Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 7: differenze tra le versioni

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L'A.129 è rapido nelle manovre. Vengono riportati valori di rollio sull'asse dell'ordine dei 4 secondi, mentre la virata è, virando a sinistra (dove c'è più inerzia dato il verso di rotazione dell'elica) di 22,5 gradi al secondo partendo da 148 kmh con carichi di oltre 2 g, con la macchina con i lanciamissili TOW a bordo (peso al decollo di circa 3.700 kg, si tratta del P.3, il terzo prototipo). La salita era di 21 secondi fino a 106 m, il volo laterale di circa 40 nodi a sinistra e 45 a destra, accelerazioni da 0 a 70 nodi (sui 130 kmh) e arresto in 200 metri, oppure fino a 80 nodi in 15 secondi e poi arresto a zero nodi in 350 metri, e così via. Come velocità massima non c'era molto da fare, visto che si arrivava al limite di 130 nodi (circa 240 kmh) con i lanciatori TOW, ma senza missili a bordo, e senza i lanciarazzi. Il consumo di bordo, dopo un volo tattico, era di meno di 250 kg per ora di volo. La manovrabilità era aiutata anche dall'autopilota, che manteneva stabile l'assetto dell'elicottero durante il volo in hovering fino a 762 m sul livello del terreno (che è il limite del radar altimetro), cosa molto utile per le missioni a bassa quota. La macchina è stabile e vola decisa tra gli alberi, specie nel campo di velocità tra 0 e 200 kmh. La manutenzione sul campo è stata pensata per essere facilitata anche nello smontaggio di parti di rispetto come i motori. Si tratta di una cosa molto importante per le missioni campali (o oltremare, iniziando dalla Somalia).
 
Ma nonostante tutto questo, l'A.129 non ha avuto molto successo. Forse la mancanza del cannone, forse i motori di tipo inglese, sta di fatto che l'A.129 non è stato gradito all'export, almeno nella sua versione base, ma nemmeno nelle versioni avanzate è andata molto meglio. Il programma internazionale, a livello europeo, per un elicottero da combattimento controcarro venne basato sull'A.129, ed era chiamato Tonal. C'era chi si accontentava di un Mangusta leggermente perfezionato, chi voleva una macchina cresciuta come l'Apache. Verso la fine degli anni '80 il programma è stato cancellato per i disaccordi tra i patnerpartner coinvolti della piccola e litigiosa Europa. Una versione da trasporto tattico era la LBH, da 8-10 posti e 4,5 t di peso, con la stessa meccanica per standardizzare la linea dell'ALE su di un progetto base, con intuibili vantaggi logistici. Si parlava anche di uno sviluppo per una macchina da trasporto, da svolgere addirittura con la FMA argentina, e che avrebbe dovuto trasportare 12-13 persone con una meccanica simile.
 
Al dunque, il risultato è stato per lo più deludente. Degli elicotteri di versioni 'evolute' l'unico risultato per l'ALE è stato l'A.129 CBT, ovvero la versione da ricognizione con un cannone da 20 mm a 3 canne, e con missili Stinger. Le ultime 15 macchine, del terzo lotto, sono state intese per questa configurazione 'scout'.