Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Olanda-2: differenze tra le versioni

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Tornando all'aggiornamento degli F-16, originariamente, in base al grosso accordo MLU tra 4 nazioni europee e USA, era previsto (pur tra molte difficoltà dati i differenti requisiti operativi) un totale di 399 apparecchi A e B (ovvero dei Block 10 e 15, sia per monoposto che biposto), con kit anche per 130 F-16 dell'USAF equivalenti. Gli europei avrebbero investito quasi 2 miliardi di dollari per aggiornare 110 aerei belgi (300 milioni di $), 175 olandesi (775), 63 danesi (300) e 56 norvegesi (275). Come si vede il prezzo non era lo stesso per ciascuna nazione. Poi la quota è stata ridotta, tra gli F-16 da aggiornare, ad appena 301 (da uno di meno di 400 a uno di più di 300..), per un totale di 48 aerei belgi, 136 per l'Olanda, 61 per la Danimarca, 56 per la Norvegia (come si vede, sono numeri diversi da quelli riportati sopra, ma questo è quanto riportato dall'articolo di I.Bustin). Gli USA hanno rinunciato ad aggiornare i loro 130 F-16, ma hanno deciso di incorporare il nuovo computer di missione modulare su 223 F-16 Block 50.
 
In tutto questo programma era inteso a prolungare la vita degli F-16 fino al 2020, migliorando anche le capacità aria-aria e aria-superficie con il computer di missione MMC già mensionatomenzionato, il radar APG-66(V)2, miglioramento dell'avionica e GPS; display multifunzione con compatibilità con gli NVG, HUD grandangolare, IFF avanzato, sistemi ECM migliori etc. L'MMC è stato sviluppato dalla Texas Instruments capace di rimpiazzare i calcolatori dell'HUD, controllo tiro e gestione carichi bellici. Pesa 21,3 kg, volume 28 litri, sistemato per facilità di manutenzione nel muso. Questo computer avrebbe avuto prestazioni ben maggiori rispetto al precedente: la memoria era aumentata da 960 kb (non è chiaro se si trattava di memoria 'standard' o solo di RAM) a ben 13 MB, trasmissione dati passata da 2,4 MIPS a 21-45, con una moltiplicazione della memoria di 8 volte, e 10 volte per la velocità, software ADA. Il radar APG-66 migliorato ha riduzione delle LRU, aumento velocità di scansione antenna, etc. con aumento della portata del 25% medio, modo di ricerca TWS, RWS, SAM (Situation Awareness Mode) con prestazioni mgliori come traccia rispetto al TWS nel tracciare bersagli multipli. Esisteva la possibilità di tracciare 10 bersagli e raccogliere informazioni, nel modo TWS, di altri 64. Esiste la capacità di ingaggiare bersagli con i missili AMRAAM o Sparrow, di combattere a distanza ravvicinata con un sistema di scansione per il combattimento aereo, rappresentazione della quota durante la ricerca dei bersagli (della loro altezza, quando localizzati), capacità di scoperta navale con videomappatura radar, inseguimento bersagli mobili sul terreno, capacità di scoperta navale entro un raggio di 80 miglia. L'IFF è l'Hazeltine AN/APX-111 come quello dell'F-18 con una portata di risposta di oltre 100 miglia nautiche, con 4 modi diversi (identificazione militare, id. sicura, traffico aereo, riporto della quota), con antenne davanti all'abitacolo e ai suoi lati. L'INS era del tipo Strap-down per rimpiazzare i vecchi sistemi a giroscopi rotanti e piattaforme su sospensione cardanica, con gli Honeywell H-423 e i Litton LN-93. Il GPS a 5 canali, integrato con l'INS, è chiamato MAGR della Rockwell Collins; Modem dati migliorato IDM capace di far dialogare formazioni di 4 aerei e anche all'esterno; HUD con campo di visione di 25 gradi, miglioramenti al sistema HOTAS con innumerevoli comandi sistemati come il trim, gestione dei display etc; i display sono due, multifunzione; esiste poi il sistema di navigazione digitale sul terreno DTS, che è stato collaudato da un F-16 AFTI nel 1986. Funziona così: l'altimetro riporta le quote sul terreno, durante il volo a bassa quota, e le confronta con quelle immagazzinate su di una mappa digitale, ricavando la posizione dell'aereo. Così era possibile una navigazione precisa con ben tre sistemi: INS avanzato, GPS e radar altimetro-mappa digitale, con la possibilità su quest'ultima di inserire dei 'waypoints', punti di riferimento etc. Altre aggiunte operative sono state quelle per i missili Penguin antinave, pod elettro-ottici. Il Penguin, fondamentale per i norvegesi, era lanciabile anche sopra il terreno, guida inerziale e guida passiva IR. La ricognizione era possibile con il pilone n.5, quello sotto la fusoliera, cablato per i pod come l'Orpheus; era disponibile anche un sistema d'atterraggio a microonde MLS, con frequenza di 5 GHz; sistema di caricamento dati DTE, Data Transfer Equipment. In aerei come i Tornado erano presenti i sistemi con la cassetta dati a nastro (musicassetta..), ma adesso, negli anni '90, erano disponibili i sistemi a memoria solida, antenati delle memorie digitali dei moderni sistemi tipi i telefoninini e le macchine, o gli ipod. Ma all'epoca i circuiti di memoria erano molto meno prestanti: si parlava di 128 kb, sufficienti però per il caricamento dei dati della missione, da mettere in una presa della consolle destra. Questa e in generale l'abitacolo erano compatibili con gli occhiali NVG (quindi niente luci rosse..).
 
In tutto, con questi sistemi gli F-16 facevano un salto di prestazioni formidabile. Già modernissimi all'epoca della loro introduzione, molto rispettabili 15 anni dopo all'inizio degli anni '90, avevano un display multimodo di piccole dimensioni, un HUD piuttosto moderno ma ancora piuttosto piccolo, radar APG-66, avionica moderna etc. etc. Ma con questo upgrade, introducevano una capacità di ingaggio aria-aria a lungo raggio mai avuta prima, grazie alla compatibilità con gli AMRAAM, un radar a lungo raggio (nei limiti delle piccole dimensioni del sistema), computer digitale MMS per l'elaborazione dati e ultimo ma non per merito un avanzato IFF per capire con chi si aveva a che fare. A questo si aggiungano i modes per il combattimento ravvicinato, l'HUD nuovo e di grandi dimensioni, i comandi HOTAS aggiornati, due display multifunzione per avere sia indicazioni sulla situazione bellica che quella di gestione dell'aereo. La navigazione passava da un sistema INS di seconda generazione a uno di terza, più GPS, mappa digitale DTS, sistema d'atterraggio strumentale a microonde, consentendo un'altra rivoluzione operativa. I carichi esterni, spesso di tipo guidato, erano capaci di assolvere ogni compito tra ingaggi antinave, aria-aria, ricognizione etc.