A scuola con metodo/Imparare a leggere: differenze tra le versioni

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I tipi di lettura possono essere diversi. Ne elenchiamo alcuni:
*'''La lettura di consultazione''' (detta anche lettura selettiva): questo tipo di lettura ha lo scopo di cercare informazioni specifiche quali ad esempio indirizzi, numeri di telefono, significati di parole, definizioni di termini, offerte di lavoro, indicazioni relative a fonti consultate in rete. Se cerchiamo tale tipo di informazione stiamo di sicuro consultando un elenco telefonico, un dizionario oppure una rivista o documento in rete. La strategia che utilizziamo in questo tipo di lettura fa sì che l’occhio scorra velocemente le pagine scartando automaticamente, senza leggerle, tutte le parole diverse da quelle cercate.;<ref>Ferralasco, Moisa, Testa, Fare il punto, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori, 2011</ref>
*'''Lettura globale''' (detta anche lettura orientativa): in un testo non tutte le informazioni hanno la stessa importanza. Quelle principali sono essenziali per la comprensione: infatti senza di esse, il testo non avrebbe senso. Le altre invece, arricchiscono, spiegano, illustrano, chiariscono l’informazione principale: hanno cioè un ruolo di supporto. Per una buona lettura globale : individuare l’idea centrale ossia l’informazione più generale e importante del testo, che ne riassume il contenuto globale, individuare le idee principali senza le quali il testo perderebbe il significato e le informazioni di supporto che spiegano le idee principali, le arricchiscono, le sviluppano. Infine dovremmo eliminare le informazioni che si ritengono superficiali e raggruppare quanto letto.;
 
*'''Comprensione letterale del testo''': capita, a volte, durante la lettura, di non comprendere alcune parole o espressioni. In questi casi si possono adottare varie tecniche di comprensione, quali ad esempio fare delle ipotesi sul significato delle parole contenute nel testo, a partire dal contesto di riferimento in cui esse si trovano nel caso di parole composte o derivate; cercare di risalire al significato globale partendo dal significato delle loro parti; consultare sempre dizionari o enciclopedie; suddividere i periodi lunghi e complessi in frasi più brevi e semplici; capire le informazioni implicite, quelle cioè che non vengono espresse o perché già fornite nei capitoli precedenti o perché ricavabili dal contesto o anche perché facenti parte di un patrimonio comune di conoscenze culturali.<ref>Fogliato, Strumenti per l’Italiano, Loescher, Città di Castello (PG), 2004