Torah per sempre/La grande catena dell'Essere: filosofi e cabalisti: differenze tra le versioni

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{{q|''La filosofia è un'attività umana fondamentale — ancor più fondamentale della religione. È un impegno ad esaminare le origini e la natura di tutto ciò che incontriamo; un'indagine che nessun individuo capace di riflettere può evitare, ma alla quale si può rispondere in una varietà di modi, alcuni dei quali sono religiosi.''|R. Baine Harris<ref>Prefazione a L. E. Goodman (cur.), ''Neoplatonism and Jewish Thought'', p. IX.</ref>}}
 
Quando una religione si sposta dalla fase profetica e cerca di spiegarsi, si imbatte nella filosofia; è rassicurante avere la ragione dalla propria parte, sebbene ci sia sempre il pericolo che ti si rivolti contro e ti morda. A volte, il devoto tenta di domare la filosofia, per accoglierla nell'ambito della famiglia della fede ma la degrada, come fecero i teologi medievali, seguendo Filone, quando chiamarono la filosofia "l'ancella della teologia", sebbene l'ancella abbia l'abitudine di ritornare a dominare la padrona.
 
La filosofia non si presenta giusto quando un teologo cita apertamente un filosofo, come quando Maimonide cita Aristotele o [[w:Alessandro di Afrodisia|Alessandro di Afrodisia]].
 
== Platonici e aristotelici ==
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! [[w:Isaac Israeli ben Solomon|Isaac Israeli]]:<br />EMANAZIONE DELLA CATENA DELL'ESSERE <small><ref>Da Altmann & Stern, ''Isaac israeliIsraeli'', p. 159.</ref></small>
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|<center> [Dio] genera la materia primordiale e la forma primaria, cioè lo splendore assoluto, la saggezza perfetta