Cyberbullismo/Prevenzione e sensibilizzazione: differenze tra le versioni

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La scuola deve e può mettere in atto diverse strategie volte a combattere il bullismo: può aumentare il controllo degli insegnanti, può creare centri di ascolto o magari promuovere incontri con esperti che siano in grado di presentare ai ragazzi il fenomeno parlando con il loro stesso linguaggio.<ref>Z. Formella, A. Ricci, a cura di, Il disagio adolescenziale. Tra aggressività, bullismo e cyberbullismo, Las, Roma, 2010, pp.126-134.</ref>
 
[[File:Cyberprzemoc.svg|thumb|Cyberprzemoc]]
 
== Come aiutare le vittime? ==
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Il comportamento degli alunni e degli insegnanti si manifesta in una struttura dove interagiscono fattori strutturali, professionali e individuali. Spesso gli edifici scolastici sono cadenti e non sono idonei, né per la costruzione dei saperi, né per le relazioni sociali. Bisognerebbe creare nelle scuole zone più accoglienti, laboratori, aule tecnologiche e aumentare la vigilanza, soprattutto nei momenti in cui i ragazzi sono liberi, al fine di evitare scontri. Le classi dovrebbero essere pulite e ben arredate; i ragazzi in difficoltà andrebbero fatti sedere nei primi banchi per essere controllati con puù attenzione dagli insegnanti, creando così un buon ambiente dove gli studenti possano interagire e studiare positivamente. Nei casi in cui ci sono prevaricazioni l’insegnante ha il dovere di intervenire, poiché la sua passività, di fronte ad episodi di bullismo, determina il ripetersi nel tempo degli stessi; infatti, tale atteggiamento da parte dei docenti incoraggia il bullo che non capirà mai che deve interrompere il suo comportamento e non avrà timore di essere punito.
 
 
== Scuola famiglia e territorio: linee guida di prevenzione e intervento ==