Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica: differenze tra le versioni

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===Fanteria di Marina, fino al 1991<ref>Fatutta, Francesco: ''Moskaia Pekhota'', RID nov 1991 p.20.31</ref>===
Questa specialità nacque ai tempi di Pietro il Grande, con le prime dieci compagnie di Fanteria di marina, per una forza complessiva di 1.400 elementi, che iniziarono poi la loro attività abbordando la nave svedese ESPERN, inizio della Guerra Nordica , poi contro i Turchi nel Mar Nero e Mediterraneo (sbarco in Morea), contro Napoleone ecc; ma dopo la Restaurazione la fanteria di Marina fu sciolta; ricostituita in in conflitti successivi come la guerra di Crimea del 1853-56 e nel 1904-5 contro il Giappone e durante la I GM; in seguito combatté in chiave anti-bolscevica nel 1921 e quindi venne cancellata nuovamente. Ma dopo quasi 20 anni, contro la Finlandia nel 1939, venne ricostituita una brigata di fanteria navale.
 
Con l'attacco tedesco all'URSS le unità di fanti di Marina ritornarono e in gran numero, specie per operazioni fluviali, arrivando tra i 350 e i 500 mila effettivi, suddivisi in una quarantina di brigate e parecchie unità autonome; questa situazione era dovuta alla conversione degli equipaggi della flotta sovietica, oramai in larga misura inattiva, come brigate di fanteria navale, le quali divennero poi, quanto ad impiego pratico, ben addestrate unità di fanteria convenzionale, contraddistinte dalla maglietta a righe orizzontali; le operazioni anfibie, anche di livello modesto, erano nondimeno poco frequenti; poco più di un centinaio furono gli sbarchi durante il conflitto e solo 4 a livello di brigata, per il resto era già tanto se si arrivava ad un battaglione; due delle grandi operazioni vennero fatte per supportare la fortezza di Sebastopoli e poi la riconquista della Crimea; c'erano anche state grandi operazioni a Leningrado. Tuttavia il corpo di fucilieri di Marina venne sciolto nel 1946, tanto per confermare la tradizione secolare.