Storia della letteratura italiana/Alberto Moravia: differenze tra le versioni

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==Opere==
 
===I primi scritti===
Moravia inizia a scrivere i suoi primi racconti sulla [[rivista]] [['900 (rivista)|'900]] alla quale collabora a partire dal [[1927]]: ''Cortigiana stanca'' (1927), ''Delitto al circolo del tennis'' ([[1928]]), ''Il ladro curioso'' e ''Apparizione'' ([[1929]]).
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===Gli Indifferenti===
{{vedi anche|Gli indifferenti}}
Il successo ottenuto con il primo [[romanzo]] [[Gli indifferenti]] (1929), che viene visto dalla critica come esempio di romanzo [[Esistenzialismo|esistenzialista]] e di stampo [[Fedor Michajlovic Dostoevskij|dostoevskijano]], gli permette di proseguire la sua attività di [[scrittore]] e gli aprono le porte del [[giornalismo]].<br>
 
===Gli scritti del periodo fascista===
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==Poetica==
 
===Il realismo===
La passione civile e la curiosità [[Cultura|culturale]], che hanno accompagnato Moravia per tutta la sua attività letteraria, lo rende scrittore impegnato sempre teso verso la [[razionalità]]. L'opera di Moravia è legata al realismo ed egli indaga le [[Patologia|patologie]] delle classi [[societàClasse sociale|classi sociali]], specialmente dell'alta e della media [[borghesia]].<br/>
Moravia riesce a distaccarsi dalla sua materia in modo lucido e a descrivere in modo minuziosamente oggettivo le varie realtà, come nella migliore tradizione della [[narrativa]] [[Verismo|verista]], senza lasciarsi tentare da alcuna compiacenza narrativa sempre tesa a ricreare i caratteri e soprattutto gli stati d'animo.
 
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{{Moravia}}
 
 
[[Categoria:Scrittori italiani del XX secolo]]