Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-8: differenze tra le versioni

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Le prese d'aria erano una novità, con struttura a sezione rettangolare, pressoché uguali a quelle poi usate dai MiG-25, F-15 e anche gli F-14. Inizialmente noto come YA3J-1 Vigilante, esso venne costruito come modello, poi approvato il 29 giugno 1956 con una lettera d'intenzione per due prototipi XA3J-1, poi TYA3J-1, designati dall'USN come 'Vigilante' secondo il suggerimento dello stesso Compton, autore assieme al capoprogettista G.W. Gehrkens, del nuovo bombardiere. Si trattava quindi di un aereo coevo di macchine come l'F-8, F-104 e B-58, antecedente dei Phantom e Intruder. Vennero finanziati già in agosto due prototipi e il primo volò il 31 agosto 1957 (o 1958, a seconda delle fonti). Non fu un volo difficile: al peso di 21.047 kg, si staccò in appena 760 metri di pista. Una delle ragioni era la presenza dei due G.E. YJ79-GE-2 da 6.880 kgs, quelli del Phantom, F-104 e B-58 per intenderci, dei nuovi motori di media potenza e di avanzata tecnologia. Tuttavia, il 3 giugno 1959 il secondo prototipo andò perso per un'avaria che avvenne in contemporanea ai sistemi idraulico ed elettrico. I collaudi continuarono con ben 14 A3J-1, di cui uno, nel luglio del '60 eseguì 14 appontaggi e decolli dalla US Saratoga.
 
La N.A. disse chiaramente che non c'erano stati mai altri aerei che incorporassero tante innovazioni e questo era senz'altro vero: la deriva era in un sol pezzo, totalmente mobile, aveva diruttori-deflettori al posto degli alettoni, e non c'era nemmeno il trim del timone verticale, sostituito dallo spostamento del timone, cosa da farsi ovviamente con una precisione assoluta. C'erano persino i comandi FBW, decisamente una soluzione d'avanguardia per l'epoca, un sistema di navigazione-attacco modernissimo e con TFR manuale, un HUD, elmentielementi in alluminio-litio come leghe ultra-leggere, rivestimenti in oro in alcune parti.
 
Tra i due motori, che erano i J79 (anch'essi appena 'nati', e subito molto promettenti), c'era un tunnel che portava due serbatoi cilindrici da 1.117 litri l'uno, con una bomba Sandia Mk.27 da 1.370 kg e potenza multi-megaton. In sostanza, Il Vigilante volava a velocità di 0,95 mach e oltre a bassa quota, apriva il cupolino tra i due motori, e poi scaricava la bomba-serbatoio (una soluzione simile al 'pod' del B-58) tramite un generatore di gas. I serbatoi servivano a stabilizzare la bomba nella sua caduta, assieme ad una coda F-21 retrattile. C'erano anche stati ulteriori progetti come la bomba Mk.28 da 855 kg e 1 MT, che consentiva lo sgancio da appena 45 metri grazie ad un sistema ritardato, e infine la bomba W-43 da 1.225 kg e 1 MT (come potenza massima, ma era selezionabile al momento della costruzione). C'erano solo due punti d'aggancio alari per armi come le Mk.57 da 10-20 kT, e peso totale di 1.135 kg per ciascun pilone. Questo consentiva anche l'uso di due Mk.84 convenzionali da 893 kg, ma non da bassa quota data l'assenza di sistemi di ritardo, e missili AGM-12B e C.