Come costruire una casa/Gli infissi: differenze tra le versioni

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Ai due materiali sopracitati è stato introdotto l'uso del PVC che migliora ulteriormente le caratteristiche meccaniche e isolanti associando un'ulteriore riduzione delle masse. I profili sono sempre scatolari, ottenuti per estrusione, ma più complessi per garantire una maggior resistenza meccanica.
Accanto a queste soluzioni è sempre stato presente l'utilizzo del legno con sezioni piene. Questo materiale da un lato ha il vantaggio di essere un ottimo isolante termico, ma dall'altro è soggetto a notevole usura se esposto agli agenti atmosferici, per cui oltre ad essere trattato con vernici particolari, non è raro dover procedere con manutenzione ordinaria, specialmente per il logorio della superficie esterna per effetto dei raggi solari e dilavamento. Il legno presenta anche il problema della variazione di volume per la variazione di umidità presente nell'aria, ma il problema è risolto con un opportuno dimensionamento in cui le guarnizioni garantiscono l'assorbimento delle variazioni dimensionali.
Il problema della dissipazione del calore può presentarsi anche lungo il perimetro del foro per l'inserimento del serramento, quindi tra il serramento stesso e la struttura muraria che lo contiene. Il problema del punte termico deriva da aspetti di discontinuità di materiale e di geometria, ovvero il serramento e il setto sono elementi diversi, quindi possiamo ovviare a questo problema con accorgimenti tecnici atti a non far deviare le linee di campo termico riducendo quindi il flusso termico uscente o entrante a seconda che sia l'ambiente interno più caldo dell'esterno e viceversa. Un' esempio banale è quello di inserire un listello in legno lungo tutto il perimetro del foro nel muro al quale è sovrapposto il telaio. Un'altra soluzione che garantisce anche la tenuta all'aria è caratterizzata dall'utilizzo di schiume isolanti. A tal proposito si agisce non solo sulla parte progettuale e realizzativa del serramento nel suo complesso, ma anche sulla sua messa in opera verificando tutte le operazioni in cantiere e certificando i risultati con appositi test.
In fase di progettazione, per verificare la presenza o meno di ponti termici si possono utilizzare software agli elementi finiti e verificare l'andamento delle linee di flusso termico, il loro infittirsi, quindi procedere di conseguenza.
Una delle prove per verificare la tenuta termica dei serramenti è quello che fa uso della termocamera. Questo test mostra se il serramento è a tenuta rispetto all'opera muraria che lo contiene. Un'ulteriore test che valuta sia la tenuta termica che specialmente quella stagna è il blow-test. In questo caso si verifica la presenza di spifferi facendo riferimento alla variazione di pressione nell'ambiente.
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L'utilizzo del lamierino può essere associato anche ad altri materiali per garantire l'allontanamento dell'acqua e realizzando il rompigoccia con una piegatura ad hoc.
Tutti questi esempi rappresentano soluzioni di buona progettazione realizzati a secco. Soluzioni che fanno uso di siliconi mostrano carenza in fase di progettazione ed economicità nella risoluzione del problema che può dimostrarsi solo temporanea.
 
 
 
==A chi affidarsi==