Storia della letteratura italiana/Pier Paolo Pasolini: differenze tra le versioni

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== La vita ==
[[File:PierPaoloPasolini.jpg|thumb|left|Pier Paolo Pasolini nel 1964, durante le riprese del ''Vangelo secondo Matteo'']]
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Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922 da Carlo Alberto, militare di carriera, e Susanna Colussi, maestra elementare. La famiglia si sposta dapprima a Parma, poi a Conegliano e a Belluno, dove nel 1925 nasce il secondogenito Guidalberto (detto Guido). Il rapporto tra i genitori è teso: mentre il padre aveva abbracciato le istanze del nazionalismo (utili alla sua carriera militare), la madre è una cattolica non praticante e mal sopporta la retorica politica. Nel 1927 i Pasolini sono di nuovo a Conegliano, quindi si trasferiscono a Casarsa, in Friuli, paese d'origine della madre. Qui la donna deve riprendere il lavoro di insegnante per far fronte ai bisogni della famiglia, dopo che il marito è stato arrestato per debiti di gioco.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | p=CXLVIII }}</ref>
 
Nel 1929 la famiglia si riunisce a Sacile e nel 1931 Pier Paolo frequenta il ginnasio a Conegliano. Negli stessi anni inizia a scrivere poesie e a leggere romanzi (in particolare Salgari). Tra il 1932 e il 1935 vive a Cremona, dove è stato trasferito il padre, quindi nel 1936 è a Scandiano e frequenta il ginnasio a Reggio Emilia. In questo periodo si avvicina per la prima volta ad autori come Carducci, Pascoli, D'Annunzio, Dostoevskij, Tolstoj, Shakespeare, Novalis. Nel 1937 un nuovo trasferimento, questa volta a Bologna, dove Pasolini frequenta il liceo Galvani e poi la facoltà di lettere. Nel 1941 il padre, promosso maggiore, è spedito in Africa orientale per la guerra, ma sarà preso come prigioniero dagli inglesi e rilasciato solo alla fine del conflitto. Tra il 1941 e il 1942 Pier Paolo si dedica alla pittura e inizia a scrivere i versi in friulano che confluiranno nel volume ''Poesie a Casarsa''.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CL-CLVIII }}</ref>
 
Poco prima dell'8 settembre 1943 Pasolini è chiamato alle armi; quando il suo reparto è fatto prigioniero dai tedeschi, riesce in modo avventuroso a fuggire e a tornare in incognito a Casarsa, dove rimarrà fino alla fine della seconda guerra mondiale. Qui insieme alla madre apre in casa propria una scuola per i ragazzi che, a causa dei bombardamenti, non riescono a raggiungere gli istituti di Pordenone e Udine. Nell'ottobre 1944 i rastrellamenti tedeschi inducono Pasolini e la madre a rifugiarsi nel più sicuro villaggio di Versuta, lontano dagli obiettivi militari, dove ripetono l'esperienza di tenere una piccola scuola gratuita.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CLXII-CLXIII }}</ref> Il fratello Guido ha invece lasciato la famiglia per combattere nella Resistenza, ma il 12 febbraio 1945 viene ucciso da altri partigiani in quello che rimarrà noto come l'[[w:Eccidio di Porzûs|eccidio di Porzûs]]. La notizia della sua morte, giunta dopo la fine della guerra, getterà Pier Paolo e la madre nello sconforto. Intanto, il 18 febbraio 1945 il poeta fonda l'Academiuta di lenga friulana, attorno a cui si riuniscono giovani dediti alla poesia in friulano.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | p=CLXVI }}</ref>
 
Subito dopo il conflitto, Pasolini riallaccia i rapporti interrotti durante il periodo a Versuta, abbraccia il marxismo, legge [[../Antonio Gramsci|Gramsci]] e inizia a militare nel Partito Comunista (PCI). Inoltre con il passare del tempo prende sempre più coscienza della propria omosessualità. Alla fine del 1947 ottiene una cattedra nella scuola media di Valvasone, dove insegna materie letterarie.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CLXVIII-CLXXII }}</ref> Negli stessi anni inizia a pubblicare volumetti di poesia in friulano per la sigla editoriale dell'Academiuta. Il 22 ottobre 1949 però Pasolini è denunciato per corruzione di minorenni e atti osceni in luogo pubblico: la sera del 30 settembre infatti si era appartato con tre ragazzi conosciuti a una festa a Ramuscello. Travolto dallo scandalo, lo scrittore viene espulso anche dal PCI e rimosso dall'insegnamento.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CLXXIV-CLCCV }}</ref>
 
Nel 1950 si trasferisce con la madre a Roma, dove riesce a pubblicare qualche articolo e continua a scrivere poesie e racconti, che confluiranno in ''Amado mio'', ''Atti impuri'', ''La meglio gioventù''. Qui si avvicina al mondo delle borgate, rimandendo affascinato dalla vitalità e dall'incoscienza dei suoi abitanti. Avendo già esplorato la lingua friulana utilizzata dai contadini, il poeta si interessa al gergo popolare delle borgate e al dialetto romanesco: ascolta i dialoghi dei ragazzi e li trascrive su un quaderno, appuntando termini ed espressioni. Viene accompagnato in questo viaggio da Sergio Citti, un giovane imbianchino conosciuto nel 1951, che gli fa da interprete e gli spiega il significato di certe affermazioni gergali. Alla fine del 1951 Pasolini torna a insegnare in una scuola paritaria. In questo periodo la sua casa è frequentata da intellettuali come Sandro Penna (con cui era già in contatto da anni), Giorgio Caproni, Attilio Bertolucci, Carlo Emilio Gadda.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CLCCV-CCLXXIX }}</ref>
 
Nel 1952 esce l'''Antologia della poesia dialettale'', con introduzione di Eugenio Montale, mentre nel 1955 pubblica per la collana diretta da Bertolucci per Guanda il ''Canzoniere italiano'', un'altra antologia. Nel 1954 la sua prima esperienza cinematografica: collabora con Mario Soldati alla sceneggiatura di ''La donna del fiume''. Nel 1955 esce per Garzanti, dopo un lungo lavoro di auto-censura (soprattutto per quanto riguarda l'uso di termini volgari), il romanzo ''Ragazzi di vita'', che riceve giudizi contrastanti ma ottiene un grande successo di pubblico e viene candidato. Il libro desta però scandalo e l'8 agosto la procura di Milano accoglie una denuncia di contro lo scrittore per contenuti di carattere pornografico; l'anno dopo verrà però assolto con formula piena. Sempre nel 1955 collabora con Roversi e Leonetti alla rivista ''Officina''.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CLXXIX-CLXXXIII }}</ref> Nel 1957 sempre per Garzanti esce ''Le ceneri di Gramsci'', una raccolta di undici poemetti che replica il successo di ''Ragazzi di vita'', e nello stesso anno pubblica per i tipi di Longanesi ''L'usignolo della Chiesa cattolica''. Nel 1959 dà alle stampe un secondo romanzo, ''Una vita violenta''. Anche in questo caso la pubblicazione è preceduta da una fase di auto-censura, che però non eviteranno l'infuriare delle polemiche. Come ''Ragazzi di vita'', anche ''Una vita violenta'' viene denunciata per oscenità, ma la denuncia sarà archiviata.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CLXXXIII-CLXXXVI }}</ref>
 
Nel 1961 esce ''La religione del mio tempo'' e in aprile inizia le riprese di ''Accattone'', il primo di una serie di pellicole da lui firmate come regista. Il film verrà presentato alla Mostra del cinema di Venezia e a Parigi, scatenando critiche ma anche giudizi entusiasti. Negli anni sessanta Pasolini è però al centro di vari scandali, accompagnati da denunce e processi giudiziari. Nel 1962 viene accusato di avere compiuto una rapina a mano armata in un distributore, e al processo che si tiene a Latina la parte civile chiede che lo scrittore si dichiarato "socialmente pericoloso"; verrà invece assolto nel 1965 per insufficienza di prove. Intanto l'attività di regista prosegue con ''Mamma Roma'' (1962) e ''La ricotta'' (1963). Nel 1962 la lettura del Vangelo di Matteo lo affascina al punto da decidere di girare un film sulla figura di Cristo: nel 1964 esce ''Il vangelo secondo Matteo'', che riscuote successo ma anche critiche. Durante le riprese della ''Ricotta'' scopre inoltre Ninetto Davoli, un giovane borgataro che dirigerà come attore in molti suoi film successivi, a cominciare da ''Uccellacci e uccellini'' (1965), in coppia con Totò. Per lo più preferisce ingaggiare attori non professionisti, che va in giro a scegliere personalmente uno a uno.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CLXXXVII-CXCVI }}</ref>
 
Nel novembre 1965 esce ''Alì dagli occhi azzurri'', una raccolta narrativa composta da quattro sceneggiature e da alcuni racconti. Diventa più intesa l'attività di regista. Nel 1967 ''Edipo re'' viene proiettato alla Mostra del cinema di Venezia, e l'anno successivo esce il romanzo ''Teorema'', da cui nello stesso anno trarrà l'omonimo film. Nel 1968 è la volta di ''Porcile'' e di ''Medea'', quest'ultimo con la cantante lirica Maria Callas nel ruolo della protagonista. Si dedica quindi a quella che sarà ricordata come la ''Trilogia della vita'', composta da ''Decameron'' (1971), ''I racconti di Canterbury'' (1972) e ''Il fiore delle Mille e una notte'' (1974). Nel 1971 pubblica ''Trasumanar e organizzar'', la sua ultima raccolta poetica.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CXCVI-CCVII }}</ref>
 
[[File:Monumento alla memoria di Pasolini - Lido di Ostia - Lug 07.JPG|thumb|Monumento in memoria di Pasolini a Ostia Lido]]
 
Dal 1973 collabora con il ''Corriere della sera'' per una serie di articoli che saranno poi raccolti nel volume ''Scritti corsari''; altri suoi interventi saranno pubblicati postumi con il titolo di ''Lettere luterane''. Nel settembre dello stesso anno pubblica i primi due testi teatrali: ''Calderòn'' e ''Affabulazione''. Nel 1975 dirige il primo capitolo di quella che doveva essere una ''Trilogia della morte'', ''Salò'', ispirato all'opera del marchese de Sade. La vita di Pasolini però si interrompe bruscamente. La mattina del 2 novembre il suo corpo esanime e martoriato viene ritrovato sulla spiaggia del litorale di Ostia. Per il suo omicidio verrà condannato Pino Pelosi, all'epoca diciassettenne, ma alcuni aspetti del delitto non sono mai stati chiariti.<ref>''Cronologia'' in {{cita libro | autore1= Pier Paolo Pasolini | curatore1= Walter Siti |curatore2=Silvia De Laude | titolo= Romanzi e racconti | anno=1998 | editore=Mondadori | città=Milano | volume= 1 | pp=CCVII-CCXII }}</ref>
 
== Pasolini poeta ==
=== L'esperienza del dialetto e la produzione in friulano ===
[[File:Ppp casarsa.jpg|thumb|Pasolini nella sua abitazione di Casarsa]]
L'esordio poetico di Pasolini è nel dialetto di Casarsa luogo amato dei suoi soggiorni estivi dove egli scopre la vita e la natura. Il dialetto di questa zona occidentale del Friuli, sul lato destro del Tagliamento, è un dialetto che il poeta usava nella vita quotidiana e senza alcuna tradizione letteraria, era la lingua materna incontaminata ed estranea alle forme moderne che veniva usata in quel piccolo idilliaco mondo.
 
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=== ''Le sceneggiature'' ===
{{vedi pedia|Pier Paolo Pasolini (cineasta)}}
[[File:Accattone riprese.jpg|thumb|Pasolini durante le riprese del film ''Accattone'']]
Pubblicate da Garzanti in volume sono le quattro sceneggiature corrispondenti a ''Il Vangelo secondo Matteo'' del 1964, ''Uccellacci e uccellini'' del 1965, ''Edipo re'' del 1967 e ''Medea'' del 1970.
 
Uccellacci e uccellini e Medea sono particolarmente importanti perché permettono di ricostruire tutto il retroterra culturale e letterario dell'opera cinematografica di Pasolini.
 
[[File:Totò e pasolini.jpg|thumb|left|Totò e Pasolini]]
 
Il rapporto tra film e sceneggiatura e le numerose fasi della lavorazione vengono chiarite negli appunti premessi a "Uccellacci e uccellini" sotto il titolo di ''Confessioni tecniche'' e nella accurata documentazione delle varie fasi di "Medea" raccolte con il titolo ''Visioni della Medea (trattamento).'' Queste ultime indicazioni sono già organizzate e numerate con tutte le indicazioni tecniche del film da girare. Il volume riguardante la Medea raccoglie anche l'intervista fatta a Maria Callas, che interpreta il film, oltre le poesie scritte dall'autore durante la lavorazione del film stesso.
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[[Categoria:Storia della letteratura italiana|Pasolini]]
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