Filosofia dell'informatica/Internet e il web: differenze tra le versioni

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[[File:Sir Tim Berners-Lee.jpg|thumb|left|Tim Berners-Lee]]
 
Il 6 agosto 1991 l'informatico inglese [[w:Tim Berners-Lee|Tim Berners-Lee]], nato a Londra nel 1955, pubblicò il primo sito web: è l'atto di nascita del [[w:World Wide Web|World Wide Web]]: una grande ragnatela mondiale di informazioni. L'idea del Web era nata due anni prima, nel 1989, presso il [[w:CERN|CERN]] (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire) di Ginevra, il più importante laboratorio di fisica europeo. Fu lo stesso Berners-Lee a coniare le sigle [[w:HTML|HTML]] (il linguaggio di markup con cui sono scritte e descritte le pagine web) e [[w:Hypertext Transfer Protocol|HTTP]] (il protocollo di rete appartenente al livello di applicazione del modello ISO/OSI su cui è basato il Web) e evidenziare una chiara linea ereditaria fra la parola ipertesto, di cui riconosce la paternità a Ted Nelson, e la cosa ipertesto, il Web, di cui si proclama con fierezza l’inventore<ref>“Ted Nelson, visionario di professione, parlò nel 1965 delle macchine letterarie, cioè dei computer che avrebbero permesso di scrivere e pubblicare in un formato nuovo, non lineare, che battezzò ipertesto (…) Ted delineò un progetto futuribile, Xanadu, in cui tutta l’informazione del mondo poteva essere pubblicata sotto forma di ipertesto”.</ref>.
 
Al CERN l’informatica non era certo il principale indirizzo di ricerca. A partire dalle prime versioni di Enquire e Tangle, il Web assumerà vita propria. Il programma era una sorta di super-rubrica telefonica informatica grazie alla quale era possibile mettere in relazione tramite link nomi di colleghi, progetti e documenti: un modo per cercare di orientarsi meglio nel mondo del Cern, una “struttura a ragnatela” reticolare, dinamica e cosmopolita.
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Berners-Lee decise di non imporre un nuovo standard di comunicazione, bensì di adottare quello che nel tempo si era dimostrato il più valido: lo standard de facto Tcp/Ip. Anche l'instradamento dei messaggi non può essere preordinato, ma segue le strade disponibili al momento, esaltando le tecnologie sviluppate negli anni '60: commutazione di pacchetto e rete distribuita<ref>“Internet era già in funzione dagli anni '70, ma trasferire informazioni restava troppo complesso per quanti non fossero esperti di informatica”.</ref>. Per risolvere le criticità di Internet, Berners-Lee intuì che il sistema di Internet, ibridato con il concetto di ipertesto, avrebbe potuto dar luogo a un modo nuovo di intendere le tecnologie di rete. Piuttosto che digitare un indirizzo alfanumerico e collegarsi in modalità remota a una risorsa di rete (emulatore di terminale Telnet), sarebbe stato più agevole saltare ipertestualmente tra gli indirizzi. Il Web nasce dunque come integrazione fra Internet e la modalità ipertestuale di gestione documentaria già sperimentata dal programma [[w:HyperCard|HyperCard]].
 
Le risorse di rete già disponibili con Internet potevano essere raggiunte anche da utenti non esperti e navigando tra esse grazie ai link. Con la produzione dei primi browser per tutte le maggiori piattaforme informatiche, protratta fino al 1993, si avrà una impennata del World Wide Web. L'interfaccia grafica facilita il momento della connessione e della interrogazione: agli utenti viene permesso di visualizzare una grafica a colori, animazioni e hanno la possibilità di puntare e cliccare i collegamenti alle pagine web. Cambia il concetto stesso di risorsa di rete: non più banca dati ma sito. Il sistema ipertestuale si rivela semplice, intuitivo, perché cerca di replicare la modalità del pensiero. Berners-Lee lasciò il Cern e l'Europa e venne accolto negli Stati Uniti, dove ha fondato il [[w:World Wide Web Consortium|World Wide Web Consortium]], il consorzio per la tutela e il miglioramento del Web.
 
==Il contesto culturale==