Caccia tattici in azione/USAAF-5: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto: "menzionato"
Riga 2:
 
[[File:F-22 Raptor P-51.jpg|360px|left|]]
Il Mustang è senz'altro il caccia americanostatunitense più famoso della IIGM e uno dei più noti messi in campo da tutti i belligeranti, assieme al Bf-109, allo Spitfire e allo Zero. Ne sono stati costruiti 15.575 negli USA, un altro centinaio in Australia, lasciandolo leggermente dietro, tra i caccia USA, solo al P-47. Il risultato fu comunque notevole, tanto che al Mustang vennero accreditate circa 4.950 vittorie aeree delle 10.720 ottenute dall'USAAF in Europa, mentre al suolo gli vennero anche accreditate altre 4.131 vittime sulle 8.160 registrate dai mitragliamenti degli aerei USA, il che porta ad un valore di 9.081 o del 48,9% dei successi censiti dell'USAAF in Europa. Tra le sue vittorie anche oltre 230 V-1 e alcune dozzine di jet della LW, di cui il Mustang finì per essere il più assiduo avversario.
 
Tutto nacque in tempi relativamente recenti, quando il 6 dicembre 1928 venne fondata una holding da parte di una lunga lista di ditte aeronautiche già esistenti. La sua storia sarebbe interessante ma non è strettamente indispensabile per questo testo. Quando la compagnia passò sotto la direzione di J.H. 'Dutch' Kindelberger, la North American Aviation, Inc divenne finalmente una produttrice di aeroplani e non un semplice costrutto finanziario. Prima venne fuori l'addestratore T-6, poi, con un team tra cui Rice, Schmued e altri, ci si mise a pianificare che tipo di caccia avrebbe avuto luogo dopo i P-39 e 40 già in ordine negli ultimi anni '30.
Riga 363:
Alla fine della guerra, nel solo teatro ETO vennero conteggiati ben 2.500 P-51 di tutti i tipi; incidentalmente, nonostante fossero superati e meno mumerosi, i P-51B e C erano ancora circa 1.000, e potevano vantare nell'insieme un'attività di 400.000 ore, il 36% delle 1.120.000 volate da tutti i Mustang in Europa, che a loro volta erano l'82,5% del totale sui fronti (1,357 mln di ore), a parte ovviamente le missioni in patria e per addestramento.
 
Ovviamente non erano mancati gli Assi, il primo fu il già mensionatomenzionato Howard, che abbatté l'11 gennaio 1 Bf-110 di una formazione che, nonostante l'inferiorità di prestazioni, lo aveva prontamente attaccato; poi distrusse anche un '190 e due '109, dato che con l'AVG aveva già dichiarato 6,5 vittorie questo lo rese un asso (anzi, lo era già ad essere pignoli). I due più in vista furono però Don Gentile con 2 vittorie in aria e 5,8 a terra per un totale di 27,8. All'epoca erano contati come vittorie anche gli aerei distrutti al suolo, data la pericolosità degli attacchi agli aeroporti, e Gentile fu il primo in Europa che batté Rickenbacker (26 vittorie), ma non il migliore, superato da Godfrey, che come lui era della 9th AF ma che ottenne complessivamente 30,6 aerei (gli anglo-americani erano molto precisi nelle ripartizioni: ad ognuno il suo pezzo di preda).
 
Tra i piloti dei Mustang vi furono persino diversi che divennero 'ace in one day', ovvero che ritornarono con 5 vittorie (dichiarate), tra cui '''Chuck Yeager'''. Quest'ultimo passò dal P-39 ai P-51. Durante una missione riuscì a sorprendere dei Bf-109 tedeschi, due dei quali, nel reagire all'apparizione dell'americano, si scontrarono tra di loro. Yeager riuscì a farsi accreditare queste perdite come vittorie, e poi di suo ne ottenne altre tre, uno dei Bf-109 venne aperto dalle sue raffiche 'come una scatoletta di carne'. Non c'è alcun gusto ad uccidere qualcuno, dice Yeager, ma è un vero piacere manovrare meglio di lui e distruggergli l'aereo.