Intelligenza artificiale/Storia: differenze tra le versioni

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==I primi passi==
In tal senso la storia ha inizio nel XVII sec. quando Blaise Pascal (scienziato, scrittore e filosofo francese) inventa la cosiddetta "Pascalina" per aiutare il padre, incaricato dall'amministrazione fiscale della Normandia di eseguire un difficile lavoro di calcolo. La macchina era capace di eseguire automaticamente addizione e sottrazione; questa "macchina aritmetica" fu la capostipite dei calcolatori ad ingranaggi.
In età vittoriana Charles Babbage creò macchine calcolatrici a rotelle: "The difference engine" (la macchina alle differenze)[1] riusciva a fare calcoli differenziali ed arrivò a progettarne una intelligente che però, per problemi tecnici, non riuscì mai a funzionare,; avrebbe dovuto essere programmata con schede perforate, un po' come accadde in seguito con i primi calcolatori elettronici. Le schede perforate, cartoncini forati a secondo della necessità, furono ampiamente usati per esempio per il funzionamento dei telai Jacquard, di pianole meccaniche, quindi dei primi calcolatori. Hermann Hollerith (statistico U.S.A. di origine tedesca) ideò le schede perforate applicate a calcolatrici attorno al 1885; questo sistema fu usato per la prima volta per i calcoli relativi all'11° censimento U.S.A., nel 1891. Il sistema meccanografico adottato da Hollerith riscosse tale successo da indurlo a fondare la Tabulating Machine corporation. In seguito i calcolatori furono molto usati dai militari per regolare il tiro della loro artiglieria.
 
==La rivoluzione informatica==