Sumero: differenze tra le versioni

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=== Terminativo 2 ===
Il caso locativo-terminativo indica un particolare tipo di locativo. Si comporta fonologicamente come l'ergativo e la marca è la medesima: '''.e''' il cui senso più comune è quello di indicare le vicinanze di qualcosa. Si aggancia solo ad enti inanimati ed è di solito accompagnato da un infisso dimensionale /ni-/
 
== I verbi ==
Il verbo è l'argomento più complesso della lingua sumera, sebbene essi non posseggano una vera e propria coniugazione né secondo tempi o modi né secondo le persone, esistono comunque alcune categorie e modi di coniugazione da tener presente, ed il loro agire all'interno della frase non è sempre scontato. A differenza dei nomi e degli aggettivi che si agglutinano e comportano più o meno allo stesso modo, il verbo può presentare infissi (prefissi o suffissi) di genere complesso. Distinguiamo due categorie principali:
# Finiti (possono prendere infissi)
# Infiniti (presentano la sola radice)
I verbi infiniti possono essere seguiti da alcuni morfemi (/a/ o /e/) oppure la copula.
 
Distinguiamo due temi o tipologie verbali:
# ĥamtu
# marû
Queste ultime tipologie derivano dalla analisi dei grammatici accadi pertanto non sappiamo se sia perfettamente applicabile al sumero. Sappiamo tuttavia che determinati morfemi si agganciano solo alla prima tipologia, e viceversa per la seconda.
 
Distinguiamo quattro classi:
# Standard: la radice coincide con il verbo. L'aggiunta di infissi non ne modifica la natura.
# Raddoppiabili: quando sono in forma coniugata, o ''marû'' la radice si raddoppia
# Alterati: presentano numerose variazioni nella coniugazione, ma sono scarsamente attestati
# Complementari: cambiano completamente a seconda del tema verbale
 
=== Persone ===
Il verbo sumero può intendere la persona direttamente agglutinandola come suffisso dopo la radice:
 
io, tu = -''en''
 
egli = -ø
 
noi = -''enden''
 
voi = -''enzen''
 
essi = ''-eš''
 
ricordiamo la particolare resa fonetica che può causare non pochi problemi:
 
''i-ku-re-en-ze-en'' "voi entrate" da '''ku.r''' "entrare" ossia
 
''i.kur.enzen'' (il prefisso i- verrà analizzato più avanti)
 
Se il verbo è di tipologia marû allora tra il prefisso e la radice che indica la persona si trova anche un infisso, il quale indica se il riferimento è animato (-n-) o inanimato (-b-).
 
Se il verbo è di tipologia ĥamtu allora può presentare particolari '''infissi pronominali''':
 
io = -''n/b/ø''-
 
tu = -''e-''
 
egli (persone) = -''n-''
 
egli (cose e animali) = -''b-''
 
noi = -''enden''
 
voi = -''enzen''
 
essi = -''eš''
 
esempio:
 
''gu.e saĝ ib.zig''
 
"il bue sollevò la testa"
 
''saĝ ib.zig.enden''
 
"noi sollevammo la testa"
 
''saĝ in.zig.eš''
 
"loro sollevarono la testa"
 
=== Prefissi coniugativi ===
I verbi sono praticamente sempre (tranne alcune eccezioni) accompagnati da alcuni prefissi. Quale sia la loro funzione precisa non è ben chiaro, si suppone siano marcatori enfatici del verbo o riferiti agli enti animati ed inanimati:
* ''i-'' prefisso neutro
* ''mu-'' prefisso animati (persone e divinità)
* ''ba-'' prefisso inanimati (cose e animali)
Ovviamente questi prefissi possono subire numerose modifiche fonetiche, elenchiamo le principali:
* /i/ diventa /ib/ se seguito dall'infisso pronominale -b- mentre diventa /in/ se seguito dall'infisso pronominale /-n-/
* /i/ può essere seguito da altri prefissi, nel caso si assimila (ad esempio > /im/)
* in alcuni testi /i/ si trova scritto come /e/
* /mu/ diventa /ma/ se veicola il senso di ''dativo'' e /ma-ra/ per il dativo riferito alla seconda persona singolare
* se preceduto da /i/ e se in principio di verbo, /ba/ diventa /im-ma/
* /ba/ esiste anche alla variante /bi/ che diventa /im-mi/ o /i-mi/ se preceduto da /i/ e /mi-ni/ se seguito dall'infisso -n-