Storia della letteratura italiana/Cesare Pavese: differenze tra le versioni
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Pertanto ciò che interessa a Pavese veramente (e su questo argomento egli si sofferma più volte nel suo Mestiere di vivere) è quello di riuscire a rappresentare non tanto la realtà oggettiva delle cose ma quella che egli definisce la "''realtà simbolica''" <ref>Il riferimento si trova nello ''schema'' tracciato dallo stesso Pavese nel ''Mestiere di vivere'' il 26 novembre 1939</ref>, quella cioè che si nasconde al di sotto della esteriorità.
{{Quote|Ci vuole la ricchezza d'esperienze del realismo e la profondità di sensi del simbolismo. Tutta l'arte è un problema di equilibrio fra due opposti.<ref>da ''Il mestiere di vivere'', ''op. cit.'', pag. 166, 14 dicembre 1939</ref>}}
Occorre inoltre specificare che, come ha affermato il professor Guido D. Bonino, Pavese unisce il concetto di simbolo con quello di
Sono più d'uno gli scrittori del Novecento che adottano, nella propria arte, il mito. Questa è una caratteristica tipica degli scrittori americani, "importata" in Italia da intellettuali quali, appunto, Pavese, [[Elio Vittorini]], [[Beppe Fenoglio]]. In Pavese, inoltre, la giovinezza stessa è un mito, un'ossessione (termine molto caro, invece, a [[Pier Paolo Pasolini]]). Leggendo Pavese ci imbattiamo in un desiderio, in un costante rimpianto dell'adolescenza (fatto che lo rende accostabile, in un certo senso, a [[Giovanni Pascoli]]). Ma mentre per altri questo "ritorno" è cosa possibile o, comunque, non messa in discussione ma semplicemente attesa e ammirata, Pavese respinge questa possibilità, reputandola impossibile.
È questo il tema centrale del capolavoro pavesiano,
E la storia (la guerra civile) ha sconfitto il mito, perché alla conclusione del romanzo, prendendo d'esempio il simbolo-chiave del romanzo, cioè il ''falò'', i significati simbolici cedono spazio a quelli reali: i falò, interpretati come uso tradizionale contadino per "risvegliare" la terra, diventano roghi di morte e distruzione, riecheggianti le devastazioni della guerra civile.
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