessario per la mancanza di capacità dei 'civili' di controllare i problemi dell'immenso Paese, specie quelli dati dal confronto tra il Nord musulmano e il Sud animista e cristiano. Un problema, purtroppo, che non è mai stato risolto. In ogni caso, venne dichiarato il socialismo, la 'Repubblica democratica', la nazionalizzazione delle industrie ma purtroppo, anche l'abolizione delle istituzioni politiche democratiche, inclusi i partiti. Il governo di Nimeiri divenne 'ufficiale' con la sua elezione a presidente nel '72, e lui si affidò al blocco orientale per gli aiuti economici e militari. Tra questi, c'era il problema di istituire un'aviazione efficiente, la Silakh Al Jawwiya as Sudaniya (Aviazione sudanese). Un fallito colpo di stato del '76, tuttavia, era sponsorizzato proprio dalla Libia -e messo in atto da gruppi comunisti locali- uno degli 'alleati' del Sudan, così Nimeiri si rivolse all'Occidente per altri aiuti. Si pensò anche a comprare macchine avanzate come i Mirage III e i Puma, senza tuttavia emulare altri Paesi dell'aerea coem la stessa Libia. Con gli USA i rapporti non sono mai stati particolarmente buoni, dopo l'assassinio di due diplomatici nel '73, ma un po' per le conseguenze del tentato golpe de l'76, un po' per il colpo di Stato pro-URSS avvenuto in Etiopia nel '78, le cose cambiarono lentamente, almeno per qualche anno. Attualmente, con le infiltrazioni dei terroristi islamici e i massacri del Darfur, le cose sono tornate nuovamente molto difficili, anzi particolarmente critiche rispetto al passato.
 
Era il 1985 quando molti problemi cominciarono a sfuggire dal controllo: le tensioni con la Libia, le proteste per l'aumento dei prezzi del cibo, e la protesta dei 'sudisti' per l'imposizione della Sharia. Nimeiri fu cacciato da un altro colpo di Stato (militare) e dovette scappare in Egitto. Venne costituito un nuovo governo presieduto da Sadiq al Mahdi con le elezioni del 1986; nel giugno del 1989, però, un ennesimo golpe militare venne fatto dal gruppo del col Umar Hassan al Bashir, che governa a tutt'oggi. La costituzione, appena inaugurata nel 1985, fu sospesa e il Paese venne governato da un Consiglio rivoluzionario di 15 elementi. Stavolta, dietro i militari non c'erano ideologie vere e proprie, ma la forza dei religiosi del Fronte Islamico Nazionale. Ovviamente questo fatto influenzò subito la vita della gente, sopratutto di quella del Sud, con l'imposizione delle leggi islamiche. Ovviamente, i partiti tornarono ad essere illegali. L'indottrinamento religioso divenne obbligatorio fin dalle scuole e le donne dovettero sottostare alle regole teocratiche sugli usi e costumi. Inoltre venne istituita una Forza popolare di paramilitari, allo scopo di aiutare l'arabizzazione e l'islamizzazione della nazione. Cosa che ovviamente non poteva essere che foriera di persecuzioni e ingiustizie dato che il Sud del Sudan è decisamente diverso. Gli USA proibirono ogni aiuto dopo tale golpe militare-islamico. Il Sudan divenne ancora di piàpiù uno 'stato canaglia' dopo il suo supporto all'Irak nella crisi del Golfo del 1990-91 e nel febbraio di quell'anno gli americani ritirarono i diplomatici da Khartoum.
 
Nel frattempo le condizioni di vita peggioravano. Dagli anni '50 era ovvio che le due facce del Sudan non erano compatibili, con scontri e tensioni tra Nord e Sud, e nel 1983 venne anche abrogata una legge che almeno aiutava l'autonomia regionale. Subito venne fuori una guerra aperta tra le forze del Nord, islamiche e arabe, e quelle del Sud, con l'Esercito di Liberazione popolare, ma senza che ciascuno dei due fronti potesse prevalere. Chi soffrì, come al solito in queste guerre civili, era la popolazione civile: circa 2 milioni di vittime, per lo più civili. Nel 1993 Clinton aggiunse il Sudan alla lista dei Paesi sponsor del terrorismo, con le conseguenti sanzioni. Nel giugno 1995 un tentativo di assassinare Mubarak fu collegato a Bashir e i terroristi (tra cui Osama Bin Laden) hanno avuto larga libertà in questa terra immensa. Il 7 agosto 1998 gli USA soffrirono due tremendi attentati nelle ambasciate africane, e per risposta lanciarono un attacco con i missili Tomahawk il 20 agosto successivo, obiettivo un'industria farmaceutica che si supponeva, fosse usata da Bin Laden per costruire armi chimiche.