Flauto barocco/Cura e manutenzione: differenze tra le versioni

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====Olio di lino====
L'olio di lino (crudo, non bollito) è un olio siccativo, e anche controverso. Alcuni affermano abbia eccellenti qualità, altri lo rifiutano completamente. Il motivo del rifiuto potrebbe essere dovuto ad alcuni autori di trattati d'epoca, come Tromlitz<ref>Johann Georg Tromlitz (traduzione inglese di Ardal Powell), ''The Virtuoso Flute-Player'', traduzione inglese di Ardal Powell, Cambridge University Press, 1991.</ref>, che ne sconsigliavano l'uso, affermando che lascerebbe una crosta all'interno dello strumento alterandone la cameratura. D'altro canto, molti flautisti dell'epoca credevano in modo superstizioso nel potere dell'olio di migliorare la risposta e il suono dello strumento e ne utilizzavano quindi quantità eccessive; se l'olio di lino è utilizzato in questo modo, non sorprende che si sia guadagnato una cattiva reputazione. Tuttavia, se usato correttamente, può essere una buona scelta proprio grazie alle sue caratteristiche siccative; è però necessario non usarlo troppo spesso, o in quantità eccessiva, né lasciare all'interno del flauto i residui non assorbiti<ref>È sufficiente applicarlo una volta al mese, utilizzando solo la quantità necessaria per rivestire l'interno dello strumento; lasciarlo quindi assorbire per due ore e rimuovere l'eccesso con un panno fissato a un bastoncino.</ref>.
 
====Oli non vegetali====