Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Sudafrica: differenze tra le versioni

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Il primo è stato lo ZA-35, con le mitragliere Oerlikon da 35/90 mm. In pratica, è una specie di Gepard su ruote. Il peso è di 32 t, dimensioni 7,2x2,9x 3,1 m (4,7 con il radar eretto, 6 con la massima elevazione); è un grosso mezzo, ma pur sempre più piccolo del G-6 e quindi accettabile. I motore diesel V-10 ha 410 kW con trasmissione automatica a 5 marce+retromarcia, con le caratteristiche meccaniche già viste per la blindo; l'autonomia si riduce a 700 km, l'accelerazione a 30 kmh in 9 secondi, ma esiste ancora la possibilità di superare pendenze de l 60% frontale e 30% laterale, e di passare 1 m di guado, 1 di trincea (oppure 2 a bassa velocità). La torretta, come tutti i sistemi moderni, è di per sè una realizzazione ad alta tecnologia, che combina prestazioni, protezione e pesi in maniera ottimale: biposto, massa di 10,2 t, è quasi totalmente autosufficiente dallo stesso veicolo; i due cannoni da 35 mm sono sistemati esternamente, vi sono 460 colpi di riserva, radar in banda L, apparato optronico di mira, calcolatore balistico digitale, servomotori elettrici con una rotazione di 90° in appena 2 secondi, partendo da fermo (davvero notevole per una torre così pesante), alzo cannoni -8/+81 gradi. Esiste anche una APU da 11 kW, 30 kW come potenza di picco, che serve per tutti i sistemi e un impianto di condizionamento per mantenere tutto l'interno del vano a 25°, per aiutare a funzionare bene le attrezzature elettroniche di bordo. Tutta la torre è progettata come sistema autonomo dallo scafo, per cui potrebbe essere installata dappertutto, per esempio, sullo scafo di un qualche tipo di carro armato. Quanto al 35 mm GA-35, esso è basato sull'Oerlikon ma è stato messo a punto dalla LEW (gruppo ARMSCOR); ha meno di 200 parti ed è molto affidabile e precisa, anche perché il movimento di tutti i componenti è simmetrico all'asse della canna. Il peso è di 435 kg di cui 153 della canna, la cadenza di tiro resta sempre 550 c.min e la portata 4 km. La v.iniziale del proiettile è di 1.175 m.sec, e la precisione indicata in meno di un millirad a raffica, 0,8 a colpo singolo (valori ottimi: significa che a 1 km di distanza sgarra di meno di 5 centimetri, prestazione da tiratore scelto più che da arma contraerei ad alta cadenza di tiro). L'alimentazione è doppia per colpi HE e APDS. Il mezzo che la porta è corazzato contro il 23 mm da 500 m di distanza con angolo di impatto di 30 gradi, e contro il munizionamento da 7,62 mm resiste a 50 metri (capacità assicurata, ma in pratica significa che è grossomodo immune anche a bruciapelo), oltre che resistere alle mine controcarri; ha anche lanciagranate fumogeni e un emettitore di fumo in stile sovietico (forse presente anche sulla Roiikat base). Il proiettile APCI-T perfora ben 100 mm di acciaio a 1.000 m (molto probabilmente è in realtà un APDS); i proiettili sono di concezione locale, ma è possibile sparare anche i proiettili Oerlikon; la raffica è in genere di due secondi (36 cp) e in sei il colpo arriva a 4 mila metri di distanza.
 
L'EDR-100 è il radar sviluppato dalla ESD-South, un modello avanzato con capacità TWS e ECCM, scoprendo aerei fino a 12 km di distanza e elicotteri in hovering a 6 km, nonché distinguendo tra i due tipi; un bersaglio di 2 m2 di RCS è scopribile con una percentuale dell'80%, precisione di 1 grado e 40 m in distanza, funzionamento anche con il mezzo in movimento, possibilità di innalzare l'antenna fino a 5 metri; trasmettitore in banda larga solid-state, filtro MTI, capacità di inseguire ben 100 bersagli simultaneamente (persino troppi per un sistema a corto raggio come questo), rotazione a 60 giri-min, ridotti lobi laterali, predisposizione per un IFF; la banda L è poco vulnerabile a missili antiradar e clutter e propagazioni anomale o maltempo, e persino alle tecniche stealth, nonché a detta dei tecnici della ESD, a rinnovare i dati in maniera frequente, non richiedendo complicate guide d'onda. Il sistema optronico AA-EOT è l'unico sistema base di inseguimento del bersaglio, al posto del solito radar di tiro e inseguimento; è installato in una moderna torretta con caratteristiche simili a quelle del Rooivalk; ha sistema CCD ad alta definizione, FLIR e telemetro laser, più sistema inseguimento automatico a centroide; funzionamento indipendente per sorveglianza dal capocarro, asservito al radar o inseguimento automatico. È stato sviluppato dalla Eloprto e Kentrom, semrpe del gruppo ARMSCOR; le opzioni erano molte: sistema di inseguimento automatico per bordi anziché centroide, FLIR con camera termica ad ingrandimento variabile, stabilizzazione del ssitema, ecc; oppure un sistema economico con il FLIR sostituito da una LLTV; oppure ancora, rimpiazzare l'AA-EOT con l'ETS-2400, che è un FLIR più radar di inseguimento, ma che è ben più costoso. Questo è dotato di un radar in banda Ka , a funzionamento monopulse con tre canali, possibilità di ricerca indipendente e MTI; inoltre ed è interfacciato con radar 2 e 3D, con tempi di acquisizione di 3,5 sec ed elevata resistenza ad ECM e al pericolo dei missili ARM, con inseguimento automatico e portata di oltre 12.000 m (precisione 1° e 5 metri). Era poi contemplata la possibilità anche di dargli la capacità di inseguire più bersagli contemporaneamente. I tipi derivati erano l'ETR-1100 (radar), -2110 (normale), 2200 (radar, TV, laser ma non FLIR), 23000 (Flir, TV, laser). Anche qui la realizzazione è stata dovuta alla ESD-S, alla Elopro e alla M-TEK (per i sensori e i componenti della torretta). Si tratta quindi di sistemi assolutamente avanzati per l'epoca, con tutte le caratteristiche moderne desiderabili. IL capocarro aveaaveva anche i mirini CS-300D, stabilizzato, panoramico, ricerca indipendente opureoppure asservita a quella del puntatore, o asservente quella del puntatore, o ancora per il tiro diretto; con alzo tra i 15 e +75°, era utile sopratutto per ingaggiare bersagli di terra.
 
Oltre a questo c'era anche il semovente missilistico, con lo stesso scafo e sensori; si pensava a sostituire il radar EDR-110 con uno con capacità 3D e il sistema d'inseguimento avrebbe avuto anche il radar in banda Ka. Quanto al missile, esso era il SAHV-3 (Surface Air High Velocity), pensato per rimpiazzare il Cactus. Ha portata di 12 km, quota tipica di 30-6.000 m, volo a 8 km in 10 secondi con una velocità residua di 2,2 mach, praticamente come il Cactus al massimo delle sue capacità. A 12 km ci arriva in 17 secondi e velocità di oltre 1,4 mach, e manovra ad oltre 40 g. La possibilità di intercettazione di un bersaglio è di attaccare un velivolo a 6 km di quota e 8 di distanza, in volo a 0,95 mach; aerei, missili antinave ed elicotteri sono la sua preda. Per restare entro dimensioni paragonabili a quelle del Cactus, l'arma è di dimensioni ridotte: 3,08 x 0,18 m, apertura di 404 mm, peso 123 kg, testata di ben 22 kg; alette fisse e superfici mobili di coda, entrambe molto piccole, assicurano stabilità e controllo, riducendo la resistenza all'avanzamento e quindi aumentando la velocità media. In effetti, questo missile somiglia moltissimo al VT-1 della LTV. Il comando del missile non è meno importante del motore e della testata: è un SACLOS radiocomandato simile a quello del Cactus, con cui è compatibile, inseguendo il missile tramite il trasponder radio di bordo e apparati ottici per la guida laser alternativa. Vi è un calcolatore digitale e sistemi BITE di autodiagnosi. Interessante il sistema modulare dell'arma, che consente di passare ai missili con guida IR del V3C Darter, per capacità fire and forget; peso 130 kg e lunghezza di 3,28 m; ingaggerebbe bersagli in allontanamento fino a 10 km, in avvicinamento a 6 km, ma solo se con postbruciatore, altrimenti è inefficace (fattore interessante da notare) nonostante sia un moderno sistema con cono di 90° di ricerca e sensore bicolore, se si muove trasversalmente fino a 8 km o 6 km senza postbruciatore. Insomma, se un A-10 attaccasse direttamente il semovente missilistico sarebbe necessario attaccarlo con il sistema SACLOS. 8 missili sono presenti in due 'mazzi' di 4 l'uno. Si pensava anche ad un radar attivo, per intercettare un bersaglio in avvicinamento a 7 km di quota a 250 m.sec da 8 km o uno in allontanamento a 10 km, con gittata max di 13 km totale; erano infine allo studio una versione a gittata maggiore con statoreattore, tipo l'SA-6 e il deviatore di getto per aumentare la maneggevolezza e consentire il lancio verticale.