Cyberbullismo/Cyberbullismo: differenze tra le versioni

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* Indebolimento delle remore morali: l’anonimato del cyber-bullo, che spesso on line si trasforma in "persona altra" rispetto alla sua reale identità, indebolisce le remore morali. È stato infatti dimostrato che, nel mondo virtuale, la gente osa, ovvero fa e dice cose che non farebbe o direbbe nella vita reale, specie quando nasconde la sua vera identità.
* Assenza di limiti spazio-temporali: a differenza del bullismo che si manifesta frequentemente in luoghi e momenti specifici, il cyber-bullismo investe la vittima ogni volta che si collega al mezzo elettronico utilizzato dal cyber-bullo all'interno del gruppo di amici. Il cyber-bullo è un individuo che indossa una sorta di maschera virtuale e che sfrutta questa nuova situazione per compiere atti disinibiti e aggressivi. Egli crede di essere invisibile, impressione condivisa dalla stessa vittima: entrambi, infatti, assumono identità virtuali e nicknames.
 
== Come prevenire ==
La prevenzione di questo fenomeno deve avvenire principalmente sul fronte educativo, con l'aiuto di alcuni accorgimenti pratici. E' fondamentale educare i ragazzi a un maggior senso di responsabilità, per evitare che si trasformino in cyberbulli. D’altra parte è necessario lavorare sulla loro sicurezza personale, per evitare che diventano vittime. E’ importante parlare chiaramente con loro del fatto e invitarli a segnalare eventuali vicende di cyberbullismo di cui siano a conoscenza. E’ importante inoltre una corretta educazione all’utilizzo del web. Capire che l’identità digitale che si costruisce online è perenne, che immagini, video, testi devono essere protetti il più possibile è importantissimo. Ogni traccia di noi può restare incisa ed è facile rendere più pubbliche di quanto non si vorrebbe molte informazioni personali. Un passo che può fare la differenza è far capire ai ragazzini quanto si mettono in vista pubblicando i propri dati online e insegnare loro a non condividere mai informazioni troppo personali.
 
Sul fronte pratico, è possibile adottare alcuni accorgimenti sia a casa che a scuola. Tenere il computer in una posizione centrale della casa, in modo da avere almeno in parte il controllo sull’attività online dei minori. E’ bene in ogni caso poter controllare sullo schermo quello che il minore condivide online, anche quando non è sotto i nostri occhi. Questo significa, da parte dei genitori, prendere confidenza maggiormente con i mezzi usati dai figli per poter mantenere il controllo sulle informazioni rese pubbliche.Chiedere a un amico, un fratello o una sorella più grande di accompagnare il ragazzo durante le sue attività di navigazione, per fare in modo che il minore possa comunque avere una persona con cui confidarsi, tuttavia ad alcuni minori non piace essere monitorato. Utilizzare la funzione Parental Control prevista da diversi antivirus per bloccare l’accesso ad alcuni siti web o, se si è individuato un indirizzo mail potenzialmente molesto, per mettere quest’indirizzo nella lista nera, tuttavia se il parent control non è sufficientemente difeso può essere facilmente evaso o eluso utilizzando tecnologie come VPN, Tor o dei proxy . A scuola, per accedere alla rete, gli studenti devono avere l’obbligo di identificarsi, in modo da non poter nascondere le proprie azioni dietro l’anonimato. In generale, monitorare ogni cambiamento d’umore del ragazzo, che lo porti ad essere più isolato, o che manifesti una mancanza di stima di sé.
 
== Caratteristiche del cyberbullismo ==