Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale: differenze tra le versioni

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In generale, durante la Seconda Guerra Mondiale ogni belligerante cercò di produrre e mettere in campo mezzi facilmente e rapidamente riproducibili. Per questo motivo veicoli, aerei, navi troppo costosi o sofisticati erano spesso lasciati in secondo piano.
[[Immagine:Horten_Ho_IX_line_drawingHorten H.IX line drawing.svg|250px|left|thumb|Il rivoluzionario intercettore Horten IX rappresentava certamente uno 'strappo' rispetto a quanto precedentemente esistente]]
I rari casi in cui un sistema totalmente nuovo si è affermato durante la guerra sono stati dovuti alla assoluta necessità di sostituirne di troppo vecchi, o perché erano già in gestazione durante gli ultimi anni del periodo prebellico. Tra i vari esempi del campo aeronautico, vi furono intere famiglie di caccia e bombardieri che mantennero la loro validità, alle volte pienamente, alle volte in maniera marginale, per tutto il conflitto, pur essendo nati molti anni prima. L'importante era avere buone ali e un progetto fondamentalmente sano. Esempi celebri sono il [[w:Bf-109|Bf-109]] del 1935 (in servizio dal 1937) che nel '45 era raddoppiato di peso, ma aveva 1.800 hp anziché 680, e quindi la velocità era salita da 465 a 725 kmh (dalla versione B-1 alla K-4). Lo [[w:Supermarine Spitfire|Spitfire]] del '36, in servizio dal '38, con la sua grande ala consentì di sostenere meglio gli appesantimenti occorsi tra l'Mk 1 (1.020 hp) all'Mk XVIII (con oltre 2.000).
[[Immagine:Supermarine Spitfire.jpg|280px|left|thumb|Lo Spitfire, al contrario, ha rappresentato una realizzazione del tutto classica per i canoni del conflitto, pur essendo certo innovativo per il 1936]]