Storia della letteratura italiana/Carlo Emilio Gadda: differenze tra le versioni

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Nel 1931 lascia la professione di ingegnere; la riprenderà però varie volte, spinto da necessità economiche. La morte della madre nel 1936 scatena in lui sconvolgenti sensi di colpa. Da questo trauma nasce il romanzo ''La cognizione del dolore'', che sarà pubblicato solo in parte sulla rivista ''Letteratura'' tra il 1938 e il 1941. Tra gli anni quaranta e cinquanta si trasferisce poi a Firenze, dove stringe rapporti con gli ambienti culturali della città, frequentati anche da Eugenio Montale, Carlo Bo e Tommaso Landolfi.
 
[[File:File:§Gadda, Carlo Emilio (1893-1973) - Tomba al Cimitero acattolico, Roma - Foto di Massimo Consoli 01-4-2006 01.jpg|thumb|Tomba di Gadda al cimitero acattolico di Roma]]
 
La seconda guerra mondiale porta a nuove difficoltà economiche per lo scrittore. Nel 1950, grazie ad alcuni amici letterati, ottiene una collaborazione con il terzo programma della Rai, dove lavora fino al 1955. La pubblicazione del ''Pasticciaccio'' nel 1957 lo pone improvvisamente all'attenzione del grande pubblico. La sua fama si accresce ulteriormente dopo l'uscita in volume, nel 1963, della ''Cognizione del dolore''. Gadda tuttavia accoglie questo successo con fastidio. Trascorre i suoi ultimi anni in solitudine, tormentato da malattie fisiche e soprattutto dalle sue angosce e ossessioni. Isolato dal mondo, insofferente alla curiosità che i ''media'' hanno nei suoi confronti, muore a Roma il 21 maggio 1973.<ref>{{cita libro | autore1=Guido Baldi | autore2=Silvia Giusso | autore3=Mario Razetti | autore4=Giuseppe Zaccaria | titolo= Saba, Ungaretti, Montale, Pavese, Gadda, Calvino | opera=Moduli di letteratura | anno=2002 | editore=Paravia | città=Torino | p=150 }}</ref><ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 2001 | Einaudi | Torino | pp=1006-1007 }}</ref>