La religione greca/La religione greca nel periodo arcaico e classico/La ''Teogonia'' di Esiodo: differenze tra le versioni

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m Disnomia non è Anarchia, bensì Cattiva Legislazione.
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* (vv.211-212)da Nyx (Nύξ, Notte), nata per partenogenesi da Chaos sorgono, sempre per partenogenesi: Moros (Μόρος, il Destino inevitabile); Ker (Κήρ, la Morte violenta); Thanatos (θάνατος, la Morte); Hypnos (Ὕπνος, il Sonno); gli Oneiroi (Ὄνειροι, la stirpe dei Sogni);
*(vv.213-225) successivamente Nyx genera, sempre per partenogenesi: Momos (Μῶμος, Biasimo); Oizys (Ὀϊζύς, Afflizione); le Esperidi (Ἑσπερίδες) che hanno cura delle mele auree<ref>Lo scoliaste (216) ricorda che da qui Zeus prese la mela consegnata a Paride.</ref> e dei loro alberi posti al di là dell'Oceano<ref>Le Esperidi non sembrano, a differenza delle altre divinità generate da Nyx, conservare dei tratti nefasti, la loro ascendenza la si deve quindi nell'essere state poste a Occidente (cfr. anche v. 275), luogo dove è posto anche Atlante (vv. 517-8), Arrighetti pp. 332-3.</ref>; le Moire (Μοῖραι)<ref>Le divinità che consegnano sia il bene che il male ai mortali e perseguono coloro che hanno "peccato"; ai vv. 904-6 sono dette figlie di Themis e di Zeus, il che ha fatto ritenere interpolato il testo cfr. Cassanmagnago, p.930 nota 43.</ref>; le Kere (Κῆρες)<ref>Qui intese come inviate del Destino; cfr. anche ''Scudo di Eracle'' vv. 249 e sgg.</ref>;Nemesis (Nέμεσις, Distribuisce<ref>Intesa come lo "sdegno che castiga la tracotanza umana" Cassanmagnago 931 (44).</ref>); Apate (Ἀπάτη, Inganno) e Philotes (Φιλότης, Affetto o Tenerezza<ref>Nel suo significato "doppio" esso conserva il suo aspetto anche negativo, cfr. la nozione di ''multiple approaches'' in C. J. Rowe, ''"Archaic Thought" in Hesiod'', The Journal of Hellenic Studies, 103 (1983): 124–35</ref>); Geras (Γῆρας, Vecchiaia rovinosa); Eris (Ἔρις, Discordia);
*(vv.226-232) Eris, la Discordia odiosa, genera: Ponos (Πόνος, Fatica), Lethe (Λήθη, Oblio), Limós (λιμός, Fame), Algea (Ἄλγεα, Dolori che fanno piangere), Hysminai (Ὑσμίναι, Mischie), Machai (Μάχαι, Battaglie), Phonoi (Φόνοι, Assassinii), Androctasiai (Ἀνδροκτασίας, Massacri), Neikea (Νείκεά, Conflitti), Pseudea (Ψεύδεά, Menzogna), Logoi (λόγόυς, Discorsi) e Amphillogiai (Ἀμφιλλογίας, Controversie), Dysnomie (Δυσνομία, Cattiva LegislazioneAnarchia) e Ate (Ἄτη, Sciagura) che vanno insieme, Horkos (Όρκος, Giuramento) che grande sciagura procura a chi lo tradisce;
* (vv.233-239) Ponto (Πόντος, il Mare) genera<ref>Non è chiaro se per partenogenesi, o come gli altri successivi a lui, per mezzo dell'unione con Gaia, cf. Arrighetti p.294, Cassanmagnago p.931 (46).</ref> Nereo (Νηρεύς) detto il "vecchio", divinità marina sincera ed equilibrata; poi, sempre Ponto ma unitosi a Gaia, genera Taumante (Θαῦμας)<ref>L'aspetto meraviglioso del mare, cfr. Arrighetti p.294.</ref>, quindi Phorcy (Φόρκυς)<ref>L'aspetto mostruoso del mare, cfr. Arrighetti p.294.</ref>, Cetó (Κητώ)<ref>Anch'esso aspetto mostruoso del mare, cfr. Arrighetti p.294.</ref> dalle "belle guance"<ref>καλλιπάρηος, ''kallipáreos''.</ref>, ed Eurybie (Εὐρύβια)<ref>L'aspetto violento del mare, cfr. Arrighetti p.294.</ref>;
* (vv.240-264) dall'unione di Nereo con Doris (Δωρίς)<ref>Lett. "colei che reca doni".</ref>, figlia del titano Oceano, il fiume che perfettamente termina in sé stesso, nascono le Nereidi (Νηρεΐδες)<ref>Cinquantuno sono i nomi, elencati da Esiodo, di queste divinità che vivono gaiamente nel fondo del mare (soprattutto Egeo) con il padre Nereo, a meno di non accettare la lezione di Martin Litchfield West (cfr. ''Theogony'', Oxford, Clarendon Press 1966, pp.233 e sgg.) che considera ''thòe'' non come nome proprio quanto piuttosto l'epiteto di Speiò (quindi ''thòe'' come "veloce"), indicazione che ridurrebbe l'elenco delle Nereidi a cinquanta nomi.</ref>;