Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 2: differenze tra le versioni

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Negli anni '90 vennero introdotte molte novità e di fatto l'artiglieria venne rinnovata e svecchiata, con una riduzione in quantità e un aumento d'efficienza, al solito per gli eserciti del dopo-Guerra fredda<ref>Stanglini, Ruggero: ''L'artiglieria si rinnova'' P&D Novembre 1995 pagg. 30-37</ref>.
 
All'epoca il responsabile dei materiali dell'esercito era il Gen. Vozza, responsabile del IV Reparto dello SME. Dopo i tagli di bilancio dei primi anni '90 la situazione cominciò a migliorare alla metà degli anni '90, specie con il bilancio del 1996 e questo consentiva di fare mggiorimaggiori programmi per il futuro.
 
L'assetto dell'artiglieria del 1995 era di: 6 reggimenti con FH-70, 12 reggimenti M109L(in realtà ancora da convertire totalmente), uno MLRS, 5 reggimenti da 105/14 mm, uno di tipo M110A2. NB erano reggimenti, ma di fatto erano gruppi d'artiglieria più supporti.