Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-4: differenze tra le versioni

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===I Marines in Vietnam<ref>Prosperini, Franco: ''Le operazioni dei Marines in Vietnam'', RID giugno 1997 p. 88-97</ref>===
L'immenso dramma del Vietnam fu consumato lungo i fiumi e nei cieli, ma sopratutto a terra. Tra le unità più impegnate c'erano state da subito quelle dell'USMC. E più che in qualunque altra parte, questo accadde nella 1a CTZ, Corps Tactical Zone, perché era sotto la DMZ tra i due Vietnam, fascia demilitarizzata e riempita di sensori e mine antiuomo da parte degli americanistatunitensi. Dal '65 era sotto la responsabilità della IIIth MAF (Marine Anphibious Force). Parlando della DMZ, questa era larga tra 10 e 12 miglia e a cavallo del 17° Parallelo N, ma non era presidiata dall'ONU o da chiunque altro, una classica 'nobody's land'. I Marines non erano in Vietnam da tempi recenti, anzi, erano addirittura in zona dai primi anni '50 dopo gli accordi di Ginevra del '54, quando la Francia lasciò il Vietnam, ma suddiviso in due parti. I Marines erano consiglieri militari del JSMAAG (Joint US Military Assistence and Advisory Group), basato a Saigon.
 
Le truppe sul campo erano inizialmente una MEB, la 9th, con un rgt di 3.000 elementi più artiglieria e servizi. Molto coreograficamente (cosa ripetuta nel 1992 in Somalia, del resto), presero terra con i loro mezzi anfibi a Da Nang, l'8 marzo 1965, sbarcati dalla TF-76 di Okinawa. Dovevano proteggere la base aerea di recente costruzione contro i Nordisti e i VC, oramai presenti in zona. Già a maggio divenne la IIIa MAF, grossomodo un corpo d'armata, al comando del generale Walt, costituita da ben 2 divisioni di fanteria, più servizi, e sopratutto 300 aerei ed elicotteri di supporto.
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vennero progressivamente assunte funzioni più offensive dati gli insuccessi dei Sudvietnamiti.
 
I reparti dei Marines naturalmente non furono gli stessi: a marzo del '65 il 3° Rgt, a maggio il 4°, a luglio il 9°, così formarono la 3a divisione al completo, mentre la 1a giunse da agosto con il loro 7° rgt. Questo fu un'escalation talmente grande, che ad ottobre ben 38.200 marines erano in Vietnam, anche se la Prima divisione non ebbe completato il suo rispiegamento con il 1° rgt a gennaio e il 3° giunto a maggio. Alla fine del '66 c'era un terzo dei Marines in Vietnam, con una forza di 69.200 elementi. Ma nel '67 l'opinione pubblica era sempre più insoddisfatta dei risultati e delle perdite, tanto che i sondaggi erano a sfavore del presidente Johnson che non superava il 50% dell'approvazione sulla gestione della guerra, tanto che già nell'ottobre 50.000 cittadini americanistatunitensi circondarono letteralmente il Pentagono, che dovette essere presidiato da truppe dell'US Army per protezione. La leva era uno dei problemi, perché altrimenti l'impegno in Vietnam non poteva essere sostenuto dai soli professionisti, tanto che in quell'anno ben 19.000 soldati vennero mandati a rinforzare i Marines in Vietnam, a causa delle perdite subite. Alla fine del '67 c'erano 78.000 uomini dell'USMC in Vietnam, nel '68 arrivò a 81.400, a novembre Nixon vinse le elezioni e cessò le azioni d'attacco in Vietnam del Nord (Rolling Thunder), cercando di vietnamizzare il conflitto, mentre tornavano in patria entro la fine dell'anno (agosto-ottobre) 3 dei reggimenti della 3a Divisione dei Marines del '69.
 
Le cose continuarono ad andare in accelerazione nel '70, Nixon aveva promesso che per Natale tutti andassero a casa e in effetti lo stesso QG della IIIa MAF per l'ottobre e il ritorno a casa della 3a Divisione, riducendo a 39.900 uomini la forza USMC entro l'anno, poi continuarono le smobilitazioni con il 5° Rgt nell'aprile del '71, il 1° a maggio, riducendo la forza a 9.900 entro la fine dell'anno, tanto che erano oramai impiegati solo per istruire i soldati dell'ARVN. Nonostante l'Offensiva di Pasqua, venne ridotto ancora il totale alla IIIa MAB supportata dal MAG 35:, ritirati entro luglio 1972 ,lasciarono dietro di loro solo 1.400 marine per addestramento e sorveglianza. Ridotti ancora a 500 entro la fine del 72, erano a quel punto usati solo per proteggere Saigon e la sua ambasciata americanaUSA.
 
Ora parliamo di operazioni. Nella zona c'erano molte unità Nordiste e Vietcong. Nel solo fronte B-5, corrispondente alla provincia di Quang-Tri, operarono elementi della 325a divisione, la 320a, la 312a e vari reggimenti indipendenti, mentre le divisioni di per sé erano in genere suddivise in 2-3 reggimenti. Tra i reggimenti indipendenti c'erano anche il 202 e il 203 corazzati, oltre a parecchi d'artiglieria. La zona di Tri-Thien aveva la 324 divisione, 4 rgt e 5 btg indipendenti. La regione militare aveva in azione la 711a divisione su 3 rtg di fanteria e 1 d'artiglieria, la 2a divisione, vari reggimenti e btg indipendenti. Nella zona di Quang Nam c'erano invece battaglioni indipendenti, molti di Vietcong.
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In tutto, nel '65, non vi furono molte altre azioni di questo tipo. Le perdite materiali furono di 27 elicotteri di cui 12 per incidenti, e 20 altri distrutti in attacchi alle basi; più 16 aerei abbattuti o persi per varie cause.
 
Nel '66 le cose andarono ben diversamente, anche se la stagione dei monsoni si prolungò fino al febbariofebbraio, cosa che ovviamente faceva il gioco dei VC. Nell'estate il 9° Marines combatté l'operazione MACOM, respingendo le infiltrazioni del battaglione Doc Lap, che ebbe tra luglio e ottobre 507 vittime. Durante l'operazione COLORADO tra il 6-21 agosto, a Quang Nam e Quang Tri vennero uccsi altri 674 'charlie' accertati. Spesso i morti venivano portati via dagli altri, per non far capire agli americanistatunitensi i risultati della loro azione.
 
La 324a Divisione dei Nordvietnamiti era nel frattempo attiva a Quang Tri, e il 7 luglio-3 agosto i Marines della 3a Divisione, 8.000 elementi, più 3.000 Sudvietnamiti, combatterono duramente contro di loro. L'operazione HASTINGS costò 882 vite dei Nordisti, 200 dei Marines, non si sa quanti dei Sudisti loro alleati. Poi seguì l'Operazione PRAIRIE FIRE, dal 3 agosto in poi, fino al gennaio 1967, visto che la 324a non demordeva. Con il risultato che l'intera 3a divisione Marines entrò in azione, uccidendo 1.397 nemici e mettendo la 324a fuori combattimento. Nel '66 andarono persi 45 elicotteri di cui 29 per la flak e armi leggere, 36 aerei di cui 23 per la contraerea normale e uno per i SAM e il resto per incidenti.
 
 
Nel '67 la 3a Divisione iniziò subito le attività, dal febbraio dell'anno, con un altro ciclo dell'Operazione PRAIRIE FIRE, durata fino al 18 marzo, uccidendo altri 693 soldati. Il terzo ciclo di queste operazioni vide il 3° btg Marines subire 29 vittime e 230 feriti. È importante notare che solo la rapida evacuazione dei feriti con gli elicotteri ne salvò spesso le vite, così come l'uso dei primi giubbotti antiproiettile. Anche le trappole VC erano pericolose, tanto che per esempio c'erano spesso buche con chiodi conficcati sul loro fondo. I rischi di infezione per le ferite che causavano erano parte del danno calcolato, e per fortuna che oramai erano disponibili vaccini e antibiotici. Per risolvere il problema gli americanistatunitensi costruirono scarponi con piastre di acciaio sotto la soletta. Per reazione, i VC cominciarono a sistemare pallottole da 12,7 mm dentro le trappole. Quando erano attivate, anche senza la canna, erano capaci di perforare i piedi e spesso frantumare le piastre d'acciaio che si scheggiavano maciullando i piedi dei soldati.
 
Seguì la PRAIRIE FIRE IV, ma sopratutto a marzo il 3° Rgt occupò Khe Sanh, prendendo possesso delle colline davanti alla piana. Il 24 aprile-5 maggio vi furono contrattacchi dei VC, che uccisero 164 Marines e 746 feriti, ma le colline vennero mantenute dai Marines.
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continuarono ad andare sempre peggio: con la KENTUCKY i Nordisti persero altri 3.921 uomini, il 24 aprile invece toccò alla 1a divisione con la UNION a Quang Nam e Quang Tin, durata fino al 17 maggio con 865 nemici uccisi. Seguì la UNION II, a Tam Ky e Quang Tin, 701 nemici uccisi di due reggimenti, contro 73 morti e 139 feriti. Seguì la SWIFT a settembre; altri 517 'Charlie' uccisi contro 114 Marines del 5° Rgt. In tutto si trattò di un anno terribile. Gli aerei dei Marines ebbero la perdita di 88 elicotteri di cui 5 al suolo, 50 dal fuoco nemico e 33 per incidenti; oltre a 62 aerei di cui 35 per la flak, 2 per i SAM e 2 distrutti sulle basi.
 
Nel '68 le cose andarono anche peggio, con l'offensiva del Tet, scatenata il 31 gennaio tra Nordisti e VC, anzitutto contro i Marines e i Sudisti di Khe Sanh. Supportata dalla 1a divisione aeromobile, la base resse all'urto. I Sudvietnamiti e la Cavalleria aerea erano impiegati nell'Operazione PEGASUS, per liberare la base assediata. La 3a Divisione marines liberò la base e poi le altre zone del Vietnam; la città di Hué, riconquistata dopo un mese di combattimenti, assieme ai reparti sudvietnamiti come la 1a divisione fanteria, 3a brigata aeroportata e un reggimento della 1a divisione Marines americaniUSA.
 
Seguì l'Operazione HOUSTON della 1a divisione Marines a Quang Nam e Tha Thien, con altre 702 vittime tra i nemici, la ALLEN BROOK, con altri 1.017 VC e Nordisti in zone come Hoi An, e la MAMELUKE THURST, che ebbe un rusultato ancora maggior, ben 2.728 vittime in quella che divenne nota come 'conta dei fagioli'. Questa operazione durò tra maggio e agosto. Non bastando ancora, vi fu la MAMELUKE II e la HENDERSON HILL, la TAYLOR COMMON, che ebbero le prime 700 vittime contro 37 marine e 231 feriti, e la seconda 1.299, poi entro novembre la LANCASTER II uccise altri 1.801 'charlie'. Nel mentre, in questa contabilità mortale la 3a Divisione aprì la linea di comunicazione tra il mare e Dong Ha, uccidendo qualcosa come 3.495 nemici. Gli aerei dei Marines persi furono in quell'anno 103 elicotteri di cui 68 abbttuti e 6 distrutti al suolo, e 74 aerei di cui 50 dalla flak, 1 dai SAM, 8 distrutti al suolo.
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Ma la guerra in Vietnam è stata sopratutto una lotta secondo le regole della guerriglia, con gli americani che si trovavano in basi che erano spesso 'isole' in zone indifferenti o ostili alla loro presenza. I VC presto si organizzarono per attaccarne le basi e gli avanpostiavamposti, anche se era difficile riuscire a sopraffarli, essendo ben protetti e sopratutto con la possibilità di richiedere rinforzi e supporto di fuoco che ai tempi dei Francesi era impensabile, e anche per questo Dien Bien Phu cadde, differentemente da Kehn Sahn. La guerriglia pianificava bene le sue azioni, spesso usando spie civili che inevitabilmente, nel servire gli americani, si trovavano. Magari erano costretti, o solo si offrivano volontari, ma se davano notizie dei depositi munizioni o carburante l'affare era fatto, magari contando il numero dei passi da un certo punto e lasciando l'informazione scritta sotto una pietra.
 
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