Storia delle Forze armate tedesche dal 1945/Al culmine della Guerra fredda: differenze tra le versioni

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I missili Sea Sparrow, a più corto raggio, arrivarono con le fregate Bremen, di cui inizialmente erano previste 8 unità come variante nazionale del programma che generò anche le Kortenaer olandesi. Le Bremen tedesche, più veloci, naquero come piattaforme ASW capaci di far operare 2 elicotteri Lynx, anche se il numero comprato di questi ultimi non rendeva possibile equipaggiare con due elicotteri tutte le navi (14 contro un minimo di sedici). Con le Bremen arrivarono anche i missili Harpoon, di gittata molto superiore e molto più compatti degli MM.38 Exocet, arma standard tedesca per tutti gli anni '70. L'Exocet venne sviluppato come culmine di una lunga genia di armi sviluppate dall'Aerospatiale. Subito venne ordinato dalla Germania, dalla Royal Navy (300 missili) e dalla Marine Nationale. La Germania lo usò per rimodernare la sua componente di cacciatorpediniere, ma sopratutto per armare la flottiglia di navi missilistiche, precisamente quattro esemplari erano istallabili su ciascuna delle 40 Type 148 e Type 143, per un totale di ben 160 missili pronti al lancio. Alla massima dotazione di missili navali, la MMI italiana ha avuto imbarcati non più di 140 missili OTOMAT (12 sugli incrociatori, 32 per i cacciatorpediniere, 64 sulle fregate, 32 per i Pattugliatori di squadra, 12-14 sugli aliscafi missilistici).
[[Immagine:Schnellboote_Albatros-Klasse.jpg|350px|right|thumb|Una flottiglia di Gepard]]
Queste unità, simili alle francesi Combattante II e III (il cui progetto iniziale era in effetti tedesco, della Lurssen) differivano in stazza: le Type 148 o classe Classe Tiger entrarono in servizio a metà anni '70, avevano un dislocamento di 275 tonnellate e i nuovi cannoni OTO Melara a tiro rapido a prua, un cannone Bofors (forse prodotto dalla Breda) a poppa in una postazione aperta. A queste unità relativamente piccole ne seguì un modello migliorato, la Classe Albatross o type 143, 420 tonnellate di stazza e armate con un secondo cannone da 76 a poppa, oltre che con due lanciasiluri pesanti per attacco antinave. Esse hanno avuto un modello modificato nel Type 143A o Gepard, che sostituiva a poppa il cannone e i lanciasiluri con un sistema missilistico antiaereo RAM. Di questo sistema da difesa pensato contro i missili antinave (dotato del sistema IR dello Stinger e di un cercatore radar passivo, su corpo del missile Sidewinder con alette ripiegabili) la Germania è diventata il maggiore utente e patnerpartner europeo, ordinandone diverse centinaia.
 
I siluri pesanti erano istallati anche sui sommergibili, dotati tutti di otto tubi di lancio prodieri. Ogni tubo di lancio non aveva ricarica ma poteva essere sostituito con due mine. I sottomarini Type 206 avevano una caratteristica particolarmente importante: 2 contenitori sui fianchi, capaci di trasportare ognuno 12 mine senza rinunciare ai siluri interni. In tal modo ogni Type 206 poteva stendere fino a 40 mine oppure 24 con otto siluri per l'autodifesa. I siluri tedeschi dell'epoca erano tutti di tipo filoguidato con guida finale di tipo sonar attivo, ma non erano bivalenti, per cui per ingaggi di sottomarini o di navi di superficie bisognava utilizzare armi diverse. Le piccole dimensioni -450 t a pieno carico-impedivano di ospitare siluri di ricarica, questo spiega il numero elevato di tubi di lancio presenti.
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I Tornado entrarono in servizio con la Luftwaffe dall'agosto 1983 con non meno di 4 stormi completi, a cui venne dedicato il grosso dei 324 apparecchi ordinati. Essi divennero la macchina portante delle capacità operative tedesche, con possibilità mai prima d'allora raggiunte nell'attacco a bassa quota e ognitempo. Esse erano simili al Su-24 o all'F-111, ma molto più compatte, tanto da dover portare sempre sotto le ali le ECM e serbatoi ausiliari. Tra i carichi vi erano le spezzoniere MW-1, ordinate in oltre 300 esemplari. Essi erano enormi contenitori con 112 tubi l'uno, pesanti oltre 4,5 tonnellate e capaci di portare submunizioni di vario genere. Con le bomblets KB-44 arrivavano a oltre 4700 ordigni controcarri da disseminare su aree fino a 400x4800 metri, regolabili dall'operatore dei sistemi d'arma. Altre munizioni alternative erano 672 MIFF, mine anticarro. Il gruppo 2 di armamenti era contro gli aeroporti, non disponibile fino alla fine degli anni '80. Comprendeva bombe antipista STABO, mine antipista MUSA e MUSPA e bombe anti-shelter ASW. Fino a 224 bombe antipista o varie combinazioni di bombe e mine potevano essere selezionate. L'AMI italiana richiese un centinaio di MW-1 con munizionamento STABO. Non si sa molto dell'efficienza reale dell'MW-1, molto pesante e impossibile da portare per altri aerei eccetto il Tornado. Di fatto non è stato mai impiegato in combattimento, nemmeno dall'AMI in Desert Storm. Apparentemente, l'uso di più semplici e leggere bombe a grappolo, con submunizioni ottimizzate per i vari ruoli è stato preferito a questa tipologia di armamento, e attualmente i Tornado volano con BL-755, Mk 20 Rockeye o altri tipi simili. Usare le MW-1 sopra un campo di battaglia, sottoposti al fuoco dei reparti corazzati sovietici non dev'essere stato considerato una opzione molto sensata, anche perché il costoso Tornado non nasceva certo come macchina d'appoggio ravvicinato, alla mercé anche di un semplice lanciamissili Strela portatile.
[[Immagine:F-4F_Phantom_flies_a_refueling_mission.jpg|300px|right|thumb|Un F-4 con la mimetizzazione originaria, verde scuro]]
I [[w:F-4|Phantom II]] vennero scelti con la versione F, un modello semplificato e allegeritoalleggerito dell'E, senza missili AIM-7 Sparrow. Ordinati in 175 esemplari, entrati in servizio nel 1972-75, erano in servizio negli stormi JG-71,72,73,74. Due degli stormi erano da caccia, gli altri cacciabombardieri. Al 1984 vi erano state alcune modifiche significative, come la compatibilità con missili AIM-9L recentemente aggiunta, e la possibilità di lanciare un paio di missili AGM-65 B Maverick. Per il resto i Phantom avevano bombe da 227 kg e razziere. Il programma ICE, lungo e tribolato (iniziò non dopo il 1983), non portò prima del 1992 qualche Phantom modificato ai reparti, iniziando con il JG-71. Questo programma verteva sull'aggiornamento avionico, specialmente con l'APG-65, e missili AMRAAM, che però vennero ordinati in pochi esemplari e forniti solo nei tardi anni '90. Prima ancora degli F-4F vennero ordinati gli RF-4E, ben 88 macchine ordinate attorno al 1969. Normalmente gli RF-4E sono stati ordinati in una dozzina d'esemplari, sufficienti per uno squadrone, come accaduto per il Giappone e altre nazioni. Nel caso della Germania Occidentale ne sono stati ordinati a sufficienza per due stormi (tutti gli RF-4E sono stati realizzati in 160 esemplari), ed essendo tanto numerosi e capaci, a partire dai primi anni '80 sono stati modificati per un doppio ruolo, quello di cacciabombardieri-ricognitori con un massimo di 2270 kg di bombe. Verso la fine degli anni '80 persero questa capacità ritornando solo ricognitori.
 
I Transall C-160D simili in capacità ai C-130 (16 tonnellate su distanze di 2500 km) vennero ordinati in 110 esemplari, ma al 1984 20 erano stati girati alla Turchia. L'addestramento dei piloti tedeschi si svolgeva prevalentemente negli USA a Sheppard presso il TWF 80 con i T-37 e T-38 pagati dalla Germania e usati con insegne americane. Alla base aerea di George vi erano anche 10 F-4E per l'addestramento avanzato, mai inviati in Europa.