Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Romania-2: differenze tra le versioni

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Un aereo senz'altro più ambizioso è stato lo '''IAR 95 SPEY''', un vero e proprio caccia di quarta generazione, il cui progetto venne iniziato nei tardi anni '70. Non andò molto lontano, essendo stato cancellato già nel 1981, ma venne riavviato poco dopo fino a quando, nel 1988, il suo destino fu deciso dalla mancanza di soldi. Era arrivato al livello di mock-up a grandezza naturale, e tutto sommato si poteva considerare lo sviluppo parallelo di quello che si faceva con l'ex-patnerpartner yugoslavo, che era interessato a sviluppare il 'Novi Avion', aereo altrettanto sfortunato: le due nazioni avevano avuto trattative per co-sviluppare i nuovi aerei, come avevano fatto con l'IAR-93, ma stavolta le esigenze non vennero collimate e così ebbe fine questa patnershippartnership mitteleuropea, che era stata capace di produrre un progetto originale anche se non avanzato come l'Orao. Il caccia rumeno sarebbe stato un velivolo con ala alta, prese d'aria laterali e deriva singola. Spesso noto anche come IAR-101 e IAR-S, avrebbe avuto un solo motore, ma si trattava del turbogetto R-29 del MiG-23, quindi con una potenza di oltre 12 t. di spinta complessiva.
 
Mono o biposto, lungo 16 m, apertura alare di 9,3, altezza di 5,45 m, superficie alare di 27,9 m2; il peso era previsto tra 7.880 kg a vuoto e, al massimo, 15.200. L'armamento avrebbe compreso 3.200 kg di armi e presumibilmente un cannone bicanna da 23 mm.