Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-11: differenze tra le versioni

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Quanto alle armi, il B-1B ha ben tre stive in fusoliera, che ingombrano gran parte dello spazio interno. Due sono davanti e una di dietro il carrello principale e l'ala. Ognuna è stata disegnata per essere lunga 5,5 metri, per ospitare un tamburo rotante capace di ben otto missili AGM-86A SCAD; però questa prima edizione dell'ALCM non ha avuto successo e vennero piuttosto adottati gli AGM-86B, con tamburi da 6,3 metri. Così l'interno del B-1 è stato riallestito e dotato di paratie mobili, per ospitare se necessario questi tamburi di lancio, gli stessi del B-52. In pratica, la paratia tra la stiva N.1 e la N.2 è mobile, il che dà modo, se necessario, di usare un solo tamburo per gli ALCM e i relativi otto missili. Inizialmente gli ospiti erano però il missile SRAM e le bombe B-61 e 83, mentre le armi convenzionali non erano impiegate. Dopo il 1991 però, quando l'aereo non partecipò a Desert Storm, si corse ai ripari per giustificare ancora l'esistenza di questo aereo. Tra il 1993 e il 1997 vennero studiate molte combinazioni d'armamento. A dire il vero, il B-1B era stato spesso fotografato con un gran numero di armi di vario tipo, pare persino missili AIM-54 Phoenix. In pratica, si tratta solo di pubblicità o vera e propria disinformazione, fatta con l'esemplare AV4 (quindi non un 'vero B-1B', ma un ex- YB-1A modificato).
 
Il B-1B in genere usa una delle tre stive per un serbatoio aggiuntivo; con gli anni -dopo la preferenza accordata al più lento B-52 - ha avuto l'omologazione per portare, nella stiva centalecentrale, otto ALCM; gli AGM-129A sono ospitabili in quattro esemplari per stiva, più due coppie esterne, ma tutto questo è teoria, i punti d'aggancio esterni non sono mai usati per non compromettere la stealthness, ma sopratutto non affaticare la struttura, e in generale i 'Lancer' hanno altro da fare. I B-1B di fatto restano dei 'penetrator' e lasciano ai B-52 il compito di vettori di missili 'cruise'.
 
Per il bombardamento nucleare, oramai desueto, erano previste combinazioni di terrificante potenza, se realmente adottate appieno (il che non accadeva mai): fino a 12 bombe B-28-0 o B-28-1 in tre lanciatori MPL; oppure ben 24 Sandia B-61-7 (327 kg, potenza 10,100, 345 o 500 kt) o ancora altrettante Livermore B-83 a potenza variabile (1.106 kg, 10, 150 e 1.000 KT). Non solo, ma il B-1 era capace di ospitare fino a 14 missili SRAM o ALCM nei punti d'aggancio esterni, oppure otto bombe 'H' ad alta potenza, aggiuntive rispetto a quelle interne. Questo dà la misura della potenza del B-1B: era capace di trasportare dozzine di bombe nucleari o missili per un valore di decine di MT. Il carico delle bombe ascende a 29-34 t come massimo pratico, mentre in teoria, tutti i punti d'aggancio arrivano insieme a 56.680 kg! In teoria, un solo Lancer avrebbe potuto radere al suolo una nazione di media grandezza! L'unica consolazione è che, in base agli accordi SALT, non si potevano portare più di 20 missili ALCM per bombardiere, e che, in ogni caso, l'aborto degli AGM-86A lasciò l'aereo senza nient'altro che missili a corto raggio e bombe, necessariamente in numero limitato perché non sarebbe una faccenda pratica attaccare numerosi obiettivi volandovi sopra o a distanza ravvicinata. In tutti i casi, queste combinazioni danno l'idea di come la tecnologia nucleare avesse fatto progressi, mettendo in mano ai politici e militari un potenziale capace di spazzare via il genere umano dalla faccia della Terra.