Flauto barocco/Cura e manutenzione: differenze tra le versioni

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==Rodaggio del flauto==
Il flauto barocco è fatto di legno; quando si suona, l'umidità del fiato di condensa depositandosi all'interno dello strumento, e la parte interna della cameratura la assorbe aumentando di volume. La parte esterna del flauto, invece, rimane asciutta e delle stesse dimensioni: la differenza fra la cameratura interna, umida e gonfia, con l'esterno, asciutto e inalterato, causa una tensione che, nel peggiore dei casi, viene rilasciata provocando crepe. Gli strumenti più a rischio sono quelli nuovi e quelli che si sono seccati perché non suonati da molto tempo. Il flauto può seccarsi anche in solo una o due settimane.
 
Per fare in modo che il passaggio da secco a umido sia il meno traumatico possibile, il flautista deve osservare un periodo di rodaggio aumentando gradualmente la condensa assorbita (e trattenuta) dal flauto. Lo scopo è ridurre al minimo la condensa suonando inizialmente pochi minuti al giorno per poi aumentare gradualmente questo tempo fino a raggiungere un punto di equilibrio grazie al quale il flauto può essere suonato per lunghi periodi di tempo (entro limiti ragionevoli). Esistono varie "tabelle di marcia" per questo rodaggio, ma tutte seguono lo stesso principio: aumentare gradatamente l'umidità cui lo strumento è esposto. Diamo qui alcune possibili tabelle di marcia<ref>Si può essere anche più prudenti nel caso di legni non molto densi; il bosso, ad esempio, sebbene molto popolare, è più soggetto a incurvarsi rispetto ai legni più densi.</ref>: