Fisica classica/Dinamica del corpo rigido: differenze tra le versioni

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m cambiati i simboli di massa totale e momento della forza e piccoli errori
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Non variando le distanze tra i punti la risultante delle forze interne al sistema sono nulle come anche il loro momento, per cui le equazioni cardinali della meccanica si riducono a:
{{Equazione|eq=<math>\vec R=mM\vec a_{CM}\ </math>|id=1}}
{{Equazione|eq=<math>\vec M\tau=\frac{d \vec L}{dt}\ </math>|id=2}}
Avendo indicato com <math>m\ </math> (minuscolo) la massa del corpo rigido per evitare confusione con il momento delle forze <math>\vec M\ </math>. Abbiamo omesso l'apice ext che è pleonastico poichèpoiché solo le forze e i momenti esterni possono variare lo stato di moto di un corpo rigido.
Inoltre per quanto riguarda l'energia cinetica solo il lavoro <math>W\ </math> delle forze e dei momenti delle forze esterne può provocare una variazione della energia cinetica del corpo:
{{Equazione|eq=<math>\Delta E_k =W\ </math>|id=3}}
Il moto di un corpo rigido può essere molto complicato in quanto nel caso generale tutte e sei le grandezze fischefisiche che lo descrivono (la posizione del centro di massa e i tre angoli) possono variare nel tempo e nello spazio. Vi sono due casi particolari più semplici che è possibile considerare per semplificare la trattazione: il moto traslatorio ed il moto rotatorio.
 
== Moto traslatorio==
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[[File:Translation_of_Itokawa.svg|right|thumb|Movimento puramente traslazionale di un corpo rigido]]
Esaminiamo il caso di un moto solo traslatorio. In questo caso tutti i punti del corpo rigido descrivono traiettorie eguali come nella figura a fianco, quindi la velocità di ogni singolo punto del corpo coincide istante per istante con la velocità del centro di massa. Il moto è descritto in maniera analoga a quanto avviene per un punto materiale. Le grandezze fisiche di maggiore interesse sono l'energia cinetica e la quantità di moto totale del sistema. La dinamica del corpo è determinata da solamente la prima equazione cardinale della dinamica.
:<math>\vec R=mM\vec a_{CM}\ </math>
La quantità di moto totale del sistema <math>\vec P=mM\vec v_{CM}\ </math> e il momento angolare totale rispetto ad un polo che dista <math>\vec r_{CM}\ </math> dal centro di massa sono grandezze collegate. Infatti si mostra che
dal [[Fisica_classica/Dinamica_dei_sistemi_di_punti_materiali#Teoremi di König|primo teorema di König]] il momento angolare rispetto a tale asse si riduce:
:<math> \bar L = \vec r_{CM} \times \vec P\ </math>
Ma <math> \vec P </math> è la quantità di moto del sistema che dipende dalla sola [[Fisica_classica/Dinamica_dei_sistemi_di_punti_materiali#Prima equazione cardinale|prima equazione cardinale]] della meccanica. Quindi la [[Fisica_classica/Dinamica_dei_sistemi_di_punti_materiali#Seconda equazione cardinale| seconda equazione cardinale]]:
:<math>\vec M\tau=\frac{d\vec L}{dt}=\vec r_{CM} \times \frac {d\vec P}{dt}=\vec r_{CM}\times \vec R</math>
non aggiunge alcuna informazione alla conoscenza della dinamica del corpo rigido, se il moto è puramente traslatorio.
 
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Esaminiamo il caso di un moto rotatorio attorno ad un asse fisso. In questo caso tutte le parti del corpo compiono delle orbite circolari attorno all'asse di rotazione e quindi si muovono con velocità istantanea tanto maggiore quanto sono distanti dall'asse di rotazione. Nella figura a fianco muovendosi l'asta con velocità angolare <math>\vec \omega\ </math> (senso antiorario, verso uscente dal piano di rotazione), la velocità dei singoli punti distanti <math>\vec R\ </math> da O, valgono <math>\vec \omega \times \vec R\ </math>.
Se la velocità angolare è costante il moto dei singolo punti è circolare uniforme. Se la velocità angolare varia nel tempo vi debbono essere momenti delle forze esterne che causano tale moto rotatorio vario e la [[Fisica_classica/Dinamica_dei_sistemi_di_punti_materiali#Seconda equazione cardinale| seconda equazione cardinale]] è l'unica necessaria a descrivere il moto:
:<math>\frac{d\vec L}{dt}=\vec M\tau</math>
Se il centro di massa si trova sull'asse di rotazione essendo nulla la accelerazione del centro di massa:
:<math>\vec a_{CM}=0\ </math>
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:<math>\rho(\vec r)=\frac {dm}{dV}\ </math>
Cioè la densità è il rapporto tra la massa infinitesima (dm) ed il volume (dV) da essa occupata. La densità è una grandezza che dipende dalla posizione e viene definita non solo per i corpi rigidi. La massa totale m di un corpo rigido di volume V vale:
{{Equazione|eq=<math>mM=\int_V\rho(\vec r) dV\ </math>|id=4}}
Se la densità non varia all'interno del corpo, cioè <math>\rho(\vec r)=costante \ </math>, il corpo si dice omogeneo.
In questo caso:
:<math>mM=\rho V\ </math>
Nel [[w:Sistema_internazionale_di_unità_di_misura|sistema internazionale]] la densità si misura in kg/m<sup>3</sup>, anche se è più comune l'uso nel linguaggio comune dell'unità di misura del [[w:sistema CGS|sistema cgs]], cioè il g/cm³. La definizione di densità vale sia per i solidi come i fluidi.
La densità dell'acqua è alla temperatura di 4 <sup>o</sup>C circa 1 g/cm<sup>3</sup> o 1000 kg/m<sup>3</sup>, tra gli elementi l'[[w:Osmio|Osmio]]
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dove dl è l'elemento infinitesimo di linea.
 
Due esempi su corpi unidimensionali:[[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiStatica_dei_corpi_rigidi#163._Mezzo_anello|mezzo anello]] e [[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiStatica_dei_corpi_rigidi#174._Quarto_di_anello|quarto di anello]] possono chiarire i concetti.
 
Nei corpi bidimensionali (superfici) si definisce la densità superficiale come:
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Nei corpi omogenei e dotati di simmetria attorno ad un punto, il centro di massa coincide con il punto stesso, analogamente se vi è un asse (piano) di simmetria il centro di massa è sull'asse (piano) stesso. Il centro di massa coincide con il centro della forza peso: il '''baricentro'''. Il baricentro dipende dalla forza peso e quindi è definito per i corpi si trovano sulla superficie della terra.
 
Alcuni esempi chiariscono meglio:[[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiStatica_dei_corpi_rigidi#185._Mezzo_disco_e_mezza_sfera|mezzo disco e mezza sfera]],
[[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiStatica_dei_corpi_rigidi#196._Quarto_di_disco|quarto di disco]] e [[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiStatica_dei_corpi_rigidi#207._Sfera_con_foro| sfera con foro]] la posizione del centro di massa di oggetti non simmetrici.
 
= Moto rotatorio in particolare=
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===Esempio di un guscio cilindrico===
[[File:Moment_of_inertia_thin_cylinder.png|200px|right|thumb| Un cilindro sottile.]]
Consideriamo un sottile guscio cilindrico di massa mM e raggio R (di spessore trascurabile rispetto ad R) che ruota con velocità angolare <math>\vec \omega \!</math> attorno ad un asse passante per il centro e perpendicolare al piano del cilindro stesso.
In questo caso è facile calcolare il momento angolare totale. Essendo tutti i punti del corpo rigido alla stessa distanza dal centro di rotazione, R, la loro velocità è pari in modulo a <math>v=\omega R\!</math>, quindi il momento angoloreangolare totale vale semplicemente:
:<math>\vec L = mRMR^2\vec\omega \!</math>
Cioè è proporzionale ad <math>\vec \omega \!</math> mediantecon una proprietàgrandezza carateristicacaratteristica del guscio stesso relativa all'asse di rotazione scelto, detto il momento di Inerzia <math>I = mRMR^2\!</math> . Un guscio sottile se l'altezza diventaè trascurabile diventa un anello sottile (spesso il caso più elementare trattato è quello di un anello).
 
== Momento di Inerzia==
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==Moto rotatorio con asse fisso di simmetria==
Ritornando al caso particolare di <math>\vec L \ </math> parallelo a <math>\vec \omega \ </math>, cioè quando l'asse attorno a cui avviene la rotazione è un asse di simmetria del corpo. Se è applicato un momento di una forza <math>\vec M\tau \ </math> rispetto all'asse di rotazionrotazione il momento angolare <math>\vec L \ </math> varia e il collegamento tra variazione del momento angolare e momento della forza è dato dalla [[Fisica_classica/Dinamica_dei_sistemi_di_punti_materiali#Seconda equazione cardinale|seconda equazione cardinale]] della dinamica:
{{Equazione|eq=<math>\vec M = \frac {d\vec L}{dt}=I\frac {d\vec \omega}{dt}=I\vec\alpha </math>|id=8}}
Dove <math>\vec \alpha \ </math> è la derivata della velocità angolare anche essa parallela all'asse di rotazione. Vi è quindi una notevole analogia in questo caso tra la II equazione della dinamica (<math>\vec F=m \vec a</math>), infatti la massa inerziale rappresenta la resistenza alla variazione della traslazione di un corpo, mentre il momento di inerzia è la resistenza alla variazione nel moto rotatorio. Ma bisogna aggiungere che seppure il momento di inerzia è una proprietà geometrica essa dipende dall'asse di rotazione.
===Legge oraria===
Se <math>\vec M\tau=0\ </math> si ha che:
:<math>\alpha =0</math>
Quindi, la velocità angolare è costante o nulla:
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:<math>\theta =\theta_o+\omega_o t\ </math>
 
Se <math>\vec M\tau=costante\ </math> allora anche la accelerazione angolare è costante:
:<math>\alpha =\alpha_o</math>
:<math>\omega =\omega_o+\alpha_o t</math>
{{Equazione|eq=<math>\theta =\theta_o+\omega_o t+\frac 12\alpha_o t^2</math>|id=9}}
 
Se <math>\vec M\tau\ </math> è variabile, anche il moto circolare è variabile e la soluzione è diversa da questa.
 
 
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[[Immagine:moment of inertia rod center.png|200px|left|thumb| Un'asta rigida con un asse passante per il centro.]]
 
Un caso molto semplice è quello di Asta di lunghezza ''L'' e massa ''mM'' attorno ad un asse passante per il suo centro di massa e perpendicolare alla direzione dell'asta , è facile mostrare come utilizzando la densità lineare:
:<math>\lambda=\frac mLML \!</math>
 
Estendendo la definizione di momento di inerzia (il fatto di potere fare una integrazione presuppone l'additività del momento di inerzia):
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Da cui si ha che il momento di inerzia vale:
:<math>I_{C} = \frac{mM L^2}{12} \,\!</math>
Se invece come nella figura a destra l'asse passa per un estremo si ha che:
:<math>I_e=\int_{0}^{L}r^2\lambda dr=\lambda\left[\frac {r^3}3\right]_{0}^{L}\!</math>
:<math>I_e = \frac{mM L^2}{3} \,\!</math>
 
===Disco sottile===
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Un disco sottile omogeneo di raggio ''r'' e massa ''m''
ha una densità superficiale di:
:<math>\sigma=\frac mM{\pi r^2} \!</math>
 
nel calcolo del momento di inerzia si può considerarlo come è un insieme di anelli di raggio <math>0\le R \le r\!</math> e quindi di superficie <math>dS=2\pi R dR\!</math>, la cui
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Quindi il momento di inerzia per l'asse di simmetria (come in figura) vale:
:<math>I= \int_0^rR^2\sigma 2\pi R dR=2\pi \sigma \int_0^rR^3dR=\pi \sigma \frac {r^4}2 \!</math>
:<math>I=\frac 12 mrMr^2 \!</math>
===Guscio sferico===
[[File:Moment_of_inertia_hollow_sphere.svg|200px|right|thumb|Guscio sferico]]
Un guscio omogeneo di raggio ''r'' e massa ''mM''
ha una densità superficiale di:
:<math>\sigma=\frac mM{4\pi r^2} \!</math>
A causa della simmetria sferica ogni asse passante per il centro è equivalente. Quindi scegliamo un asse qualunque passante per il centro come asse della zeta attorno a cui vogliamo calcolare il momento di inerzia.
Possiamo ridurre il singolo elemento infinitesimo ad un anello di raggio <math> R \!</math>, che dipende dall'angolo <math> \theta \!</math> tra <math> r \!</math> e <math> z \!</math>:
Riga 204:
:<math>dS=2\pi Rrd\theta=2\pi r^2\sin \theta d\theta\!</math>
Quindi la cui massa vale:
:<math>dm=2\pi r^2\sin \theta d\theta \sigma=\frac m2M2\sin \theta d\theta\!</math>
:<math>dI_z=\frac m2M2\sin \theta d\theta R^2=\frac m2M2 r^2 \sin^3 \theta d\theta\!</math>
:<math>I_z=\frac m2M2 r^2\int_{0}^{\pi}\sin^3 \theta d\theta=\frac m2M2 r^2\left[
-\cos \theta+\cos^3 \theta/3\right]_{0}^{\pi}=\frac 23 mrMr^2\!</math>
===Sfera===
[[File:Sfera.svg|120px|thumb|Sfera]]
Una sfera omogenea di raggio ''r'' e massa ''mM'' ha una densità di:ù
:<math>\rho=\frac {3m3M}{4\pi r^3} \!</math>
A causa della simmetria sferica ogni asse passante per il centro è equivaleneteequivalente. Quindi scegliamo un asse qualunque passante per il centro come asse della zeta attorno a cui vogliamo calcolare il momento di inerzia.
Possiamo ridurre il singolo elemento infinitesimo ad un guscio sferico <math> 0\le R \le r\!</math> e spessore <math> dR\!</math> il cui volume vale:
:<math>dV=4\pi R^2dR\!</math>
Quindi di massa:
:<math>dm=\rho dV=\frac {3m3M}{4\pi r^3}4\pi R^2dR=\frac {3m3M}{ r^3} R^2dR\!</math>
Quindi utilizzando la formula del guscio sferico, ha un momento di inerzia (infinitesimo) pari a:
:<math>dI_z=\frac 23 dmR^2=\frac 23\frac {3m3M}{ r^3} R^4dR=\frac {2m2M}{ r^3} R^4dR\!</math>
Quindi il momento d'inerzia totale di una sfera piena vale:
:<math>I_z=\int_0^rdI_z=\frac {2m2M}{ r^3} \int_0^rR^4dR=\frac 25mr25Mr^2\!</math>
===Alcuni momenti di inerzia===
Per tutte le figure semplici è possibile calcolare il momento di inerzia. La tabella seguente riassume il valore di alcuni momenti di inerzia per alcuni solidi.
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| <math> I = \frac{ M m }{ M \! + \! m } x^2 = \mu x^2</math>
|-
| Asta rigida di lunghezza ''L'', massa ''mM'', spessore trascurabile, con asse ad un estremo .
| align="center"|[[File:moment of inertia rod end.svg|170px]]
| <math>I_{\mathrm{end}} = \frac{mM L^2}{3} \,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| Asta rigida di lunghezza ''L'', massa ''mM'', spessore trascurabile, con asse al centro .
| align="center"|[[File:moment of inertia rod center.svg|170px]]
| <math>I_{\mathrm{center}} = \frac{mM L^2}{12} \,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| Anello di raggio ''r'' e massa ''mM'' di spessore trascurabile.
| align="center"|[[File:moment of inertia hoop.svg|170px]]
| <math>I_z = mM r^2\!</math><br><math>I_x = I_y = \frac{mM r^2}{2}\,\!</math>
|-
| Disco di raggio ''r'' e massa ''mM''.
 
|align="center"| [[File:moment of inertia disc.svg|170px]]
| <math>I_z = \frac{mM r^2}{2}\,\!</math><br><math>I_x = I_y = \frac{mM r^2}{4}\,\!</math>
|-
| Guscio cilindrico di raggio ''r'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:moment of inertia thin cylinder.png]]
| <math>I = mM r^2 \,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| Cilindro di raggio ''r'', altezza ''h'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:moment of inertia solid cylinder.svg|170px]]
|<math>I_z = \frac{mM r^2}{2}\,\!</math>&nbsp;&nbsp;<br/><math>I_x = I_y = \frac{1}{12} mM\left(3r^2+h^2\right)</math>
|-
| Tubo di raggio interno ''r''<sub>1</sub>, esterno radius ''r''<sub>2</sub>, lunghezza ''h'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:moment of inertia thick cylinder h.svg]]
|
<math>I_z = \frac{1}{2} mM\left(r_1^2 + r_2^2\right) = mM r_2^2 \left(1-t+\frac{1}{2}{t}^2\right)</math>&nbsp;&nbsp;
<br>
dove ''t''&nbsp;=&nbsp;(''r<sub>2</sub>&ndash;r<sub>1</sub>'')/''r<sub>2</sub>'' è il rapporto normalizzationormalizzato dei raggi;
<br>
<math>I_x = I_y = \frac{1}{12} mM\left[3\left({r_2}^2 + {r_1}^2\right)+h^2\right]</math>
|-
| [[w:Tetraedro|Tetraedo]] di spigolo ''s'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:Tetraaxial.gif|170px]]
| <math>I_{solid} = \frac{mM s^2}{20}\,\!</math>
<math>I_{hollow} = \frac{mM s^2}{12}\,\!</math>
|-
| [[w:Ottaedro|Ottaedro]] (vuoto) di spigolo ''s'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:Octahedral axis.gif|170px]]
| <math>I_z=I_x=I_y = \frac{5m5M s^2}{9}\,\!</math>
|-
| [[w:Ottaedro|Ottaedro]] (pieno) di spigolo ''s'' e massa ''mM''
|align="center"| [[File:Octahedral axis.gif|170px]]
| <math>I_z=I_x=I_y = \frac{mM s^2}{5}\,\!</math>
|-
| Guscio sferico sottile di raggio ''r'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:moment of inertia hollow sphere.svg|170px]]
|<math>I = \frac{2 mM r^2}{3}\,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| Sfera piena di raggio ''r'' e massa ''mM''..
 
|align="center"| [[File:moment of inertia solid sphere.svg|170px]]
|<math>I = \frac{2 mM r^2}{5}\,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| Guscio sferico di raggio esterno ''r''<sub>2</sub>, interno ''r''<sub>2</sub> e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:Spherical shell moment of inertia.png|170px]]
|<math>I = \frac{2 mM}{5}\left[\frac{{r_2}^5-{r_1}^5}{{r_2}^3-{r_1}^3}\right]\,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| Cono retto con raggio ''r'', altezza ''h'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:moment of inertia cone.svg|120px]]
|<math>I_z = \frac{3}{10}mrMr^2 \,\!</math>&nbsp;&nbsp;<br/><math>I_x = I_y = \frac{3}{5}mM\left(\frac{r^2}{4}+h^2\right) \,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| [[w:Toro_(geometria)|Toro]] di raggio ''a'', raggio della sezione ''b'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:Torus cycles.svg|122px]]
| <math>\frac{1}{8}\left(4a^2 + 5b^2\right)mM</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| [[w:Ellissoide|Ellissoide]] di semiassi ''a'', ''b'', e ''c'' con massa ''mM''.
| [[File:Ellipsoid 321.png|170px]]
|<math>I_a = \frac{mM (b^2+c^2)}{5}\,\!</math><br /><br /><math>I_b = \frac{mM (a^2+c^2)}{5}\,\!</math><br /><br /><math>I_c = \frac{mM (a^2+b^2)}{5}\,\!</math>
|-
| Una sottile piatto lastra di altezza ''h'', larghezza ''w'' e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:Recplane.svg|170px]]
|<math>I_c = \frac {mM(h^2 + w^2)}{12}\,\!</math>&nbsp;&nbsp;
|-
| Parallelepipedo di altezza ''h'', larghezza ''w'', spessore ''d'', e massa ''mM''.
|align="center"| [[File:moment of inertia solid rectangular prism.png]]
|<math>I_h = \frac{1}{12} mM\left(w^2+d^2\right)</math><br><math>I_w = \frac{1}{12} mM\left(h^2+d^2\right)</math><br><math>I_d = \frac{1}{12} mM\left(h^2+w^2\right)</math>
|-
| Parallelepipedo di altezza ''D'', larghezza ''W'', lunghezza ''L'', e massa ''mM'' con la diagonale maggiore come asse.
 
|align="center"| [[File:Moment of Inertia Cuboid.svg|140px]]
|<math>I = \frac{mM\left(W^2D^2+L^2D^2+L^2W^2\right)}{6\left(L^2+W^2+D^2\right)}</math>
 
|}
Riga 320:
[[File:Steiner.png|thumb|right|Il momento di inerzia di un corpo attorno ad un asse calcolato a partire da quello di un asse passante per il centro di massa e ad esso parallelo.]]
Quando l'asse di rotazione non passa dal centro di massa del corpo il calcolo del momento d'inerzia potrebbe essere complicato in quanto vengono meno le condizioni di simmetria. Ci viene in aiuto il teorema di Huygens-Steiner che ci dice che il momento d'inerzia di un corpo rispetto ad un asse parallelo che si trova ad una distanza <math>d\ </math> dal centro di massa è dato da:
:<math>I = I_c + mM d^2 \,\!</math>
Dove <math>I_c\!</math> è il momento di inerzia di un asse parallelo al primo ma passante per il centro di massa.
 
Riga 330:
Sviluppando i vari termini:
:<math>I = \int (x^2 + y^2) \, dm + d^2 \int dm - 2d\int x\, dm.</math>
Il primo termine è <math>I_c\ </math>, il secondo termine è <math>mdMd^2\ </math> e l'ultimo termine è nullo in quanto l'origine coincide con il centro di massa (l'integrale è pari alla posizione del centro di massa per la massa totale).
Quindi, l'equazione diventa come si voleva dimostrare:
{{Equazione|eq=<math> I = I_c + mdMd^2\ </math>|id=10}}
 
Il teorema di Huygens-Steiner è utile per determinare il momento di inerzia di sistemi complessi come l'esempio di [[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiDinamica_dei_corpi_rigidi#1._Due_sfere_unite|due sfere unite]].
 
= Energia cinetica e lavoro=
Riga 341:
Se il corpo è in rotazione attorno ad un asse fisso essendo <math>v=\omega r\!</math> si ha che;
:<math>E_k = \frac 12 \int \omega^2 r^2 dm=\frac 12 I\omega^2\!</math>
Dove <math>I\ </math> è il momento di inerzia attorno all'asse di rotazione. Se però l'asse di rotazione del corpo di massa <math>mM\!</math> è a distanza <math>d\!</math> dal centro di massa dal teorema di Huygens-Steiner si ha che:
:<math>E_k = \frac 12 (I_c+mdMd^2)\omega^2=\frac 12 I_c\omega^2+\frac 12 mM\omega^2d^2\!</math>
ma <math>\omega d\!</math> è la velocità del centro di massa <math>v_{CM}\!</math>:
{{Equazione|eq=<math>E_k = \frac 12 I_c\omega^2+\frac 12 mv_Mv_{CM}^2\!</math>|id=11}}
L'espressione appena data vale anche nel caso più generale del moto rototraslatorio. In cui si ha
sia <math>v_{CM}\ne 0\!</math> che una rotazione attorno ad un asse istantaneo di rotazione.
Riga 360:
:<math>W=-\Delta E_p \!</math>
L'energia totale, e qui teniamo conto anche dell'energia traslazionale del sistema, rimane costante cioè:
:<math>\frac 12 mv_Mv_{CM}^2+\frac 12I\omega^2+E_p=costante \!</math>
 
= [[w:Moto_di_puro_rotolamento|Moto di puro rotolamento]] =
Riga 384:
La figura mette in evidenza le varie forze agenti sul corpo:
la <math>F</math> parallela al piano applicata sul centro di massa;
<math>f</math> la forza di attrito statico; la forza peso <math>mM g</math>, la reazione vincolare <math>N</math>.
La reazione vincolare bilancia esattamente la forza peso (se la superficie fosse un piano inclinato l'equazioni sarebbero diverse):
:<math>N=mg</math>
Mentre per quanto riguarda la direzione orizzontale, l'equazione oraria è:
:<math>F-f=ma_Ma_{CM}\rightarrow a_{CM}=\frac {F-f}mM</math>
Per quanto riguarda il momento angolare ([[Fisica_classica/Dinamica_dei_sistemi_di_punti_materiali#Seconda equazione cardinale| seconda equazione cardinale]]), definendo con <math>I</math> il momento di inerzia del corpo che rotola e scelto il centro di massa come polo:
:<math>Rf=I\alpha\rightarrow \alpha R=\frac {R^2 f}I </math>
Eguagliando le due espressioni:
:<math>\frac {F-f}mM=\frac {R^2 f}I</math>
L'unica incognita diventa f che quindi vale:
:<math>f=\frac F{1+mRMR^2/I}\ </math>
Quindi la forza di attrito in modulo è sempre inferiore al valore della forza trainante. Ma in ogni caso deve anche valere la condizione che:
:<math>f\le\mu_s N=\mu_smgmu_sMg\ </math>
Questo impone che per garantire un moto di puro rotolamento la forza da applicare
al centro di massa deve essere inferiore ad un certo valore massimo:
:<math>F_{max}\le \mu_s mgMg(1+mRMR^2/I)\ </math>
Notare che se viene applicata una forza maggiore di <math>F_{max}</math>, il punto di contatto striscierebbestriscerebbe, in quanto la forza di attrito statico non è più sufficiente a bloccarlo sul piano di appoggio si ha quindi che il moto diventa rototraslatorio in quanto:
:<math>|\vec v_{C}|>|\vec \omega \times \vec R|</math>
quindi più grande è la forza applicata più il moto diventa simile ad un moto traslatorio.
 
La funzione dell'attrito statico è essenziale nel moto di puro rotolamento, in quanto causa un momento di una forza (fR) che fa ruotare il corpo, e quindi il corpo trasla (per effetto della forza F applicata) e contemporaneamente ruota a causa dell'attricoattrito. Se non ci fosse attrito il corpo semplicemente traslerebbe. Notare che se la sezione del corpo ruotante non è perfettamente circolare il moto diventerebbe in quei punti di contatto prevalentemente traslatorio e la forza di attrito svolgerebbe anche un'azione frenante; l'esempio più chiaro è per le ruote delle automobili non motrici se sgonfie.
 
Se la forza fosse stata frenante, quindi con direzione opposta, anche la forza di attrito cambierebbe di segno, quindi tutte le equazioni rimarreberorimarrebbero eguali, assieme alla condizione sulla forza massima applicabile.
 
 
Riga 414:
 
La reazione vincolare bilancia esattamente la forza peso come nel caso precedente. Ma per quanto riguarda la componente orizzontale si ha:
:<math>f=ma_Ma_{CM}\rightarrow a_{CM}=\frac fmfM\ </math>
Per quanto riguarda il momento angolare, tenendo presente che se il momento fa ruotare il corpo in senso orario, la forza di attrito esercita un momento che si oppone:
:<math>M\tau-Rf=I\alpha\rightarrow \alpha R=\frac {MR\tau R-R^2f}I</math>
Eguagliando le due espressioni:
:<math>\frac fmfM=\frac {MR\tau R-R^2f}I</math>
L'unica incognita diventa f che vale:
:<math>f=\frac M{\tau}{R(1+I/mR^2)}\ </math>
la forza d'attrito è la forza che causa il moto traslatorio, ma anche in questo caso si ha la condizione che:
:<math>f\le\mu_s N=\mu_smg\ </math>
e quindi:
:<math>M_\tau_{max}\le\mu_s mgR(1+I/mR^2)\ </math>
Se il momento applicato è maggiore di <math>M_\tau_{max}</math> il moto rotatorio è prevalente sul moto traslatorio. Questo è il caso delle ruote motrici di una automobile quando su di esse viene applicato un momento maggiore di quello che permette la trazione e le ruote slittano.
La forza di attrito è la forza che causa il moto traslatorio, la ragione per cui i pneumatici delle automobili sono fatti di gomma è per avere un elevato attricoattrito statico con il fondo stradale.
 
Notiamo che se ci fosse stato un momento frenante la forza di attrito avrebbe avuto verso opposto, ed avrebbe quindi l'effetto di rallentare il moto. Ma l'espressione del momento massimo applicabile sarebbe stata la stessa.
== Moto di puro rotolamento con un momento ed un forza applicata==
[[File:RuotaMF.png|thumb|Ruota che sale su un piano inclinato spinta da un momento M che agisce sul suo asse]]
Il caso qui studiato si ha quando sul corpo agisce contemporaneamente una forza <math>\vec F\ </math>, un momento <math>\vec M\tau\ </math> e la forza di attrito. Nella figura, che è un esempio, <math>\vec F\ </math> è la componente della forza peso nella direzione del piano inclinato <math>|F|=ma_{CM}=mg\sin \theta\ </math>; <math>\vec M\tau\ </math> agisce in senso orario.
 
Il caso ha un carattere generale se a <math>mg\sin \theta\ </math> viene sostituita una forza generica con una componente parallela al piano di appoggio. Il moto può essere in salita come nella figura o in discesa quindi con <math>\theta<0\ </math>.
Riga 440:
:<math>ma_{CM}=f-mg\sin \theta\rightarrow a_{CM}=\frac fm -g\sin \theta\ </math>
Per quanto riguarda il momento angolare tenendo presente che, se il momento fa ruotare il corpo in senso orario, la forza di attrito esercita un momento che si oppone:
:<math>M\tau-Rf=I\alpha\rightarrow \alpha R=\frac {MR\tau R-R^2f}I\ </math>
Dalla eguaglianza delle due ultime espressioni segue che:
:<math>f=\frac {M\tau/(R)+Ig\sin \theta/(R^2)}{1+I/(mRMR^2)}\ </math>
Sostituendo nella prima espressione il valore di <math>f\ </math>:
:<math>a_{CM}=\frac 1m \frac {M\tau/R-mgMg\sin \theta}{1+I/(mRMR^2)}\ </math>
 
Notiamo che se <math>\theta<0\ </math> e <math>M\tau /(R)=-Ig\sin \theta/(R^2)\ </math> il valore di f è nullo: cioè è possibile un moto di puro rotolamento anche in assenza di attrito, se poi sempre in discesa <math>M\tau/(mR)<-Ig\sin \theta/(R^2)\ </math> la forza di attrito cambia segno rispetto a quanto indicato nella figura. Anche in questo caso si hanno delle condizioni sul momento massimo applicabile in funzione della pendenza.
 
==[[w:Attrito_volvente#Attrito_volvente|Attrito volvente]]==
Nel moto di puro rotolamento la forza di attrito statico non esercita nessun lavoro in quanto il punto di applicazione non cambia. Bisogna aggiungere che pure nei corpi che rotolano senza striciarestrisciare si nota che si fermano dopo un certo tempo o se si vuole un piano inclinato inferiore ad una certa pendenza non riesce a fare rotolare oggetti di sezione circolare.
La giusticazionegiustificazione che viene data è che esiste un attrito dovuto alla deformazione locale del piano di appoggio (il corpo rigido è indeformabile per definizione, ma nella pratica è deformabile anche esso). Il coefficiente di attrito volvente produce un momento frenante pari a :
:<math>M_f\tau_f=hN \,\!</math>
con <math>h\ </math> coefficiente di attrito volvente, che ha le dimensioni di una lunghezza
(la massima deformazione), <math>N\ </math> la reazione vincolare.
Riga 457:
molto prima una volta spento il motore.
 
[[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiDinamica_dei_corpi_rigidi#11._Attrito_volvente|Esempio di attrito volvente]].
 
= [[w:Pendolo_composto|Pendolo composto]] =
Riga 465:
Spostando il pendolo composto dalla posizione di equilibrio di un angolo <math>\theta \ </math>, il momento della forza peso tende a riportare il pendolo verso la posizione di equilibrio.
Il momento della forza peso, che agisce come un momento di richiamo verso la posizione di equilibrio, è parallelo all'asse di rotazione e vale
:<math>{M} = {-{mgLMgL}}\sin{\theta}</math>
dove <math>L\ </math> è la distanza tra il centro di rotazione ed il centro di massa (non è il momento angolare).
Supponendo trascurabile l'attrito nella rotazione attorno all'asse e supponendo che eventuali momenti dovuti alle reazioni dei supporti risultano ortogonali all'asse stesso, l'equazione [[Fisica_classica/Dinamica_dei_sistemi_di_punti_materiali#Seconda equazione cardinale| seconda equazione cardinale]] diventa:
: <math> \frac{dL_z}{dt} = {I}\alpha = {I}\frac{\mathrm{d}^2{\theta}}{\mathrm{d}t^2} = {-{mgLMgL}}\sin{\theta}</math>
Indicando con <math>I\ </math> è il momento di inerzia del corpo rispetto all'asse di rotazione orizzontale ''z'' passante per la posizione di equilibrio: quindi dal teorema di Huygens-Steiner è:
: <math>I=I_z+mLML^2\ </math>
Quindi:
: <math> \frac{\mathrm{d}^2{\theta}}{\mathrm{d}t^2} + \frac{{{mgLMgL}}\sin{\theta}}{I} = 0 </math>
Se l'ampiezza delle oscillazioni è piccola, usando lo [[w:sviluppo di Taylor|sviluppo di Taylor]], si può approssimare <math>\sin \theta \ </math> con <math>\theta \ </math>, ottenendo
: <math> \frac{\mathrm{d}^2{\theta}}{\mathrm{d}t^2} + \frac{{{mgLMgL}}\theta}{I_z} = 0 </math>
che è l'equazione del [[w:moto armonico|moto armonico]] la cui equazione oraria è:
: <math> \theta = {\theta_0}\sin\left(\Omega t + \varphi_0\right)</math>
 
La [[w:Velocità angolare|pulsazione]] è
: <math> \Omega = \sqrt{\frac{mgLMgL}{I_z}} </math>
e il periodo vale
: <math> T = \frac{2 \pi}{\Omega} = 2 \pi \sqrt{\frac{I_z}{mgLMgL}} = 2 \pi \sqrt{\frac{l}{g}} </math>
dove <math>l=I_z/mLML\ </math> rappresenta la '''lunghezza ridotta del pendolo composto''' e corrisponde alla lunghezza del filo di un [[w:pendolo semplice|pendolo semplice]] che oscilla con lo stesso periodo.
 
Quando l'ampiezza delle oscillazioni è grande il pendolo si muove ancora di moto periodico, ma non più armonico.
 
[[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiDinamica_dei_corpi_rigidi#2._Pendolo_fisico|Esempio sul pendolo fisico]].
 
= Impulso angolare=
Nel caso di un momento applicato <math>\vec M\tau\ </math> ad un corpo rigido che agisce per un limitato intervallo <math>\Delta t\ </math> di tempo la grandezza:
: <math> \vec J_MJ_{\tau}=\vec M\tau \Delta t\ </math>
viene chiamata impulso angolare. La sua azione su un corpo rigido e quella provocare una variazione del momento angolare, cioè:
: <math> \vec J_MJ_{\tau}=\Delta \vec L\ </math>
cioè la sua azione è simile a quello che avviene per la variazione della quantità di moto per forze impulsive.
Anche in questo caso se la durata del momento impulsivo è breve, tutte gli altri momenti agenti possono trascurarsi.
Esempio:
Immaginiamo di avere una sbarretta di lunghezza <math>\ell=42\ cm</math> e massa <math>mM=2.05\ kg</math> incernierata ad un
estremo ad un perno fisso orizzontale che può muoversi liberamente in un piano verticale se viene
applicato un impulso angolare di <math>J_M\vec J_{\tau}=1\ kg m s</math> poichèpoiché il suo momento di inerzia rispetto ad un
estremo è <math>I_c=mM\ell/3=0.12\ kg m^2</math> acquisterà una velocità angolare: <math>\omega=J_MJ_{\tau}/I_c=8.3\ rad/s</math> e
quindi una energia cinetica rotazionale di <math>E_k=\frac 12I_c\omega^2=4.15\ J</math> che diventa energia potenziale
nel punto più alto <math>E_p=mghMgh=E_k\ </math>, cioè <math>h=E_k/(mgMg)=0.21\ m</math> (cioè compie un quarto di giro)
 
= Statica=
La condizione necessaria affinchèaffinché un corpo rigido sia in equilibrio statico è che contemporaneamente:
:<math>\vec R=0\ </math>
:<math>\vec M\tau=0\ </math>
e che nè si muova il centro di massa e nè ruoti attorno a qualsiasi polo
 
Alcuni esempi chiariscono meglio la statica dei corpi rigidi:
[[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiStatica_dei_corpi_rigidi#121._Scala|scala con una persona]], [[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Corpi_rigidiStatica_dei_corpi_rigidi#152._Asta|asta orizzontale con un carico]].
 
 
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[[Fisica_classica/Urti| Argomento seguente: Urti]]
 
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