Guida maimonidea/Filosofia e concetti: differenze tra le versioni
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Maimonide, come si è visto, rifiuta completamente tale interpretazione della storia e prende una posizione alquanto rimossa dall'idea che più grande è l'assurdità e più grande è la fede. Per lui, la fede non è una forza cieca, che opera al contrario di ciò che ha senso. L'idolatria ha la sua origine nell'errore, nell;operato della facoltà immaginativa incontrollata dalla ragione. Il monoteismo, al contrario, si basa sull'abilità di pensare ed il coraggio di perseverare nell'affermazione della verità di fronte a minacce politiche circostanti. La filosofia, invece di essere nemica della fede, è in realtà uno stimolo. È apparsa sulla scena della storia con l'avvento del monoteismo, nella figura di Abramo, dopo generazioni immerse nell'idolatria.<ref name="Profeta"/><ref name="Philosophy"/>
Nella storia biblica, Abramo appare come fondatore di una famiglia, che trasmette la benedizione di Dio alla
L'idea che Abramo fu il fondatore della scuola monoteista più che un padre che tramanda la benedizione e la promessa alla sua progenie, si basa sulla visione più ampia di Maimonide circa l'elezione di Israele. Rifiuta la posizione presa dalla generazione precedente con [[w:Yehuda Ha-Levi|R. Yehuda Ha-Levi]] nel suo ''[[w:Kuzari|Kuzari]]'', che interpreta l'elezione di Israele come trasmissione di tratti ereditari unici che danno agli ebrei la capacità di essere profeti — cosa non concessa alle nazioni del mondo. Maimonide attacca tale interpretazione all'inizio della sua discussione sulla profezia: "È una dei principi fondamentali della religione che Dio ispiri gli uomini con il dono profetico" ("Leggi sui Fondamenti della Torah" 7:1). Si noti attentamente quello che dice: Dio concede la profezia a tutti gli uomini, non solo ad Israele. Il percorso verso la perfezione religiosa è aperto a tutti gli esseri umani, ebrei e non ebrei allo stesso modo. E così scrive come segue alla fine di "Leggi sull'Anno Sabbatico e l'Anno del Giubileo", nella ''halakhah'' finale del ''Libro dell'Agricoltura'', volume dedicato alle leggi agricole:
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