Storia della letteratura italiana/Ippolito Nievo: differenze tra le versioni

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Ancora più attenuata sarà l'influenza di Giusti nelle successive raccolte: ''Le lucciole. Canzoniere (1855-1857)'',<ref>{{cita web| url =http://unastranagioia.files.wordpress.com/2012/05/paolo-steffan-alcune-lucciole-per-nievo-poeta-articolo-pdf1.pdf | titolo= Saggio introduttivo alla poesia nieviana con analisi di alcuni testi del canzoniere "Le lucciole"}}</ref> pubblicato a Milano dall'editore Redaelli nel 1858 e ''Gli amori garibaldini'', pubblicato a Milano dall'editore Agnelli nel 1860.
 
== Le opere narrative minori ==
== Narrativa ==
=== ''Novelliere campagnuolo e altri racconti'' ===
Quando il Nievo intraprese la sua opera di narratore lo fece ispirandosi alla vita delle campagne e prendendo come modelli letterari le novelle di Giulio Carcano, di Caterina Percoto, di Francesco Dall'Ongaro oltre che dai ''romans champêtres'' ambientati nel "Berry" di George Sand.
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''Angelo di bontà. Storia del secolo passato'' è un romanzo storico scritto contemporaneamente al Conte Pecoraio e ai racconti campagnoli, iniziato nella primavera del 1855 e terminato nell'agosto dello stesso anno. Venne pubblicato a Milano nel 1856. La storia è ambientata a Venezia, tra il 1749 e il 1768 e tratta della decadenza di quello stato e del disfacimento della sua aristocrazia dominante, dramma che era stato sofferto anche nella famiglia materna del Nievo e che era ancora vivo nell'animo dei veneziani e dei veneti, almeno fino al 1848, quando venne restaurata la repubblica di San Marco.
 
=== ''Le confessioni d'un italiano'' ===
{{vedi source|Le confessioni di un ottuagenario}}
{{quote|Al povero giurisdicente, che coll'acume della paura intendeva meravigliosamente tutti questi discorsi, i sudori freddi venivano giù per le tempie, come gli sgoccioli d'una torcia in un giorno di processione. Il dover rispondere, il non voler dire né sì né no, era tal tormento per lui che avrebbe preferito di cedere tutti i suoi diritti giurisdizionali per esserne liberato|Ippolito Nievo, ''Le confessioni di un italiano''}}
 
Risale al periodo che va tra la fine del 1857 e l'agosto del 1858 la stesura del romanzo ''Le confessioni d'un italiano'' che Nievo non pubblicò, sia perché non aveva trovato un editore disponibile, sia perché troppo impegnato nelle vicende garibaldine. Tra l'altro Ippolito Nievo fu anche il cassiere della spedizione dei Mille.
 
Il romanzo verrà pubblicato nel 1867, dopo la morte dell'autore, a cura di Erminia Fuà Fusinato, moglie di Arnaldo Fusinato amico di Nievo, con alcuni interventi correttori e con il titolo ''Le confessioni di un ottuagenario''.
 
=== ''La storia filosofica dei secoli futuri'' ===
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I periodi corrispondono ai capitoli, e vengono chiusi da un Epilogo.
 
=== ''Le confessioni d'un italiano'' ===
{{vedi source|Le confessioni di un ottuagenario}}
{{quote|Al povero giurisdicente, che coll'acume della paura intendeva meravigliosamente tutti questi discorsi, i sudori freddi venivano giù per le tempie, come gli sgoccioli d'una torcia in un giorno di processione. Il dover rispondere, il non voler dire né sì né no, era tal tormento per lui che avrebbe preferito di cedere tutti i suoi diritti giurisdizionali per esserne liberato|Ippolito Nievo, ''Le confessioni di un italiano''}}
 
Risale al periodo che va tra la fine del 1857 e l'agosto del 1858 la stesura del romanzo ''Le confessioni d'un italiano'' che Nievo non pubblicò, sia perché non aveva trovato un editore disponibile, sia perché troppo impegnato nelle vicende garibaldine. Tra l'altro Ippolito Nievo fu anche il cassiere della spedizione dei Mille.
 
Il romanzo verrà pubblicato nel 1867, dopo la morte dell'autore, a cura di Erminia Fuà Fusinato, moglie di Arnaldo Fusinato amico di Nievo, con alcuni interventi correttori e con il titolo ''Le confessioni di un ottuagenario''.
 
== Gli altri scritti ==