Torah per sempre/La grande catena dell'Essere: filosofi e cabalisti: differenze tra le versioni

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Tra i cabalisti il sistema delle emanazioni si sviluppò, in combinazione con nozioni prese dallo ''Sefer Yetzirah'' e da scritti filosofici, nel sistema zoharico delle dieci ''sefirot'' e successivamente nella molto complessa cosmologia lurianica.<ref>Idel, "Jewish Kabbalah and Platonism", pp. 319-351, ha tracciato la relazione in grande dettaglio.</ref>
[[File:Ibn Gabirol.JPG|thumb|right|250px300px|Avicebron]]
 
Pseudo-Bahya<ref>Pseudo-Bahya visse nel 1100 circa. La sua opera principale, ''Kitab al-ma`ani al-nafs'' ("Sull'Essenza dell'Anima") fu un tempo attribuita erroneamente a Bahya ibn Pakud. Non si conoscono particolari biografici.</ref> e altri filosofi adottarono lo schema di Israeli quasi completamente. Maimonide mantenne il principio generale, ma lo interpretò in termini di [[ La dimensione artistica e cosmologica della Mishneh Torah|gerarchia delle Intelligenze associata alle sfere celesti]]. Per tutti loro in concetto essenziale fu che una catena gerarchica dell'essere si estendeva dal Creatore fino alla materia più infima dell'universo, ogni elemento dipendente per il suo essere dall'elemento subito superiore, e infine dal Creatore increato, fonte di tutto l'essere, identificato con l'Uno ineffabile, o Bene, dei filosofi.
 
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== Ragioni delle ''Mitzvot'' ==
Filosofi e cabalisti concordavano che l'osservanza delle ''mitzvot'' fosse perlomeno un passo preparatorio verso tale elevazione e tutto ciò che ci si poteva aspettare dall'ebreo comune. (Ubbidisci le leggi del re e non fare domande.) Inoltre, tutti erano d'accordo che il passo successivo, che solo i più dotati potevano intraprendere, implicava la perfezione dell'intelletto o comprensione. Per l'aristotelico Maimonide, la perfezione dell'intelletto implicava, dopo lo [[w:Studio della Torah|studio della Torah]], lo studio delle scienze naturali e della metafisica, che comprendeva la verità più profonda della Torah.<ref>Maimonde, ''[[Mishneh Torah]]'', "Yesodei hatorah" 2:11 e 4:13; ''Guida'', introduz. Il rapporto complesso di Maimonide con il neoplatonismo è esaminato da Ivry, "Maimonides and Neoplatonism".</ref> Per i cabalisti, la perfezione dell'intelletto implicava, dopo lo studio "superficiale" della Torah, lo studio di ''ḥokhmat ha`emet'', "La Vera Scienza", cioè la Cabala, insieme ad esercizi spirituali.
 
 
 
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