Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-11: differenze tra le versioni

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Il Valiant, portato avanti nella RAF sopratutto grazie all'attività del capo-progettista George Edwards, che insisté sulla maggiore rapidità e minor rischio di sviluppo, ebbe così luce verde. La prudenza dell'aviazione britannica sui progetti avanzati può sembrare difficilmente comprensibile, specie se si considera anche l'ansia contemporanea di avere un nuovo bombardiere. Ma erano così quegli anni: l'avveniristico trasporto D.H. Comet sembrava dare ai Britannici una leadership nell'aviazione commerciale, finché la sua carriera fu rovinata da inaspettate debolezze strutturali (in pratica, i finestrini rettangolari finivano per fornire alla pressione della cabina un punto debole su cui infierire sulla struttura metallica; troppo tardi verranno realizzati i Comet con finestrini ovali, nel frattempo la carriera fu compromessa e i concorrenti americani finirono per prevalere). Nel mentre, la Boeing, già autrice dei migliori bombardieri del conflitto, entrò nella scena degli aerei a reazione con il B-47 Stratojet, che volò già nel '47 ed entrò in servizio all'inizio degli anni '50. Al contempo, i Sovietici avevano messo in crisi la comoda legge 'dei 10 anni', che i Laburisti avevano dichiarato dopo la guerra e che prevedeva che 'non vi sarebbero state gravi emergenze per altri 10 anni'. Cosa comprensibile, dati danni subiti dalla Gran Bretagna (che finì il razionamento addirittura dopo l'Italia, nel '54), ma che Stalin, nonostante i danni ancora maggiori subiti dall'URSS, mise in crisi già con Berlino (1948), e che frantumò definitivamente con la Guerra di Corea. E i Sovietici avevano sviluppato anche efficaci aerei da caccia, i MiG-15, che poterono dimostrare la loro efficacia contro i B-29 già nel '50, durante la guerra di Corea. I Britannici avrebbero avuto molti guai con i loro pur numerosi Lincoln e persino con i bombardieri di 'punta', i Washington. Bisognava fare presto, e al contempo, non fare passi falsi: facile a dirsi, meno a farsi!
 
Così, con l'aprile 1948, l'Air Staff emise la specifica B.9/48, che in pratica era costruita sulla proposta Vickers (il Type 660, secondo la designazione interna della compagnia) e nel febbraio 1949 vennero ordinati due prototipi. Quasi inevitabilmente, questi sperimentarono due diversi tipi di reattori, quelli che all'epoca erano in contrasto tra di loro: il primo ebbe i R.R. RA.3 Avon, e il secondo ebbe gli A.S. Sapphire (venendo definito come 'Type 667'). Il primo dei due volò il 18 maggio 1951, riuscendo non solo a mantenere le promesse di rapidità di sviluppo, ma anche il meno avanzato Sperrin: appena 27 mesi dalla firma del contratto. Il nuovo si unì al vecchio, dato che il collaudatore era niente di meno che il Capt. Joe 'Mutt' Summers, che a suo tempo sperimentò lo Spitfire, circa 15 anni prima, e che voleva sperimentare anche questo nuovo aereo, prima di ritirarsi e di cedere il passo a Gabe Bryce, secondo pilota di quel volo. Il nome 'Valiant' giunse soltanto il mese dopo il volo. Non molti ricordano che la Vickers aveva già proposto un aereo con questo nome, il Type 131 del 1931, ma era un biplano di seondaseconda linea. Nondimeno, questo nome giunse alla celebrità con il Type 660, 'battezzato' così da una commissione degli stessi impiegati della Vickers.
 
Il Vickers Valiant n.1 ebbe tuttavia un incidente mortale nel gennaio 1952, causato da un incendio in volo (morì il solo co-pilota, il resto dell'equipaggio si salvò). Dopo modifiche all'impianto carburante, il Type 667 volò l'11 aprile 1952. Nonostante la sigla fosse diversa da quella del primo prototipo, il secondo Vickers ebbe comunque gli Avon (nel tipo R.A.7 da 3.300 kg/s) piuttosto che i Sapphire. In effetti, gli Avon ebbero dei problemi di 'pompaggio' all'inizio della loro carriera, ma poi vennero superati rendendo questi tra i migliori motori dell'epoca. Per alimentarli sufficientemente venne anche modificata l'entrata delle prese d'aria, ora ingrandite e più arrotondate perché i motori erano diventati più potenti di quelli previsti e avevano bisogno di più aria. Questo secondo aereo, che volò così rapidamente dopo la perdita del primo aereo, poté in pratica eliminare i ritardi connessi con quell'incidente. Questo rese possibile un ordine per 25 Valiant B. Mk.1 o B.1 (Bomber Mark 1) sempre in quell'aprile, quando era nel pieno svolgimento la Guerra di Corea. Ma il primo aereo di produzione volò solo nel dicembre 1953, quando quella guerra era finita. Tuttavia, l'URSS restava, anche con Stalin morto, una minaccia gravissima dal punto di vista occidentale. Oramai i Sovietici avevano sviluppato non solo le loro prime armi nucleari, ma persino quelle H, molto più potenti.