Laboratorio di chimica in casa/Il metodo del chimico: differenze tra le versioni

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Questo può essere un fattore sia positivo che negativo; se la reazione che stiamo studiando desse numerose volte risultati inaspettati non trarremo nessuna conclusione ed occorrerà molto tempo e molte prove per dare una spiegazione ad ogni fenomeno; per contro, una reazione imprevista è un'intrigante enigma che, una volta risolto, fa imparare molte cose (la maggior parte durante le ricerche teoriche) e in molti casi fa scoprire qualcosa di utile per un'altra esperienza di laboratorio.<ref>Un tipico esempio è quello della scoperta dell'elettricità animale da parte di Luigi Galvani: mentre stava sezionando una rana morta chiese al suo assistente di portargli uno strumento, il quale si trovava vicino ad un generatore elettrostatico. Quando lo scalpello (che aveva assorbito dell'elettricità statica) entrò in contatto con i nervi della gamba della rana, questa si agitò come se fosse viva. Quel fenomeno portò Galvani, ed in seguito Alessandro Volta a compiere altre scoperte fra cui la bioelettricità e la pila elettrica. Questo per aver lasciato gli elementi dell'ambiente influire sugli esperimenti compiuti.</ref><br />
Aumentando il numero di esperimenti e di dati raccolti ci si avvicina sempre più ad una spiegazione esaustiva dei fenomeni osservati. È quindi possibile spiegare virtualmente qualsiasi esperimento raccogliendo sempre più informazioni ed esperienze. Questo è il motivo per cui vanno riportati tutti i fenomeni notati osservando una reazione, anche quelli apparentemente meno rilevanti, e lavorare alacremente alla ricerca di nozioni teoriche sui libri e sul web.<br />
Va tenuto presente però che, proprio per il fatto di essere un ''caos'', il disordine va gestito in modo da poter essere in grado di notare e annotare ogni indizio venuto dal caso. Per questo i contenitori vanno etichettati e tenuti in un contenitore in cui possono essere osservati, ed i dati vanno almeno segnati momentaneamente sulla lavagna. Un altro dato utile è segnarsi le quantità di reagenti usati anche durante i test qualitativi, per avere almeno una vaga idea delle quantità di reagenti impiegate.<ref>In accordo con ciò che è stato detto prima: concentrazione, quantità e rapporto stechiometrico dei reagenti possono accentuare i cambiamenti osservabili o cambiare i prodotti di reazione.</ref> Va inoltre ricordato di mettere davanti all'incertezza del caso la certezza di non mettersi in pericolo: si parte sempre con piccole dosi di reagenti e a basse temperature, le sostanze pericolose vanno tenute confinate in uno spazio noto ed in un contenitore ermetico ed il laboratorio deve mantenere un livello di ordine sufficientemente alto da permettere di lavorare senza intralci o pericoli e la vetreria non utilizzata va mentenutamantenuta pulita.
 
==Informarsi sui rischi==