Palio di Romano: differenze tra le versioni
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Gli stendardi sono frutto dello studio della Pro Romano che ha tratto spunto da quelli delle famiglie storiche vissute nelle rispettive contrade.La maggior parte di questi sono ricavati da un albero genealogico dipinto nella villa Stecchini a Romano. Per quanto riguarda la stesura degli stendardi,l’allora direttore de Il Nuovo Ezzelino Gabriele Farronato assieme al presidente della Pro Loco Domenico Farronato svolsero la parte documentaristica, mentre Guido Petrin, vignettista de Il Nuovo Ezzelino, fece i disegni veri e propri. Questo gruppo di persone successivamente predispose una raggiera di stendardi e nel 1981 il Comitato Siriola scelse quelli più idonei alle contrade.
'''Cà Cornaro''' ▼
▲'''Cà Cornaro'''
Nota come il Fossà dal nome della strada di confine è stata spesso motivo di lite con Bassano per questione di confine. I Cornaro giunsero a Romano alla fine del 1500, subentrando ai Zane. Nel 1690 la villa risulta di proprietà del Cardinale Giorgio Cornaro ed essa fu anche posto di soggiorno per la regina di Cipro, Caterina Cornaro. Figura importante di questa villa fu Giovanni Cornaro, 96° doge di Venezia (1600 circa). La villa cinquecentesca venne rimaneggiata e affiancata dalla poderosa costruzone settecentesca. All’inizio del 1900, la famiglia Rossi di Crespano allestì un ippodromo per gare internazionali di trotto mentre nel 1955 i Fatebenefratelli la adattarono a collegio. Lo stendardo si rifà al vescovo Cornaro.
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== Bibliografia ==
Il Nuovo Ezzelino, gennaio 1981, marzo 1984, aprile 1985 - Gabriele Farronato e Domenico Farronato
Il Nuovo Ezzelino, marzo 2005 - Roberto Frison
Trentenne E, 30 anni di Nuovo Ezzelino - Simone Cavallin e Roberto Frison
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