Pensiero castanedico/Etica castanediana: differenze tra le versioni

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Corretto: "un eremita"
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* Il "senso della morte" imminente '''accompagnata con il "distacco", invece di convertirsi in un'ossessione, si converte in indifferenza.''' Deve uno svincolarsi da tutto '''senza che questa sia un nuovo "lasciarsi andare"'''. ''[(un nuovo "darsi", "abbandonarsi".. a se stesso, al vizio, al "circolo della rutine")]'' Come l'eremita: essere un eremita è un abbandonarsi e io non mi riferivo a questo; un eremita non è distaccato, eh.. si abbandona volontariamente a essere un' eremita. ''[(qui ci vuole dare l'idea di come sia giusto "seguire il cuore" e non la mente; gli impulsi del momento, piuttosto che la "ragione")]'' '''Andare per il cammino del "darsi" è andare per quello facile'''. Quando fai girare il mondo sull'idea che tutto è troppo per te, per i tuoi sforzi, '''non stai vivendo come un guerriero'''; è "darsi" al vizio di "abbandonarsi a se stessi". '''Il guerriero non si abbandona neppure alla propria morte.''' La morte deve lottare per averlo. ''[(in questo senso, un guerriero solo si abbandona allo Spirito, non è schiavo di nessun'altra cosa; sia fosse sè medesimo, con la propria "seconda" mente que c'installarono, sia fosse qualcos'altro. Non è schiavo della ragione, lo è piuttosto del "sentimento", però unicamente di quello che procede dallo Spirito. Quindi, sarebbe libero e non potrebbe essere più "preso" da esseri "parassiti" di energia, allo stesso tempo che nemmeno lui sarebbe mai più portato a "parassitare" nessuno -'''mago nero''', '''pinche tirano'''-)]''