Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-15: differenze tra le versioni
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[[Immagine:M16a1m16a2m4m16a45wi.jpg|330px|left|thumb|La famiglia M16]]
Molte delle armi americane del dopoguerra, e anzi, anche del periodo prebellico, sono rimaste a lungo parte delle Forze armate di numerosi Paesi 'amici' e talvolta anche ex-amici, per non parlare di movimenti paramilitari e di guerriglia. In ogni caso, la produzione è stata molto standardizzata e di fatto questo ha comportato, dal dopoguerra, la presenza di pochi tipi, dei quali quelli di una certa importanza sono le pistole M1911, i fucili M16, mitragliatrici M60, razzi LAW, missili Dragon, TOW e Javelin, cannoni SR da 106 mm, lanciagranate M203 e Mk19 e pochi altri tipi. Ma tra questi non si possono dimenticare i 'veterani', come i fucili M1 Garand, le carabine M1 (una delle quali uccise niente di meno che il gangster Bugsy), le mitragliatrici BAR, M1919 e
===Armi leggere e fucili d'assalto<ref>Armi da guerra fascicoli 21, 34, 81, 122, 133 e 136</ref>===
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Caratteristiche: 11,45 mm (0.45) calibro, lunghezza 21,9 cm, canna 12,8 cm, peso 1,36 kg, v.iniz. 252 ms, astuccio da 7 colpi.
Anche durante la seconda guerra mondiale le reclute continuavano a trovare difficile sparare con precisione con la M1911 a distanze di oltre 18 m, troppo pochi per un'arma da guerra. Allora venne pensato alla carabina M1, di cui si dirà poi. Tra i proiettili pensati per quest'arma vi furono quelli a salve, inerti e tracciani (M26), ma
La scelta di quest'arma venne fatta per rimediare l'assoluta obsolescenza delle pistole americane. La gara venne fatta tra incredibili polemiche. Eppure ls specifica era semplice: peso non superiore a 1,3 kg, lunghezza non superiore a 221 mm, altezza max 147 mm, lunghezza canna minima 102 mm, caricatore di almeno 10 colpi,mirino posteriore fisso e così via, nonché munizionamento 9x19 mm Parabellum. Dopo alcune fasi interlocutorie in cui nessuno dei pretendenti aveva presentato, né dall'America e né dall'Europa, proposte pienamente accettabili, venne ricominciata una nuova serie di test nel 1984. Le armi americane, con sorpresa di tutti (la S&W 459Me la Colt SSA, mentre tutte le altre ditte non parteciparono, come la Ruger e la Sturm) vennero eliminate per prime e quelle europee si dimostrarono invece ben più gradite. Sembrava che dovesse vincere, della pletora presentata dagli europei la SIG-226 svizzera, ma alla fine considerazioni politiche e di prezzo hanno favorito la Beretta 92F. Nonostante le tante cause legali e appelli, alla fine la scelta è stata confermata. 315.930 armi vennero inizialmente ordinate per 53 milioni di dollari e 5 anni di produzione, di questi i primi 52.930 pezzi in Italia, poi le armi sarebbero state montate e parzialmente prodotte nella fabbrica Beretta nel Maryland e in particolare il quarto e quinto anno la produzione interamente condotta negli USA per le ultime 134.000. In seguito la Beretta ha ottenuto altri ordinativi, sempre a seguito di una gara, ma oramai era difficile ribaltare la standardizzazione verso questo modello. Ma va anche detto che il calibro 9 mm ha seguitato a lasciare poco convinti gli americani che preferiscono munizioni come il vecchio 0.45 dalla maggiore capacità di arresto, mentre il caricatore bifilare della Beretta non rende la vita facile agli utenti con mani piccole né il castello camuso aiuta a proteggere l'arma dalla polvere e sporcizia, come i soldati americani si sono spesso lamentati nei teatri d'impiego (in Irak, in particolare). In ogni caso l'adozione della Beretta, ma
Un'arma di cui gli americani non devono dispiacersi molto è la Ingram M10, mitra che spara anche con il silenziatore Sionics Company ad alto rendimento. Diventata popolarissima per i film di Holliwood, si tratta senz'altro di un prodotto temibile, costruito in lamina d'acciaio robusta e ben lavorata, capace di sparare a oltre 1.000 c.mine restando controllabile grazie alla presenza centrale del calcio-grilletto in cui è sistemato il caricatore. Un calcio ripiegabile metallico è eventualmente presente, anzi lo è nella maggior parte delle versioni. Esistono versioni più piccole per il calibro 9 mm ACP come versioni standard per il 9 mm Parabellum. In ogni caso il mitra 'che taglia un uomo in due' è veramente molto temibile: il silenziatore riduce molto il suono, e per giunta elimina anche la vampa. È dunque un'arma per impieghi speciali e destinata alle unità di cui sopra. Holliwood ne ha fatto pure largo uso nei suoi film, per questo la sua struttura scatolata è ben nota al pubblico.
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[[Immagine:M1 Garand rifgren-shooting line.jpg|300px|right|thumb|Il Garand poteva essere usato anche come lanciagranate]]
I fucili d'ordinanza americani erano inizialmente gli M1 Garand, a dire il vero piuttosto lontani dal concetto di moderno fucile d'assalto che poi si è affermato. Erano e sono armi pesanti, costruite
Questo bel fucile aveva le seguenti caratteristiche: lunghezza 1,105 m, canna 61 cm; peso 4,1 kg, velocità iniziale 855 ms e caricatore ad astuccio da 5 colpi.
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Il Garand era stato prodotto in Italia su licenza, per 100.000 esemplari entro il 1961, alcuni esportati in Danimarca e Indonesia. Era stato previsto di adottare la cartuccia NATO da 7,62x51 mm, anziché la vecchia 7,62x63 mm americana. La modifica dei Garand italiani era stata valutata ma scartata perché di fatto sarebbe stato un fucile superato. Allora venne riprogettato e adattato alla cartuccia NATO meno potente e dotato di un caricatore da 20 colpi nonché al fuoco automatico, opzione peraltro utilizzata piuttosto raramente in pratica dato il rinculo che anche la nuova cartuccia, meno potente ma più che temibile, conservava, specie considerando la cadenza di tiro di 750 c.min. Venne prodotto in vari tipi: Mod.1 che era quello standard, Mod. 2 con impugnatura a pistola e bipiede leggero, Mod. 3 per paracadutisti con calcio ripiegabile e lanciagranate smontabile sulla volata; Mod. 3 per truppe da montagna, simile ma con lanciagranate fisso;Mod. 4 con bipiede irrobustito e canna pesante, per impiego come arma da accompagnamento.
L'M14, noto
Così arrivò l'era dei fucili d'assalto moderni. Uno dei meno ricordati è lo Stoner System, di Eugene Stoner. È una famiglia di armi con 15 pezzi modulari, per farne un fucile d'assalto, carabina, mitragliatrice media. Sembrava avere molto successo, ma non ha avuto altrettanta produzione. È stato testato con successo dai Marines e in Israele; in Vietnam venne usato dalla Delta Force. Inizialmente si trattava di un'arma da 7,62 mm, ma presto venne riprogettata per il 5,56 mm NATO, diventato più attuale agli inizi degli anni '60. Allo Stoner e all'AR-10, il vero antenato dell'M16, e poi seguirono finalmente gli M16.
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Mentre i tipi precedenti erano da 7,62 mm e non hanno avuto molti ordinativi (apparsi dal 1955), l'M16 ha ottenuto molto seguito. Ha vinto la gara dopo la sua apparizione come progetto commerciale (AR-15), prodotto inizialmente dalla Armalite. In pratica era l'AR-10 con il calibro 5,56 mm.
[[Immagine:Garandcar.jpg|300px|left|thumb|Tanto per capire la differenza tra l'M1 carabina e fucile]]
Ma prima di parlare di quest'arma torniamo alle armi della II GM. Ce n'era una particolare, la carabina M1. Le armi tipiche delle fanterie di seconda linea o specializzate (mitraglieri, per esempio) sono sempre state le pistole. Ma siccome la loro gittata utile pratica è notevolmente ridotta, nel 1940 gli americani tentarono una via diversa, allorché l'Esercito prospettò una categoria di nuove armi, maneggevoli ma nondimeno efficaci. Queste erano qualcosa di più di un mitra e qualcosa di meno di un fucile. Si tratta delle carabine, e la gara per la nuova arma 'di seconda linea' venne vinta da un modello Winchester, subito adottato come Carbine Caliber 0.30 M1. Con un sistema di sottrazione dei gas inconsueto e una cartuccia intermedia (in un certo qual modo, un'anticipazione di quella dei Kalashnikov..) questa carabina ebbe un successo strepitoso. In pratica divenne un'arma tipica anche di molte fanterie di prima linea, specie gli ufficiali e i serventi delle armi come le mitragliatrici o i mortai. Inizialmente prevista come arma semiautomatica, venne poi modificata con un sistema di funzionamento automatico e una cadenza di tiro fino a 775 c.min. Designata M2, si riconosceva dal caricatore da 30 colpi, utilizzabile anche dalla M1 in luogo di quello da 15. C'era persino una versione, la M3, da combattimento notturno (un anticipo sui tempi ancora più clamoroso) con un congegno di visione e puntamento IR. Prodotta in soli 2.100 esemplari, nondimeno fu una rivoluzione potenziale. In tutto, a fine della guerra vennero prodotte 6.332.000 carabine, anche di tipi ancora più maneggevoli con il calcio ripiegabile. I tedeschi la utilizzarono come Selbstladenkarabiner 455(a). La carabina M1 aveva una potenza di fuoco elevata,
*Calibro: 7,62 mm, lunghezza 90,4 cm di cui 45,7 per la canna; peso 2,36 kg, velocità iniziale 600 ms
ne facevano un qualcosa di molto più maneggevole e facile da portarsi dietro, magari con una grossa quantità di munizioni. I Marines in particolare ne fecero uso per la prima volta, anche nei reparti di prima linea. Con il caldo tropicale era molto più sensato portarsi dietro quest'arma piuttosto che il Garand. La carabina M1 ha continuato ad essere utilizzata a lungo, ma
Tornando all'M16, vincitore del concorso per il nuovo fucile d'assalto, esso era già presente come versione da 5,56 mm dell'AR-10 e noto come AR-15. Si tratta della classica arma con calcio in linea con il castello e manico-mirino al di sopra, rivestimento in plastica dura nero al posto del legno. Il fucile, dall'apparenza quasi da giocattolo (secondo una 'leggenda urbana' era fabbricato dalla Mattel..) spara a sottrazione di gas con chiusura per rotazione dell'otturatore. Ha uno spegnifiamma (non è un freno di bocca) che può anche ospitare un lanciagranate, ma per non rovinare la canna si preferisce usare piuttosto il lanciagranate sotto la canna da 40 mm del tipo M203.
[[Immagine:M16 and AK-47 length comparison.png|350px|left|thumb|confronto diretto tra l'M16 e l'AK-47]]
L'M16, prima ancora dell'US Army, ebbe come primo cliente niente di meno che il British Army con una partita di 10.000 armi; poi arrivò anche un ordine dell'USAF, nel '61. Subito dopo l'US Army si convinse di come quest'arma dall'aspetto eterodosso e dal disegno moderno fosse valida e ne ordinò un certo quantitativo, sufficiente per farne l'arma standard successiva all'M14. Subito comparve nel SE asiatico, specie nell'arma della cavalleria aerea e nelle forze speciali. Nel '66 arrivò l'M16A1 con un congegno di bloccaggio dell'otturatore dovuto alle prime esperienze belliche. Il 'black rifle' (altra innovazione, i fucili in genere avevano un colore almeno in parte marrone, per via del legno usato) era spacciato come essere così efficiente da non avere nemmeno bisogno della normale manutenzione e pulizia. I soldati furono felici di prendere questa notizia come buona, e così l'avveniristico fucile ebbe un alto rateo di inceppamenti. Abbinata all'uso di una polvere da sparo del tutto diversa da quella usata nei test, che lasciava molti residui nella canna, ci si può immaginare i danni che faceva ai fucili. Si trattava della 'polvere a granuli' introdotta nel '54 in sostituzione della precedente IMR. Questo avvenne
*caratteristiche: lunghezza 99 cm, canna 51 cm, peso carico 3,64 kg, cadenza di tiro 700-950 c.min, v.iniz. 1000 ms.
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Inizialmente gli americani avevano la M1919, arma di una buona validità, con una cugina di tipo aviazione, con maggiore cadenza di tiro. Sarebbe rimasta in servizio a lungo e ampiamente esportata, ma era da sostituire con armi più moderne.
Le mitragliatrici da 7,62 mm M60 sono state per lungo tempo quelle standard degli Stati Uniti. Era stata pensata fin dall'ultimo anno della guerra mondiale come T44. Il sistema d'alimentazione era ripreso dalla MG42, e il complesso pistone e otturatore del fucile mitragliatore FG 42. Per il resto venne fatto uso di acciaio stampato e plastica. Tutto questo avrebbe dovuto portare ad un'arma eccellente, ma questa nuova mitragliatrice, per quanto migliore della Browning M1919, di fatto non dimostrò una validità sufficiente e anzi fu decisamente deludente, quando venne introdotta in servizio alla fine degli anni '50, in un'epoca in cui gli Stati Uniti non erano più all'avanguardia nelle armi da fanteria. Queste armi, così note per le performances con gli eroi di Hollywood (
Caratteristiche: calibro 7,62 mm, lunghezza arma completa 1105 mm, canna 559 mm, peso 10,51 kg totale di cui 3,74 kg per la canna; cadenza di tiro 550 c.min, nastri da 50 colpi, v.iniziale 855 ms.
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I lanciafiamme erano pure utilizzati dagli americani, sia nella II GM che dopo, anche se in minore misura. Queste terribili armi avevano una miscela che garantiva una maggiore gittata rispetto ai tipi dell'Asse, per esempio, grazie ad una maggiore densità della sostansa, arrivando a 30-40 m e in generale essendo molto maneggevoli. In seguito si è arrivati persino ad un sistema d'arma chiamato M202, una specie di lanciarazzi quadruplo con razzi da 66 mm incendiari, una specie di lanciarazzi M72 multiplo. Anche qui ce n'è un esempio cinematografico con 'Commando' con Swarzy in azione, però utilizzando munizioni esplosive.
Un'altra arma da distanze ravvicinate erano i fucili a canna liscia, specie per le distanze ravvicinate. Sono usati
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[[Immagine:M30 mortar schematic.gif|300px|left|thumb|Il mortaio da 106 mm M30]]
E poi ci sono i mortai, anche più micidiali. La serie di armi introdotte erano le M2 da 60 mm e le M1 da 81 mm, entrambi modelli francesi Brandt prodotti su licenza, il secondo dei quali spesso portato con apposito veicolo portamortaio semicingolato. L'arma più famosa era certo quella 'chimica' per stendere
Le caratteristiche di queste armi, ampiamente usate anche nei decenni successivi (per esempio, i cinesi fornirono ai vietcong una versione copiata dell'M2 che a sua volta era un'arma francese):
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