Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Oman: differenze tra le versioni

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In dettaglio, le forze erano date da un reggimento corazzato equipaggiato con un totale di tre battaglioni blindati e due carri. In realtà si trattava di compagnie: i blindati avevano cingolati leggeri Alvis '''Saladin''' oppure i più recenti e armati parimenti di pezzo L23 da 73 mm Alvis '''Scorpion'''. I due battaglioni carri avevano uno 6 M61A1, e l'altro 12 '''[[w:Chieftain|Chieftain]]''' prestati dal British Army in attesa di 15 carri nuovi fabbricati dalla ROF a Leeds, con modifiche appositamente richieste dagli omaniti che li hanno chiamati '''Qayis Al Ardh'''.
 
I reparti d'artiglieria avevano invece due reggimenti con vecchi cannoni inglesi da 87 mm (i famosi '25 pounder' come quelli usati a El-Alamein), incrementati dai moderni obici (Light Gun) da 105 mm della ROF di Notthingan, mentre l'altro reggimento era di armi medie con cannoni sovietici M46 con la loro ottima gittata di oltre 27 km, e semoventi M 109 da 155mm, meno prestanti ma più mobili e potenti in termini di granata. I sistemi di tiro erano inglesi: radar EMI Cymbeline per la localizzazione dei mortai erano presenti in numerosi esemlariesemplari come anche altri sistemi tattici.
 
La fanteria era ben armata con pistole Browning belghe da 9 mm, mitra Sterling da 9 mm, fucili FAL da 7,62 mm, M16A1 da 5,56 e SIG svizzeri pure da 5,56 mm. Le mitragliatrici erano le FN MAG GPMG. I mortai erano i Brandt da 60 mm, gli inglesi L-16 da 81mm, gli americani M 30 da 107 mm (in realtà 106,7 mm).