Filosofia dell'informatica/Le radici logiche dell'informatica: differenze tra le versioni

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La storia che va da Leibniz a Gödel fu dunque un periodo in cui si alternarono sogni, tentativi e disillusioni. Leibniz si era proposto di creare un linguaggio artificiale in cui buona parte del pensiero umano fosse ridotta a calcolo. Nella sua Ideografia, Frege aveva mostrato come fosse concretamente possibile catturare i normali ragionamenti logici dei matematici. Whitehead-Russell avevano rielaborato la matematica corrente in un linguaggio logico artificiale. Hilbert aveva creduto di poter fondare la matematica su un sistema logico formale completo e coerente. Gödel dimostrò che nessun sistema logico formale, poteva provare la propria coerenza interna e che esistono problemi matematici irrisolubili.
Nel 1941,Gödel,nonostante le difficoltá private riguardanti la richiesta di natutalizzazione della sua cittadinanza,che rimase tedesca ,pubblicó la sua terza opera,una monografia sulla coerenza dell'ipotesi del continuo,dove per continuo si intende l'insieme dei numeri reali.Questi rappresentano l'infinito piú piccolo,la cui dimensione é maggiore dei numeri interi ove nel mezzo non ci sono infiniti intermedi.Lo scienziato dimostro' quindi che,in un sistema definito non si puó smentire l'ipotesi.In seguito lo studioso incentró la propria speculazione sugli studi relativi alla cosmologia,con particolare riguardo alle equazioni di Einstein dell'universo rotante,e quelli riguardanti il filosofo Gottfried Wilhelm Leibniz sull'aritmetica binaria.Questa sua ultima elaborazione fu peró ridicolizzata e tralasciata dai critici,che ritenevano la sua mente superiore a tali stupidi ragionamenti.Lo studio di Leibniz sulla codifica binaria come chiave interpretativa di un linguaggio universale,basato su regole meccaniche,costituiva il precursore della maccina universale di Turing,cosí come le osservazioni di Gödel.Il filosofo senza ovviamente saperlo,aveva inventato il registro elettronico a scorrimento veloce.Il meccanismo binario,infatti,prevedeva la traduzione simboli sferici in numeri binari.Tali simboli erano governati da porte con soli due punti:0 e 1,le prime rimanevano chiuse, mentre le seconde, aperte,e proprio in queste si lasciavano cadere dadi o palline,il meccanismo si muoveva poi da una parte all'altro,con un trascinamento simile a quello della moltiplicazione.Quello che Leibniz,Gödel e Turing tentarono di far comprendere all'umanitá,era l'indimostrabilitá delle veritá matematiche all'interno di tale scienza stessa e del mondo reale nel suo insieme.Il nostro mondo,infatti,secondo i tre scienziati non era comprensibile e spiegabile attraverso le sue stesse leggi,ma il suo significato lo trascendeva.
 
== Riferimenti bibliografici ==